mercoledì 24 luglio 2013

CASSA DI RESISTENZA

No Austerity - Coordinamento delle lotte

NO AUSTERITY PROMUOVE UNA CASSA DI RESISTENZA
PER I LICENZIATI POLITICI
DELL'ESSELUNGA DI PIOLTELLO E DEL GIGANTE DI BASIANO
 
 

Sono in campo varie iniziative di sostegno economico e cassa di resistenza per i lavoratori delle cooperative del settore della logistica (dalla cassa di resistenza per i lavoratori dell'Ikea a quella per i licenziati della logistica a Bologna). No Austerity sostiene attivamente queste iniziative di solidarietà. A nostra volta, abbiamo deciso di promuovere una cassa di resistenza per i licenziati politici dell'Esselunga di Pioltello e del Gigante di Basiano.

I lavoratori della logistica, in gran parte immigrati, sono stati in questi tre anni i protagonisti delle lotte più dure in Italia. Le mobilitazioni nel settore della logistica hanno avuto inizio nell'autunno del 2011 all'Esselunga di Pioltello: i lavoratori della cooperativa Safra (in appalto all'Esselunga di Pioltello), organizzandosi col Si.Cobas, hanno dato vita a una dura lotta per dire no a condizioni e ritmi di lavoro disumani, agli atteggiamenti vessatori dei capi reparto, alle irregolarità nelle buste paga.
Fin dai primi scioperi e picchetti, i padroni-caporali hanno organizzato una repressione violenta per impedire ai lavoratori di scioperare: intimidazioni, ricatti, licenziamenti degli scioperanti e bande di crumiri per sfondare i picchetti dei lavoratori. A tutto questo, come sempre, si è aggiunta una pesante repressione poliziesca, con agenti in assetto antisommossa che hanno più volte aggredito e ferito i lavoratori in sciopero. Ma le intimidazioni e la repressione non sono riuscite a fermare la lotta: attorno ai lavoratori dell'Esselunga si è creata una rete di solidarietà con l'organizzazione di manifestazioni, presidi, sostegno concreto.
Dopo la lotta all'Esselunga, è stata la volta della dura lotta dei lavoratori immigrati delle cooperative in appalto al Gigante di Basiano: qui i lavoratori (in gran parte egiziani) che scioperavano contro il peggioramento delle condizioni di lavoro (con la cessione dell'appalto a una nuova cooperativa le già miserrime retribuzioni passavano da 8 euro a 6 euro all'ora!) sono stati caricati selvaggiamente dalla polizia. Gli operai hanno organizzato l'autodifesa e per questo, oltre ad essere licenziati dal padrone, sono stati anche denunciati per aver "aggredito le forze dell'ordine"!
E' una storia simile a quella cui abbiamo assistito successivamente all'Ikea di Piacenza e alla Granarolo di Bologna. Sappiamo bene quali conseguenze comportano licenziamenti e denunce per i lavoratori immigrati: con la legge Bossi-Fini un immigrato che perde il lavoro o che viene denunciato rischia l'espulsione dall'Italia.
 
Anche per questo, oltre a sostenere attivamente le iniziative di cassa di resistenza in solidarietà con i lavoratori dell'Ikea di Piacenza e delle cooperative del bolognese, No Austerity promuove una cassa di resistenza per i licenziati politici dell'Esselunga di Pioltello e del Gigante di Basiano. Si tratta di lavoratori immigrati che oggi non riescono a sopravvivere, molti rischiano anche di essere espulsi: diamo un aiuto concreto a questi lavoratori! Facciamo appello a tutte le realtà di lotta, ai sindacati, alle associazioni, ai comitati, alle organizzazioni politiche, ai centri sociali perché si attivino per organizzare iniziative di autofinanziamento a sostegno dei licenziati politici dell'Esselunga e di Basiano.
 
A breve pubblicheremo sul  sito ( www.coordinamentonoausterity.org ) il numero di conto della cassa di resistenza a cui mandare un contributo economico. Alcune iniziative sono già state organizzate, altre sono in programma. Chiediamo a tutti coloro che vogliono contribuire a questa iniziativa di contattarci a questo indirizzo e-mail:info@coordinamentonoausterity.org . Gli attivisti di No Austerity si attiveranno per aiutarvi a organizzare al meglio le iniziative di solidarietà.
 
 
 

No Austerity - Coordinamento delle lotte
 

Nessun commento:

Posta un commento