lunedì 8 aprile 2013

Piacenza, la combattiva manifestazione del 6 aprile contro la repressione

Massimiliano Dancelli


Sabato 06 Aprile si è svolta una nuova, partecipata e combattiva manifestazione dei facchini delle cooperative del settore della logistica.
Si è scelto come sede la città di Piacenza, dal momento che è da qui che è partita questa importante battaglia con i picchetti al magazzino dell'Ikea ed è qui che sono state attuate le più importanti misure repressive con 29 denunce e tre fogli di via tra cui quello ad Aldo Milani, portavoce del sindacato che sta dirigendo questa lotta: il Si.Cobas.
Il corteo è stato organizzato proprio per protestare contro tali misure e chiedere l'immediato annullamento dei provvedimenti. La manifestazione è stata un successo, migliaia di persone, con i lavoratori immigrati in prima fila, hanno animato le vie del centro storico fino ai comizi conclusivi davanti alla sede della prefettura.
Noi di Alternativa Comunista, dopo aver partecipato a tutte le precedenti scadenze di lotta e di mobilitazione, anche sabato eravamo presenti in forze per portare ancora una volta la nostra solidarietà e il nostro sostegno a quella che riteniamo essere a oggi la più importante e avanzata situazione di lotta presente nel Paese.
Questa lotta è importante per due ragioni: la prima è che si tratta di una lotta avviata all'interno di uno dei settori più strategici e influenti, quello della circolazione delle merci e quindi i padroni seguono con molta apprensione e cautela gli sviluppi di questa vertenza. La seconda ragione è che si tratta della lotta più avanzata, per piattaforma e per coesione tra i lavoratori ad oggi in Italia. Con la loro lotta i lavoratori della logistica mettono sempre di più in discussione le fondamenta stesse del sistema capitalistico, rivendicano tutti i diritti basilari del mondo del lavoro e non vogliono più accettare soluzioni di ripiego (che invece i sindacati confederali continuano a cercare di propinare loro) quali la cassa-integrazione e la mobilità. Rivendicano l'unità tra i lavoratori e tra lavoratori immigrati e nativi quale unica soluzione per poter far vincere la loro lotta, non accettano nessun tipo di compromesso col padrone e con le sue istituzioni.
Noi speriamo che questa lotta, che cresce qualitativamente e quantitativamente, di tappa in tappa, possa rappresentare il volano per trainare e coinvolgere anche tutti gli altri lavoratori, e per questo continueremo a mettere a disposizione le nostre energie militanti nello sviluppo di questa battaglia.
La prossima iniziativa (data ancora da stabilire) sarà davanti ai cancelli del magazzino Ikea sempre a Piacenza.

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