Siamo ad occuparci dell’ennesima grana che si abbatte sul comune di Frosinone. Parliamo del progetti “I PILONI”. Sul SITO del comune di si legge che nell'ambito del progetto “per la trasformazione del complesso storico situato nel centro storico di Frosinone, gli spazi delle arcate dei Piloni vengono ristrutturati e destinati ad attività commerciali, sfruttando anche il volume attualmente interrato che corrisponde alle cantine dei vecchi fabbricati al di sotto di Largo Turriziani”. E’ l’ennesima invasione di negozi, che non tiene conto della quasi inesistente predisposizione all'acquisto dei cittadini sempre più impoveriti dalla crisi economica. E’anche l’ennesimo project financig, sistema di socializzazione delle perdite e privatizzazione dei profitti tanto caro al vice sindaco Giaccari . Il comune di Frosinone ha identificato come concessionario del progetto di finanza la ditta “I PILONI srl” di Patrica . Niente di che scandalizzarsi, tutto sommato l’opera di riqualificazione, se non fosse la riproposizione di un’altra zona commerciale in città con tanto di ennesimo supermercato , sarebbe anche meritoria. Ma non tutto fila così liscio. Dal messaggero del 15 settembre scorso (vedi post su OSSERVATORIO DECORO URBANO) si apprende che il Genio Civile ha bocciato il progetto ponendo undici punti di criticità senza la risoluzione dei quali tutta l’operazione non potrà essere portata a termine. I dirigenti della Piloni Srl non sono per nulla preoccupati dei rilievi sollevati “Si tratta di osservazioni e precisazioni del tutto superabili” spiega Alberto Pagliuca responsabile del project per la Piloni Srl, che conta di risolvere tutta la questione entro la metà di ottobre. Ma in concreto che c’è scritto di così tremendo nella comunicazione che il genio civile ha inviato allo sportello unico per l’edilizia del comune di Frosinone e alla Ditta I PILONI, tanto da costringere l’ufficio Urbanistica e Gestione del territorio Settore D del Comune stesso a chiedere chiarimenti URGENTI alla società I PILONI, al sindaco e all’Assessore ai Progetti di Finanza il mitico avvocato Giaccari? Qui sotto pubblichiamo la risposta. Ovvero la copia integrale del documento del genio civile e la richiesta Di chiarimenti urgenti da parte del settore D– Urbanistica e Gestione del territorio.
Come è evidente si tratta di rilevi molto tecnici oscuri a chi non è del ramo. Ma noi da buoni smanettoni di internet abbiamo cercato di reperire in rete qualche informazione in più in merito alla criticità del progetto. Non siamo riusciti a trovare tutto ma un po’ di cose forse la abbiamo capite. Intanto in generale gli atti progettuali non sono rispondenti al D.M 14.01.2008 Nel punto uno si chiede di chiarire la categoria topografica utilizzata (T1 o T4) perché sono riportate entrambe. Ovvero si vuole capire se le condizioni topografiche si riferiscono a una “Superficie pianeggiante , pendii e rilievi isolati con inclinazione media = < a 15° (T1)” o a una “superficie di rilievi con larghezza in cresta molto minore che alla base e inclinazione media > 30° (T4)” . Il sito uno è , e può essere classificato solo in un modo. Qui il veltronismo del “T1 ma anche T4” non è ammissibile perché a seconda della classificazione cambiano le analisi da effettuare per determinare la risposta sismica. Cioè se abbiamo capito bene, magari un geologo potrebbe essere più esauriente , se per la condizione topografica T4 si effettuano le analisi di risposta sismica proprie della T1 al primo piccolo terremoto viene giù tutto. La cosa è ancora più preoccupante perché al punto quattro si rileva che manca lo studio della risposta sismica locale o di microzonazione sismica (MS) , in pratica la valutazione della pericolosità sismica locale attraverso l’individuazione di zone del territorio caratterizzate da comportamento sismico omogeneo. In sostanza la MS individua e caratterizza le zone di amplificazione locale del moto sismico e le zone suscettibili di instabilità. Passiamo ora al punto sette. Occorre classificare l’intervento sull’edificio esistente ossia bisogna capire quali fra le seguenti opzioni è quella giusta: 1) interventi di adeguamento atti a conseguire i livelli di sicurezza previsti dalle presenti norme (DM 14/01/2008) ; –2) interventi di miglioramento atti ad aumentare la sicurezza strutturale esistente, pur senza necessariamente raggiungere i livelli previsti dalle presenti norme ; - 3) riparazioni o interventi locali che interessino elementi isolati, che comunque comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza da sottoporre necessariamente a collaudo statico . Cioè il genio civile vorrebbe sapere , di grazia, quale tipo di intervento si vuole effettuare sulla preesistente struttura dei piloni. La risposta è facile per dirla alla Mike Bongiorno : La uno, la due o la trè. Ma se neanche chi ha presentato il progetto sa dare una risposta diventa complicato capire cosa si debba autorizzare. Un suggerimento, se ne scelga una caso in fondo c’è una possibilità su tre di indovinare . Manca poi la valutazione del progetto in presenza di azioni sismiche e occorre (punto dieci) un chiarimento sull’inserimento dei MICROPALI. Il micro palo è un elemento che va inserito nelle fondamenta e giustamente si vuole sapere quanti e che tipo di micropali si vogliono utilizzare. Ci sembra un’indicazione fondamentale per capire se il tutto sta su. Il fatto che manchi la firma del Direttore dei lavori ci sembra un fatto trascurabile. Sicuramente la nostra analisi è incompleta e carente, non siamo né geologi né ingegneri ma ci sembra di aver capito quanto segue: Non si sa bene che tipo di intervento mettere in atto sulla strutture , ma soprattutto NON SI SA SE IL TUTTO REGGA. Ci raccomandiamo Signor Pagliuca se proprio non riesce a presentare tutto per la metà di ottobre non fa niente, prendiamoci tutto il tempo che serve. Se ci si rendesse conto che un intervento meno invasivo sarebbe più sicuro allora rivediamo il tutto ci sarebbe l’ennesimo spreco di denaro pubblico ma , SINDACO E’MEGLIO QUALCHE NEGOZIO IN MENO PIUTTOSTO CHE TROVARSI, A SEGUITO DELLE VIBRAZIONI PROVOCATE DELLA FESTA DELLA RADECA , CON IL CAMPANILE AFFIANCO AL GRATTACIELO ,IL MUSEO ARCHEOLOGICO VICINO ALLA VILLA COMUNALE PROPRIO IN PROSSIMITA’ DELL’AREA ARCHEOLOGICA DELLE TERME, IL GENERALE CHAMPIONNET DENTRO L’OVVIESSE CON L’ASCENSORE INCLINATO CHE DIVENTA UN TRANVAI .
Luciano, sempre più grande...... anche se ti è sfuggito un particolare, i PINI che si sposterebbero nel Piazzale della Pace, al posto del monumento ai caduti di Mastroianni, ormai in rovina.
RispondiEliminaUn saluto cordiale, Luciano (bis) Bracaglia
Ti ringrazio per i complinenti e apprezzo molto la precisazione sui Pini. Se vogliamo un minimo di bene alla nostra città, e sopatutto a chi ci vive, dobbiamo contribuire ad informare puntigliosamente su ciò che avviene perchè spesso gli altri mezzi di informazione riportano le notizie che fanno comodo ai propri editori di riferimento. Grazie ancora.
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