sabato 6 luglio 2013

Seconda vittoria dei lavoratori OM Carrelli (Bari) Adesso bisogna prendersi la fabbrica!

Pdac Puglia




La vertenza dei lavoratori Om va avanti ormai da due anni Qualche giorno fa la Kyon,cxgruppo tedesco a cui appartiene l'azienda,  ha tentato il secondo blitz mandando due camion per portarsi via una parte dei carrelli stivati nei magazzini. In maniera furbesca, la Kyon ha tentato di recuperare un pezzo di valore di 10 milioni di euro, tra carrelli e macchinari, per completare l'opera di delocalizzazione dell'azienda. Questa volta, rispetto alla prima di maggio, i camion sono passati da un'entrata secondaria non controllata dal presidio permanente attivato appunto per impedire che l'azienda si prenda i macchinari. Ma la lotta organizzata ha impedito che ciò avvenisse. Infatti, alcuni operai del presidio si sono accorti dell'entrata dei due camion e con un tam tam hanno fatto accorrere quasi una settantina di lavoratori che hanno bloccato l'uscita dei camion pieni di macchine dall'azienda. Si sono vissuti momenti di tensione per la rabbia operaia e per la presenza in forze di blindati di polizia e carabinieri. Dopo la forte opposizione dei lavoratori, il presidio ha imposto che i camion fossero svuotati, che le macchine fossero riposte nei magazzini e che i camion uscissero totalmente vuoti. La Kyon è stata sconfitta per la seconda volta in meno di due mesi. 
Questa è una seria lezione per tutti coloro che credono di sfruttare lavoratori e risorse pubbliche per poi delocalizzare. Un lezione che vale anche per le altre fabbriche in crisi, da Bridgestone a Natuzzi, dove padroni senza scrupoli stanno licenziando migliaia di lavoratori, mettendoli sul lastrico assieme alle loro famiglie.
Alternativa comunista è da sempre al fianco dei lavoratori Om e delle altre fabbriche in crisi pugliesi, partecipando attivamente al presidio e alle lotte di questi mesi. Infatti, riteniamo che se il padronato vuole andar via noi l'accompagneremo all'aeroporto a calci nel sedere, però le fabbriche e i macchinari devono rimanere qui ed essere gestiti direttamente dai lavoratori. Questo vale per l'Om come per tutte le altre aziende in crisi, da Natuzzi a Bridgestone. Da qui riparte la lotta di tutti i lavoratori a cui vogliono togliere il futuro e con cui lotteremo per vincere.

 

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