Quando il gioco si fa duro le segreterie provinciali cominciano a giocare. Che ne sapete voi della fatica che noi dirigenti facciamo per riappropriarci del finanziamento pubblico, per noi è arrivato all’ultimo accredito? Ma che ne sapete voi della fatica che si fa per garantire la carriera politica ai “Trota” dei poveri? Ma che ne sapete voi della fatica che si fa per mantenersi almeno la scheda telefonica pagata dal partito? Ma che ne sapete voi delle elezioni, quelle vere, voi anime belle della cosiddetta “BUONA POLITICA”. Bravi complimenti, siete andati nei quartieri ad agitare le vostre bandierine, ad attaccare i vostri manifesti. Complimenti a voi per il bel furgoncino variopinto con cui giravate per le piazze a fare i vostri bei discorsi, sui beni comuni, sui servizi sociali, sulla cultura, sull’urbanistica a cementificazione zero, tutta roba buona per farsi fare i complimenti ma non per garantirsi il futuro almeno per i prossimi cinque anni.Vi siete sfogati, avete urlato, avete giocato. Beh mo’ basta! è finita la ricreazione . Ma credevate davvero che ci facessero così schifo i socialisti, i “democristi”, i fascisti, i comunisti italiani? Lo dicevamo, ma era per fare un po’ di cinema, creare un po’ di casino, per andare sui giornali. Credevate davvero che avremmo disturbato i nostri segretari nazionali per appoggiare le VOSTRE CAUSE PERSE? E’ vero al primo turno non potavamo sputtanarci subito né con Marini, la cui giunta era massacrata dalle inchieste, né con Marzi, una minestra riscaldata di cui non ci fidavamo e a ragione, col senno di poi . A Ottavini forse potevamo farci un pensierino ma pareva troppo!!!! Ora ai ballottaggi la gente si è già scordata tutto e noi dobbiamo fare i NOSTRI interessi. Non fateci perdere più tempo, ci avere stancato posate le bandiere, riponete il furgone in garage che tanto non serve più.
Io ricomincerò da capo quando avrò un avversario onesto e pulito e non avrò più alleati disonesti e sporchi.
RispondiEliminaUn caro saluto a Luciano.