Un 25 aprile resistente e di campagna elettorale quello trascorso oggi dai candidati consiglieri delle liste (Rifondazione-Sel-Frosinonebenecomune) cha appoggiano Marina Kovari alla corsa a sindaco di Frosinone. Il nostro 25 aprile è di celebrazione, ma anche di consapevolezza, di essere ancora sotto una dittatura, dunque dobbiamo continuare la nostra lotta resistente che non è più contro il nazifascismo ma è contro il totalitarismo del capitale finanziario . La lotta si fa difficile, perché il dittatore non ha armi eppure uccide come se avesse al suo soldo il più terribile degli eserciti. Il finanzcapitlismo porta alla disperazione , al suicidio e alla disgregazione di intere famiglie e comunità . Per riuscire a vincere e scacciare questa nuova terribile dittatura, è necessario recuperare quello spirito di condivisione e solidarietà umana che mosse la lotta partigiana e la mise in connessione con la società civile di allora. Questo spirito secondo me è rimasto nel nostro DNA, fa parte del nostro patrimonio di popolo nato dalla resistenza al nazifascismo, dunque deve essere recuperato e diventare la nostra arma più potente. Lo spirito di condivisione sociale sta muovendo la nostra campagna elettorale per premettere a Marina Kovari di diventare sindaco di Frosinone, di cambiare con il nostro aiuto la città rendendola più vivibile e a misura umana. Il nostro 25 aprile è stato anche questo affilare la nostra arma più temibile, fatta di condivisione, solidarietà, ironia e auto ironia. La giornata passata presso la villa comunale che ha visto noi candidati offrire convivialità oltre che proposte programmatiche, ha avuto precisamente il senso di alimentare e far crescere lo stesso spirito di condivisione e solidarietà umana. Lo stesso che animò i partigiani allora e che oggi ci può consentire di connetterci con la società civile in modo da rendere chiara e convincente la nostra proposta politica, che è una proposta di liberazione. Con l’aiuto dei cittadini siamo sicuri di riuscire a liberare Frosinone dagli abusi dei grandi potentati economici che oggi dispongono a piacimento della città, siamo certi di liberare i cittadini dal giogo delle polveri sottili e di una organizzazione urbanistica commisurata esclusivamente alla circolazione delle automobili, siamo sicuri di rendere finalmente Frosinone una città aperta alla partecipazione di tutti i cittadini alla vita politica. La nostra lotta di liberazione deve avere come obbiettivo quello di rendere finalmente Frosinone una città aperta. Ecco noi ci battiamo PER FROSINONE CITTA’ APERTA.
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