Ho pianto, con lacrime che scendevano.
Poi la vita, per me, continua.
E allora ho pianto, dentro di me, tutto il giorno.
Con i pensieri e le domande.
Ho sentito parole, ho visto poco in tv.
Ho pensato alle ragazze, lì, davanti alla scuola in attesa di cominciare la loro giornata.
Ho sentito i loro sogni spezzarsi.
Ho visto il loro futuro spegnersi.
Le ho sentite ridere, piangere, fare progetti.
Le ho viste davanti allo specchio provarsi i vestiti per uscire, magari per il loro primo appuntamento.
Ho rincorso i loro pensieri mentre, magari si immaginavano madri.
Ho pensato da madre e, da madre, le aspettavo a casa, sistemavo le loro stanze sempre in disordine.
Da madre anch'io immaginavo il loro futuro, preoccupata per la precarietà che le aspettava.
Ho di nuovo pensato a Vito, morto sotto il crollo del soffitto della sua classe, e al suo compagno Andrea, rimasto paralizzato.
Esci al mattino per andare a scuola, dove i genitori ti mandano sicuri, perchè la scuola ti insegna, ti educa, dovrebbe proteggerti.
E poi sento lo scoppio.
Spariscono i sogni, sparisce il futuro...restano le macerie.
Da madre penso "chi mi darebbe la forza di sopravvivere a questo?"
E poi le domande, le ipotesi, il perchè.
Strage di mafia. Non ha senso.
Terrorismo. Non ha senso.
Vendetta. Non ha senso.
L'unica cosa che trova un senso dentro di me è la consapevolezza che tutto ciò giova solo a chi vuole usare la strategia del terrore, o meglio, dell'orrore, per sedare rivolte, per domare gli animi.
Non ha cuore chi deve difendere "il mercato", l'economia mondiale, chi deve schiavizzare i popoli.
Non ha pietà dei ragazzi, tutto è sacrificabile.
Un vile attentato organizzato di chi tira "i fili" delle nostre vite, bestie in giacca e cravatta che ci trattano come carne da macello.
Ho pianto e continuo a piangere dentro di me, ma non saranno loro a piegare la mia voglia di lottare.
Io ci sarò dove ci sono i nostri figli, così come c'ero al Lingotto quando bloccati dalle forze dell'ordine non li hanno fatti entrare (nonostante avessero l'account) perchè indesiderati e poi alla fine sono pure stati caricati e picchiati.
Non importa chi essi siano ma io sono madre e da madre sarò vicino ad ognuno di loro perchè loro lottano anche per il futuro di ogni figlio.
Non lasciamoli soli perchè senza di loro noi non saremmo nessuno.
Nessun commento:
Posta un commento