giovedì 3 novembre 2011

Roma Città Aperta

Caludio Ortale


ROMA CITTA' APERTA? "Ammazzate i Comunisti" e arrestate gli studenti che scendono in piazza. Solidarietà a Paolo Marchionne e al movimento studentesco. Nessuna schedatura per gli studenti e le studentesse che difendono gli spazi di questa ormai sbiadita democrazia.

Roma, 3 novembre 2011. La nostra città si allontana sempre di più da quella definizione di ROMA CITTA' APERTA che per tanti decenni avevamo costruito e poi difeso. Soltanto ieri notte alcuni giovani del PD, insieme al capogruppo democratico del IV Municipio, si son visti assalire da neofascisti armati di "mazze di legno e barre d'acciao", mentre stavano affiggendo dei semplici manifesti contro la mafia. Gli squadristi, insediatisi ormai da mesi in quel municipio con tanto di "benedizione" da parte di chi governa tristemente la nostra città, hanno pensato bene di cercare il morto. E quindi il grido: "ammazzate i comunisti" può andare benissimo per fare da preambolo all'assalto vigliacco che ha mandato i giovani e il capogruppo del PD al Policlinico Umberto I e al Sandro Pertini con numerose lesioni e tagli anche alla testa. Questo è stato l'antipasto della giornata di oggi che ha visto la manifestazione degli studenti medi e universitari bloccata per ore ed ore dalle forze dell'ordine alla stazione Tiburtina e il fermo di molti di essi. Gli studenti manifestano giustamente contro il divieto di Alemanno che a colpi di ordinanze sta via via imponendo una "zona rossa", di fatto, nel centro della città. Per questi signori probabilmente la soluzione migliore è soltanto quella del reprimere, con l'arresto un bel numero di studenti che scendono in piazza e, per fare cifra tonda, schedare tutti quelli che stamattina non hanno risposto all'appello in classe nelle scuole superiori. Questa sarebbe la loro democrazia? Questo è il loro modo per farci intendere come vorranno imporre le loro ulteriori scelte di macelleria sociale? Nell'esprimere a nome dei compagni e delle compagne di Rifondazione Comunista FdS la nostra solidarietà al compagno Paolo Marchionne, agli altri ragazzi del PD e agli studenti che hanno giustamente manifestato contro la "zona rossa" di Alemanno, affermiamo che nessuna schedatura deve essere fatta agli studenti che difendono con la loro mobilitazione gli spazi di questa ormai sbiadita democrazia italiana. Con gli studenti e le studentesse la lotta continua!

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