domenica 11 dicembre 2011

Occupy the future

COORDINAMENTO DEI COLLETTIVI STUDENTESCHI DI MILANO E PROVINCIA



NON C'E' FUTURO SENZA MEMORIA
INTERESSI DI POCHI O DIRITTI DI TUTTI?
IN CRISI PIU' CHE MAI, INVESTIRE SU SCUOLA E CULTURA CONTRO OGNI FASCISMO!

-soldi alla scuola pubblica e non all'1% perchè la cultura è l'unico anticorpo a razzismo e fascismo

-ricordiamo cos'è stato piazza fontana e la strategia della tensione: stragi di stato fatte da governi e fascisti per spaventare e dare la colpa ai movimenti che volevano una società di diritti per tutti e non privilegi per pochi. Non c'è futuro senza memoria!

-tagliano scuola e storia per tenerci ignoranti e poterci controllare, per farci accettare risposte razziste, fasciste e autoritariste in tempi di crisi
difendiamo memoria, cultura e scuola da tagli, revisionismo, neofascismo e controllo

-oggi come ieri, diritti di tutti, non interessi di pochi! we're 99%



Non vogliamo i soldi pubblici regalati a banchieri, scuole private, profitti di pochi. Vogliamo soldi per una scuola pubblica di qualità. Ci fanno pagare il loro debito e tagliano, ci tengono ingnoranti per controllarci. Senza cultura, come facciamo a capire che ci fottono quando parlano di debito e crisi? Se revisionano i programmi e tagliano la storia, come sappiamo che il fascismo non ha smesso di uccidere, ad essere pronti a combattere razzismo e xenofobia? Per esempio: 12 dicembre 1969 una bomba esplode in piazza Fontana a Milano: 17 morti, 88 feriti. Inizia la strategia della tensione, un piano preciso di attentati. Erano anche gli anni del movimento studentesco del '68 e di quello operaio dei '70, un fiume in piena stava travolgendo un modello economico e politico basato sui privilegi di pochi e lo sfruttamento di molti. I politici rappresentanti dei ceti ricchi, imprenditori e banchieri, usando i fascisti come mano armata, hanno cercato con la paura di far stare le persone in casa anziché nelle piazze e di dare la colpa delle stragi alla sinistra. Per Piazza Fontana accusarono gli anarchici, Pinelli “fu morto” con un volo dalla questura. Poi fu provata la colpevolezza dei neofascisti di Ordine Nuovo e dei servizi segreti. Sul più bello delle indagini il governo pose il Segreto di Stato. Se studiassimo la strategia della tensione ci accorgeremmo che i nostalgici del ventennio non hanno mai smesso di sognare il ritorno al regime. Se studiassimo la storia moderna ci accorgeremmo che la situazione non è poi così diversa oggi rispetto al 69: c'è un 99% che si batte per una società più giusta e un 1% semina paura e tensione, criminalizza e reprime il dissenso, servendosi molto spesso degli utili idioti col braccio teso e la testa rapata, sfruttando la disperazione in tempi di crisi per suggerire facili risposte di nazionalismo, guerra tra poveri e odio del diverso. Siamo i nuovi partigiani: difendiamo la scuola pubblica dagli interessi dell'1%, difendiamo la memoria e la cultura da revisionismo,neofascismo e controllo, lottiamo per un presente e un futuro di diritti e libertà, per investimenti sulla scuola.

12 DICEMBRE CORTEO! L.go CAIROLI MILANO ore 9.30



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