Comitato per la Difesa della Costituzione – Frosinone
Il
Comitato per la Difesa della Costituzione, costituitosi nella Provincia di
Frosinone su iniziativa di diverse forze politiche, associazioni e liberi
cittadini fortemente preoccupati per il rinnovato e rafforzato attacco che da
più parti si sta tentando per l’ennesima volta di portare contro le garanzie
costituzionali della Repubblica italiana, esprime con vigore il proprio
sentimento di allarme per le ultime vicende cui, relativamente al tema delle
cosiddette riforme costituzionali, i cittadini italiani sono costretti ad
assistere.
Nel
rinnovare il richiamo alla serietà e sobrietà necessarie ad affrontare un tema
così delicato e così dirimente da essere in grado di compromettere, se mal
governato, le basi stesse della nostra convivenza sociale e la saldezza delle
Istituzioni, il Comitato di Frosinone non può non rimarcare come gli atti e i
comportamenti sia di componenti e a volte di settori parlamentari, sia delle
più alte responsabilità dello Stato, a cominciare dal Presidente della
Repubblica e dagli esponenti del Governo e di diverse forze politiche siano
quanto meno da considerare non rituali, e comunque molto vicini al
travalicamento delle competenze assegnate dalla Costituzione stessa ai vari
organismi istituzionali.
Insieme
ad un continuo logorio delle forme e della sostanza cui sono chiamate ad
attenersi le figure che la Carta indica proprio come garanti, e non come
arbitri della propria integrità, si assiste poi ad un gioco davvero di bassa
alchimia parlamentare nel sostenere per ragioni di evidente opportunismo tesi e
soprattutto pratiche tendenti a ridurre la Costituzione ad una mera carta
d’intenti, una circolare qualsiasi modificabile in ogni momento che una
qualsiasi maggioranza, magari estorta con premi elettorali degni di un regime
autocratico da caudillo.
Il
Comitato indica in tali comportamenti, ossia nel voto parlamentare a favore
dell’aggiramento dell’art. 138 e quindi delle garanzie poste a difesa della
Costituzione da eventuali tentazioni autoritarie, una gravissima
responsabilità, specialmente quando tali sostegni alle mire personalistiche e
autoritarie di gruppi poco orientati alla democrazia parlamentare, vengono da
parlamentari delle forze di centro-sinistra che in ogni occasione dichiarano la
loro assoluta fede costituzionale.
Questi
atti, già avvenuti nelle votazioni al Senato, e per quanto ci riguarda anche da
Senatori del PD di questa Provincia, pongono serie contraddizioni all’interno
dei partiti di cui sono espressione e che dirigono; e comunque ciò richiede che
le suddette forze politiche chiariscano non solo le motivazioni di quanto
avviene, ma – in modo chiaro – quale linea politica intendano perseguire per il
futuro, nell’immediato ed in prospettiva.
I
cittadini hanno diritto di sapere che cosa debbano attendersi da coloro che
delegano a rappresentarli, e non valgono ad aggirare questa precisa
responsabilità degli eletti né la scandalosa legge elettorale che elude
allegramente il tema della rappresentanza attraverso le famigerate “nomine”
delle liste bloccate, né un volutamente e strumentalmente malinteso concetto
dell’autonomia del parlamentare. Non si tratta infatti di discutere concetti
come il vincolo di mandato, ma di sapere, di grazia, cosa intendano fare dei
nostri diritti coloro che mandiamo in Parlamento.
In
attea di risposte, e possibilmente di incontri chiarificatori, il Comitato
prosegue nella sua lotta a difesa delle conquiste costituzionali, e fa appello a tutti i cittadini affinché partecipino
alle iniziative, aderiscano al Comitato, promuovano attività di studio e di
divulgazione nei loro territori, si rendano cioè protagonisti di questa nuova,
ennesima, necessaria battaglia per la democrazia.
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