mercoledì 31 luglio 2013

Passo in avanti per la nuova società che salva i dipendenti della Frosinone Multiservizi?


L’impressione per i lavoratori è sempre la stessa: ad un passo dalla meta con l’unico, ultimo, pilone davanti alla linea che non si riesce a superare: Il comune di Frosinone. Eppure all’incontro svolto sotto l’attenta ed encomiabile pazienza del Prefetto stavolta il Sindaco di Frosinone aveva esordito con una frase rassicurante: la società è l’obiettivo del Comune. Purtroppo dopo sono cominciate le verifiche e le valutazioni tecniche delle posizioni e dei singoli approssimativi piani degli enti. La Provincia, ancora una volta disponibile, enunciava la sua proposta: €.500.000,00 per i servizi COSAP (non un ripristino della tassa teneva a ribadire Patrizi), servizio pozzi, cartellonistica e verifica caldaie. Poi la manutenzione strade per 4 o 5 dei 7 settori in carico alla Provincia per un importo che si aggira sui €.2.000.000,00/€.2.500.000,00, con un numero dei lavoratori e un contratto da applicare ancora non chiari. Sul finire dell’incontro per superare le questioni della formazione della nuova società la Provincia ha dato disponibilità ad usare la propria società APEF nata ma dormiente e che potrebbe essere uno strumento che supera alcuni problemi riguardo al futuro delle provincie e delle sue prerogative. Il Comune di Alatri che ribadiva la volontà di recuperare tutti i lavoratori ha però importi bassi per i salari e quindi per garantire almeno le 18 ore contrattuali deve affrontare un esubero di 9 persone. Il COmune di Frosinone al netto di tutte le catastrofi che potrebbero accadere in materia di bilanci, di affidamento di servizi, di passaggio del personale, vera preghiera che ad ogni riunione si recita, prevede un impegno complessivo di €.2.500.000,00 (compresi di luce acqua e gas) per un passaggio di circa 116 lavoratori (i rimanenti 24 sarebbero esuberi). Sul salario le questioni rimangono aperte: per i lavoratori il minimo è 24 ore per il Comune ce n’è solo per 18. Infine la Regione che oltre a garantire la quota del debito in capo alla Frosinone Multiservizi, dovrebbe accollarsi gli esuberi, i lavoratori che sono vicini alla pensione e aiutare l’impresa a partire. I lavoratori dal canto loro hanno chiarito che la nuova società può avere un margine di fattibilità economica; salari non alti ma la certezza del posto di lavoro. Hanno provato a suggerire alcune cose sulla gestione della Società rimembrando gli errore della Frosinone Multiservizi: gli enti si potrebbero accollare molti oneri di gestione comprimendo i costi. Un esempio è il manager che invece di essere preso da fuori può essere un dirigente già al lavoro dei tre enti. Insomma suggerimenti per fare economie sono da esplorare così sono da perseguire politiche volte ad aiutare i lavoratori ad andarsene in pensione. Esistono nella società 19 lavoratori ultrasessantenni e 51 tra 55 e 60 anni attraverso i quali si capisce che fra qualche anno i costi del lavoro della società diminuiranno fortemente. Siamo vicini dunque. Giovedì altro incontro tecnico degli enti volto alla stesura del piano industriale comune. Si attende fumata bianca.


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