Nonostante alcuni esponenti del governo ci provino a
ipotizzare l’inizio di una seppur modesta ripresa economica a medio termine, la
situazione economica dell’Italia è al baratro.
Gli investitori comprano titoli italiani nonostante i tassi siano bassi. Ciò è sintomo
del fatto che questi non credono ad una ripresa dell’’inflazione, fenomeno che accompagna la ripresa, ma scommettono senza indugio sulla
deflazione, il processo contrario che
contraddistingue un economia in recessione.
Del resto non sono i membri del governo i più indicati ad esprimersi sui
destini economici dell’Italia. Molto più autorevoli di loro sono i tecnici incaricati
dal Fondo Monetario Internazionale, le cui cure verso il nostro Paese in un
prossimo futuro saranno inevitabili. Commissario per la Spending Review, ossia la persona
incaricata di monitorare i nostri conti, per tenere i bilanci in ordine e
raggiungere gli obbiettivi richiesti
dall’Europa nei prossimi tre anni, è un funzionario che è già è stato a libro
paga del Fondo Monetario Internazionale.
Carlo Cottarelli, questo è li suo nome, ha già dichiarato di voler imporre una
riduzione della spesa pubblica per un importo di 40 miliardi di euro circa. A
questo salasso dovrà aggiungersi un ulteriore esborso per altri 40 miliardi di
euro necessari a rispettare il Fiscal Compact. Un meccanismo
che obbliga l’Italia a riportare in 20 anni il rapporto debito Pil dal 133%
attuale al 60%. La rata del fiscal compact dovrà essere pagata ogni anni fino a
che non si raggiungerà l’obbiettivo. Risulta
evidente che nessuna manovra di tagli alle spese pubbliche, sociali e di
vendita di beni dello Stato ai privati, potrà consentire di
sborsare, più o meno 40 miliardi l’anno. E’ quindi prevedibile, anzi i scontato, il
ricorso alle cure del Fondo Monetario Internazionale, il quale in cambio di
prestiti e aiuti, ci imporrà un
programma ancora più drastico di tagli e tasse.
La Grecia sarà ancora più vicina. Questa analisi non sono frutto di
una visone iperpessimistaica della
situazione, ma è la conclusone che si determinerà a seguito di eventi ben precisi.
Nell’intervista, che proponiamo
di seguito, perfino l’autorevole presidente del Fondo Monetario Internazionale,
madame Christine Lagarde, ex capa di Cottarelli, prefigura per l’Italia scenari
drammatici….da baaaratro!!!!!
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