Siamo proprio sicuri che Berlusconi non sia più il presidente del consiglio? E’ vero oggi sulla poltrona che fu del puttaniere di Arcore siede il banchiere Mario Monti con la sua sciamannata congrega di tecnici. Per disfare il sistema delle pensioni sono bastati pochi giorni, per disintegrare le tutele del lavoro, leggi abolizione dell’articolo 18, non sarà necessario un tempo più lungo. Al contrario per approvare i dispositivi legislativi anti corruzione, i distinguo, i se, i ma, le crociate giustizialiste , implicheranno dei tempi lunghi, ad esequie paterne avvenute, dalle nostre parti si dice “A BABBO MORTO”. Messa così è impossibile cogliere diversità fra il governo Monti e quello Berlusconi. Eppure una grande differenza c’è. Il governo Monti che applica né più e né meno le stesse ricette neoliberiste di chi lo ha preceduto, anzi le applica con maggiore solerzia e crudeltà, è supportato da una forza politica che con Berlusconi al potere era movimento d’opposizione. Ci riferiamo evidentemente al PD. Perchè lo stesso programma proposto dal banchiere oggi è acclamato e appoggiato mentre in passato, con Berlusconi reggente, era combattuto e osteggiato dai Democrat ? Cosa hanno di diverso Monti e Berlusconi? Nulla, ma la nuova situazione bipartizan, consente al partito democratico, in qualità di forza di maggioranza, di sedere al tavolo della spartizioni. Non è un caso che quando si è trattato di dividersi le cariche dall’Agicom e della commissione sulla Privacy televisiva, Il Pd ha avuto il suo. Dunque l’unica cosa mutata rispetto a prima è che oggi anche il Pd, in maggioranza, può partecipare alla fiera delle spartizioni. E vi pare poco!!!!
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