Fonte “Il Fatto Quotidiano”
Il rimborso dei debiti non costituisce un obbligo assoluto. In un rapporti del 2008 dedicato al “debito odioso”, su richiesta della Conferenza delle Nazioni Unite per il Commercio e lo Sviluppo (Unctad) si afferma che l’obbligo per uno Stato di rimborsare i debiti non è mai stato riconosciuto nella storia come un fatto incondizionato. Come già ricordava nel 1930 il governo austriaco durante una riunione del Comitato preparatorio alla Conferenza per la certificazione internazionale: “La dottrina dominante di diritto dei popoli non sembra qualificare come violazioni degli obblighi internazionali di uno Stato il ripudio da parte sua dei propri debiti a meno che non lo faccia in modo arbitrario”. L’articolo 103 della Carta dell’Onu, alla quale gi stati membri devono aderire imperativamente è senza ambiguità: “In caso di contrasto tra gli obblighi contratti dai membri delle Nazioni Unite con il presente Statuto e gli obblighi da essi assunti in base a qualsiasi accordo internazionale prevarranno gli obblighi derivanti dal presente Statuto”. Tra gli obblighi contenuti nella carta ritroviamo in particolare agli articoli 55 e56, “ l’elevamento dei livelli di vita, il pieno impiego e condizioni di progresso e sviluppo nell’ordine economico e sociale (..) il rispetto universale ed effettivo dei diritti dell’uomo, delle libertà fondamentali per tutti, senza distinzione di razza, di sesso di lingua e di religione”.
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