domenica 3 giugno 2012

Guerra fra bande

Luciano Granieri



"Se cambi Frosinone Cambia”, questo era lo slogan che a caratteri cubitali impreziosiva il faccione del candidato sindaco Nicola Ottaviani nella recente campagna elettorale di  Frosinone.   A vittoria acquisita il suddetto faccione recava  sotto la scritta “Grazie a te Frosinone è cambiata”.  Se Frosinone non è ancora cambiata, almeno non ci sembra, è sicuramente cambiato il metodo  di lavoro  del nuovo sindaco, o meglio, si è velocizzato così come si addice ad un primo cittadino del “fare”. Infatti se nella precedente giunta  Marini  la guerra fra bande si è consumata dopo qualche anno di consiliatura, con le dimissioni degli assessori  Roberto Spaziani  e Massimo Parlanti  e l’ingresso in maggioranza dell’Udc,  nella nuova giunta Ottaviani gli stracci sono iniziati a volare sin da subito, non appena stilata la lista degli assessori.   Infatti la figurina di Straccamore assessore comunale  vale da sola le figurine degli attuali assessori provinciali Trina (detto Zaccheddu o viceversa)  e dell’onnipresente  Gennarino Scaccia. Nel  linguaggio delle figurine Panini: se non mi dai la figurina di Straccamore   non ti do quelle di Trina (detto Zaccheddu o  viceversa) e Scaccia. Questo il ricatto che Iannarilli, presidente della Provincia ha imposto al neo sindaco Ottaviani . Tradotto in Italiano, Il più attivo presidente della  Provincia  più attiva d’Italia,  Antonello Iannarilli ha cacciato dalla giunta provinciale i consiglieri Trina (detto Zaccheddu o viceversa) e Gennarino  Scaccia, esponenti del clan Pallone-Apruzzese,  perché questo si era opposto alla nomina ad  assessore comunale di Frosinone di  Enrico  Straccamore,  esponente del clan degli  ex  Forza Italia capeggiato dallo stesso Iannarilli.  Non avendo ottenuto l’assessorato comunale per il  grande vecchio, Iannarilli ha fatto saltare le teste dei due esponenti del clan avverso.  Tutto stò casino,  scatenato da una giunta comunale che ancora non sa nemmeno dove stanno le sedie degli assessori  ,  ha travolto un giunta provinciale che si ricorda per il suo assoluto immobilismo e l’assenteismo dei suoi membri. L ‘interesse per il bene dei cittadini della Provincia e di Frosinone  è quindi del tutto assente  dai pensieri di Ottaviani e Iannarilli. Perciò da questi primi squilli di tromba abbiamo chiaramente inteso quale dovrà essere la nostra azione politica da oggi in poi: LOTTA DURA SENZA PAURA. 

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