giovedì 5 settembre 2013

Acea Ato5. Una diga per l'acqua pubblica

Consulta dell'ambiente di Piedimonte San Germano

Nella mattina del 30 Agosto la “Consulta dell’Ambiente di Piedimonte”, ha protocollato (indirizzata al Sindaco Iacovella, al Vice Sindaco-Assessore alla Cultura Bellini, all'Assessore alla Manutenzione D'Alessandro, all'intera Giunta e Consiglio Comunale) la richiesta della presenza del Sindaco (e/o suo delegato) di Piedimonte S.G. alla “Conferenza dei Sindaci” per l’Assemblea dell'ATO 5 del 9 Settembre per la “Risoluzione Contrattuale con ACEA (in forza dell’art. 34) della Convenzione di Gestione”. Premesso che l'acqua è un bene essenziale e insostituibile per la vita e, pertanto, la disponibilità e l'accesso all'acqua potabile è necessaria per il soddisfacimento dei bisogni collettivi che costituiscono un diritto inviolabile dell'uomo, un diritto universale, indivisibile, che si può annoverare fra quelli di cui all'art.2 della Costituzione Italiana, la “Consulta dell’Ambiente” (congiuntamente con altre Consulte, Attivisti, Comitati Cittadini, Associazioni e Movimenti per la tutela e la difesa dell’Acqua Pubblica) esprime la sua più totale disapprovazione della “Gestione del Servizio Idrico Integrato” che la società ACEA ha effettuato in questi anni,e chiede al Sindaco e all'Amministrazione Comunale tutta, d’impegnarsi in prima persona in una forte e concreta azione politica nell'Assemblea dell'ATO 5. Riepilogare nel dettaglio tutte le vicende ACEA risulterebbero un esercizio inutile, ritenendo che l’Amministrazione Comunale sia adeguatamente informata e aggiornata sulla qualità del servizio che la società ACEA ci ha fornito e ci fornisce sino ad oggi. Perciò, attendiamo importanti novità, per mettere definitivamente la parola fine a questo supplizio dei cittadini della Provincia e nello specifico della Città di Piedimonte. Però per non dimenticare, ricordiamo che la Conferenza dei Sindaci dovrebbe tutelare i cittadini dell’intera Provincia, controllando l'operato del gestore. Peccato che fino ad oggi, i cittadini della Provincia non se ne siano ancora accorti. Ci siamo sentiti poco, o per meglio dire, per nulla tutelati. Siamo certi, che (in seno alla Conferenza dei Sindaci) avrà avuto modo di verificare i disservizi e le inadempienze di ogni genere, tra le quali:
• penuria d'acqua e/o frequenti e reiterate interruzioni del servizio (spesso senza preavviso);
• mancanza di investimenti;
• comparto della depurazione completamente allo sbando con condizioni d’inquinamento catastrofici censurati dall'Arpa Lazio;
• bollette con tariffe da record, le più alte di tutte le Province laziali. Basate su consumi presunti e             continui conguagli, in quanto ACEA è venuta meno all'obbligo delle due letture l'anno;
• consumo minimo impegnato di 108 mc/l'anno (che grida vendetta, soprattutto per gli
• anziani e i meno abbienti);
• minacce agli utenti di riduzione o chiusura del flusso di acqua, a causa di controversie
(come se ACEA fosse il proprietario dell'acqua);
• mancato versamento degli oneri concessori dell'ACEA all'ATO 5;
• mancato accantonamento delle quote della depurazione con nessun rimborso agli utenti;
• presenza di arsenico nell'acqua comunicata con 20 giorni di ritardo (Ceccano);
• durezza dell'acqua oltre ogni limite (Collelavena di Alatri).

Ciò è confermato dal fatto che 34 Sindaci della Provincia di Frosinone hanno chiesto al Commissario Patrizi, la convocazione urgente della Conferenza dei Sindaci per votare la “Risoluzione Contrattuale con ACEA”. Ricordiamo il lavoro incessante e meticoloso di oltre 20 Associazioni, Consulte, Comitati Cittadini, Movimenti e numerosi Attivisti (tra le quali spiccano il Comitato CO.CI.DA.e il Coordinamento Provinciale dell’Acqua Pubblica di Frosinone) che hanno avuto modo di verificare e segnalare più volte i disservizi della società ACEA nella Gestione del Servizio Idrico poc’anzi descritte, alle quali esprimiamo i nostri più sentiti ringraziamenti. Non ultimo ricordiamo l’essenza del suo essere Sindaco: la volontà dei cittadini. Le Associazioni, le Consulte, i Comitati Cittadini, i Movimenti e i numerosi Attivisti, hanno raccolto in Provincia di Frosinone circa 9.000 firme di cittadini/e che testimoniano la volontà a voler risolvere il contratto con ACEA. Inoltre, non è possibile dimenticare o far finta di niente, di fronte all’esito del Referendum Popolare del 12 e 13 Giugno 2011 che ha visto in Provincia di Frosinone il 97% degli elettori (96,8% nel Comune di Frosinone) esprimersi contro la privatizzazione dell’acqua. La decisione è già stata presa dai cittadini, e agli amministratori rimane esclusivamente il compito di tradurla in atti concreti. Per noi della “Consulta dell’Ambiente di Piedimonte”dire che l’acqua deve essere pubblica e non può avere padroni è semplicemente un’ovvietà, ma vedere Amministratori che si ostinano a non voler dar seguito alla volontà popolare è particolarmente frustrante. Infine, chiediamo Sindaco Iacovella, che il prossimo 9 Settembre in sede di Conferenza dei Sindaci, al 2° punto all’Ordine del Giorno vi è la “Risoluzione Contrattuale con ACEA”, e poiché Lei rappresenta un Comune di circa 6.500 abitanti (in quanto delegato da tutti i cittadini del Comune di Piedimonte) di assicurare la propria presenza(e/o di un suo delegato ad hoc), perché di fondamentale importanza per il raggiungimento del quorum del 50% della popolazione Provinciale, in modo tale che tutti i cittadini possano essere comunque rappresentati nell'Assemblea dell'ATO 5, votando al 2° punto all’Ordine del Giorno, la “Risoluzione Contrattuale con ACEA (in forza dell’art. 34) della Convenzione di Gestione", assecondando (almeno in questa occasione) la volontà dei cittadini che amministra. Noi ci saremo, auspicandoci la massima partecipazione di tutti i cittadini dell’intera Provincia di Frosinone.



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