mercoledì 22 maggio 2013

Orchi

Luciano Granieri

C’era  una volta una  terra  popolata  da orchi terribili. Questi  traevano linfa vitale annientando i bambini. Gli orchi litigavano sempre fra di loro. Urlavano, sbraitavano, si sputavano addosso insulti  e veleni per diventare i   preferiti servitori  del grande Orco capitalista e per essere adeguatamente ricompensati  da  lui per i servizi resi.    

Pur litigiosi, si  riunivano  nei palazzi del potere per  decidere le migliori strategie al fine di arricchirsi sempre di più.  Rubavano, imbrogliavano,  corrompevano  per assicurarsi  immani  privilegi sacrificando  la dignità dei loro concittadini. Gli orchi vivevano  succhiando il sangue delle madri dei bambini. Per alimentare la loro insaziabile voracità, continuavano a rimpinzarsi del futuro dell’infanzia. 

Fra grida e litigi reciproci, si adoperavano per togliere ai bambini il cibo. Quello per campare,  impoverendo sempre di più i genitori,  depredando mese dopo mese ogni risorsa necessaria ad  assicurare il pasto giornaliero. Il furto di futuro passava anche attraverso la negazione della salute. Ammalarsi non era concesso a questi bimbi destinati, in caso di sorte avversa, a giacere in malsani e maleodoranti ospedali.  

Anche il cibo per la mente veniva negato all’infanzia, all’adolescenza , ai giovani. Le scuole di questi bambini spesso crollavano perché costruite con materiali scadenti,  i loro insegnanti erano demotivati sotto pagati.  Non c’era nessuno che  accompagnasse a scuola i ragazzi  qualora   i loro genitori non fossero stati  in grado di farlo   oberati dalla schiavitù di un lavoro precario, insufficiente per  arrivare alla fine del mese . 

Neanche le scuole riuscivano ad assicurare il cibo agli alunni, la mensa scolastica era stata chiusa perché i soldi necessari a farla funzionare erano starti destinati dagli orrendi orchi agli istituti privati dove giovani orchetti imparavano ad essere perfidi ed implacabili per emergere sconfiggendo e annientando i propri   simili. 

Nello Stato  degli orchi ai bambini venivano negati sogni, desideri e speranze. Solo  ai figli degli orchi era consentito disporre di cibo in abbondanza. I giovani orchetti frequentavano scuole attrezzate ed efficienti  e se si ammalavano avevano la possibilità di essere curati da medici competenti  in strutture private molto costose.  

Gli orchi per  accrescere a dismisura i loro guadagni rimpinzavano le città di cemento e traffico negando ai bambini perfino l’aria per respirare e uno spazio per giocare.  Nella terra degli orchi esistevano metropoli cittadine e paesi. In una di queste città  la malvagità era aumentata  a dismisura.

 I nuovi orchi al governo della cittadina, si erano particolarmente accaniti contro i bambini, negando loro le scuole e i libri per studiare.  Ai ragazzini erano stati rubati gli spazi per giocare, per  regalarli agli orchi costruttori, i quali in quelle aeree potevano incrementare i loro sporchi affari  cementificando e inquinando l’ambiente.  Lo sfruttamento del terreno stava  causando crolli di intere colline. 

C’era una volta la terra degli orchi, c’era una volta la cittadina degli orchi.  Ma non  è una favola. La terra in cui  viene negato il diritto al futuro dei bambini esiste veramente , è  l’Italia, così come la cittadina che più si accanisce contro le nuove generazioni è Frosinone.  

Nel nostro Paese quasi il 29% dei bambini sotto i sei anni vive ai limiti della povertà. Di questi il 23,7% vive in uno stato di vera e propria deprivazione materiale. L’Italia è 22° nella comunità europea per giovani con basso livello d’istruzione.  

Tutto ciò accade mentre gli orchi discutono se uno di loro debba rendere conto alla giustizia per le malefatte compiute oppure no.  Questo scenario si perpetua ogni giorno nell’indifferenza degli orchi impegnati ad escogitare le migliori strategie per salvaguardare i loro interessi. 

Anche a Frosinone l’azione degli orchi si è incattivita .  Molti bambini figli dei lavoratori della Multiservizi,  licenziati dall’orco sindaco  rischiano di trovarsi a vivere nell’indigenza. La mensa scolastica è a pagamento , così come lo è lo scuolabus, e per i bimbi che non possono pagare  sono guai.  

Perfino i librai non pagati dagli orchi  che compongono la giunta comunale per i testi i scolastici dati  ai bambini delle elementari,  sono costretti a chiedere i soldi ai genitori che avrebbero dovuto usufruire gratuitamente dei libri per i loro bambini.  

Del resto il fatto che   organizzazioni onlus come Save the Chidren  sono costrette a occuparsi della povertà dei bambini italiani, così come accade per l’infanzia del sud del  mondo  dà  l’idea del grado di inciviltà raggiunto dalla italica terra degli Orchi.


Oltre ai volti dei bambini  della campagna di Save the Children,  compaiono nella clip alcune opere di Hans Ruedi Giger. Il brano musicale è 21° Century Schizoid man dei King Crimson.


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