"Cittadini di Frosinone il 4
novembre esponete il vessillo tricolore sul balcone o alla finestra". Questo è l’invito
rivolto dal sindaco Nicola Ottaviani alla cittadinanza. Tale esortazione non è
legata alla vittoria della nazionale ai mondiali di calcio, è meglio precisare,
ma serve a ricordare i caduti della prima guerra mondiale, “coloro che si sono
immolati per la difesa della patria” sostiene il sindaco, “coloro che si sono
immolati continuano ad immolarsi a difesa degli interessi delle multinazionali
spinte non dall’amor di patria, ma dalla necessità di trovare un lavoro “ aggiungo io. Che questo
sia un sindaco legato a certe lobby, ormai è chiaro. Dopo aver omaggiato la
casta dei palazzinari, regalando loro 100milioni di interventi urbanistici in
spregio alle esigenze dei cittadini che
forse non hanno bisogno di altre case ma di spazi vivibili a misura d’uomo, è
ora di rendere onore alle forze armate. Un omaggio simbolico s’intende, che
puzza di nazionalismo lontano un miglio. Un omaggio doveroso visto che la
lobby militare è talmente potente da assicurare ai suoi generali e comandanti,
che sono più numerosi dei soldati , stipendi faraonici, ma soprattutto
è in grado di drenare alla spesa sociale 14 miliardi di euro per l’acquisto di cacciabombardieri F35. Con una somma tale ci sarebbero le risorse per
ripristinare i fondi a favore delle persone non autosufficienti e dei malati di
Sla. Si potrebbe istituire
un fondo necessario al pagamento di salari sociali per chi perde il lavoro, oltre cha avere la
possibilità di risanare scuole e sanità pubblica.
Quindi per non farsi soffocare
dalla retorica ipocrita dell’amor di patria che il sindaco di Frosinone sta
diffondendo a piene mani, Aut invita tutti i cittadini ad esporre alla finestra,
non il tricolore ma la bandiera della Pace. Perché “LA PACIFICA CONVIVENZA FRA I POPOLI”
che auspica il sindaco non si assicura con
cacciabombardieri.
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