domenica 18 settembre 2011

Dibattito a Liberafesta: Verso le amministrative 2012

Luciano Granieri

Primo giorno di Liberafesta a Frosinone, la kermesse organizzata dal Circolo di Rifondazione Carlo Giuliani, approda al secondo appuntamento  previsto per il pomeriggio. Dopo il dibattito sulla SCUOLA sul quale riferiamo a parte, sul palco sono saliti: Orlando Cervoni - segretario provinciale Pdci, Maurizio Fratale  dell’Idv, Francesco Smania del circolo Carlo Giuliani consigliere comunale di maggioranza per la lista “La sinistra”, Francesco Notarcola, del comitato difesa della terme romane, Paolo Iafrate dell’associazione Oltre l’Occidente, Marcello Notarfonso  responsabile regionale Prc enti locali e il sottoscritto per il comitato  di Frosinone No Aeroporto Ferentino- Frosinone. Il tutto sotto il vigile coordinamento del segretario del Circolo Carlo Giuliani  Andrea Cristofaro. Il tema del dibattito era quanto mai impegnativo ma stimolante. Si comincia a fare i conti con la prossima tornata elettorale comunale e ci si interroga su come potrebbe nascere una forza alternativa all’attuale bipolarismo che si generi  dalla cittadinanza, dalla tanta agognata base. Inevitabilmente coesistendo sul palco esponenti di partito, consiglieri comunali e membri dell’associazionismo più attivo della città la discussione è  stata animata. Unico comune denominatore i tagli agli enti locali e la ferocia con cui la recente manovra attacca lo stato sociale. In particolare è emersa la volontà da parte di tutti i presenti salvo qualche distinguo, di partecipare alle prossime elezioni svincolati dal Pd. Il sottoscritto e Paolo Iafrate in particolare hanno messo in risalto come gli affari dell’urbanistica contrattata con i poteri forti  ai danni della collettività  siano una pratica che ha da sempre ha   unito entrambi gli schieramenti.  Anche se  a Frosinone  sono tre consiliature  di seguito che il pallino è in mano al centro sinistra non bisogna dimenticare, come ricordava Francesco Notarcola che, sia Marzi, sindaco che ha governato Frosinone nelle due amministrazione precedenti, che Marini, hanno sempre avuto appoggi importanti dallo schieramento opposto , Misserville  Cacciola e Storace per l’ex sindaco, l’Udc per quello attuale. Anche nella vicenda  dell’aeroporto i presidenti della provincia e altra tifoseria politica a supporto sono stati e sono esponenti dell’una e dell’altra parte:  da Scalia a Iannarilli ad Apruzzese.   Dunque dal palco saliva forte la tentazione di svincolarsi dall’attuale alleanza con il Pd per cercare di costruire una proposta alternativa nuova, più consona alle idee che dovrebbero animare una schieramento che più volte si è identificato attraverso i suoi partecipanti COMUNISTI. Del tutto comprensibili sono stati i distinguo di Orlando Cervoni e soprattutto del consigliere Francesco Smania, il quale ha invitato  a non sottovalutare l’attività svolta dalla Lista la sinistra all’interno del consiglio, finalizzata a condizionare il voto della maggioranza tenendo conto delle proposte della lista La Sinistra. In verità Smania ha votato  contro la propria maggioranza in diverse occasioni , l’aeroporto su tutte,   è riuscito in collaborazione con il suo circolo Carlo Giuliani e con i comitati di cittadini a presentare e  far approvare una mozione di tutela del sito archeologico limitrofo alla villa comunale oggi più che minacciato da un progetto di urbanizzazione  faraonico messo a punto da una delle più grandi società immobiliari dalla provincia e forse d’Italia. Purtroppo le situazioni irrisolte nel governo della nostra città sono molteplici e gravi , l’aumento delle tariffe a fronte della diminuzione dei servizi sociali,  il mega abuso edilizio del Forum, l’inaccettabilità del progetto i piloni il sistema diffuso dei project financing  , e vanno contro l’idea di  legalità,  di  coscienza sociale e   giustizia sociale,  valori   che un’amministrazione cittadina, secondo i partecipanti al dibattito, dovrebbe ritenere ineludibili.  Ecco perché è maturata l’idea di interrompere il sodalizio con l’attuale maggioranza in vista delle prossime elezioni. E’ una scelta difficile per le molteplici contraddizioni e nodi  da sciogliere, ma,secondo quanto emerso dal dibattito, necessaria.

Nessun commento:

Posta un commento