Il segretario provinciale PdCI
La proclamazione dello sciopero generale di 4 ore indetto da
CGIL-CISL-UIL per il 13 di novembre per
cambiare la legge di stabilità proposta dal Governo è un primo passo nettamente
insufficiente a far cambiare rotta alle scelte prese da Letta. In questo quadro
i comunisti aderiscono a questo sciopero e invitano tutti a partecipare al
sit-in che si terrà nel pomeriggio del 13 novembre davanti la Prefettura di
Frosinone.
Per noi questo primo passo non è sufficiente perché gli
interessi che muove questo Governo non sono quelli dei lavoratori , dei pensionati
e dei disoccupati ma bensì quelli dei grandi gruppi finanziari che sono i
diretti responsabili della crisi mondiale che ci attanaglia dal 2008. Il
Governo Letta è espressione di questi poteri forti che stanno riducendo il
popolo alla fame. Occorre una svolta radicale della politica per uscire dalla
recessione e tornare a crescere. Tutti gli economisti concordano con il fatto
che bisogna ridurre le tasse sui salari, sulle pensioni e sulle imprese che
creano posti di lavoro a tempo indeterminato.
Le risorse si possono trovare tassando del 20% le rendite
finanziare come avviene nel resto dell’Europa, potenziare la lotta all’evasione
fiscale, tagliare tutti gli enti strumentali che gli enti locali hanno creato
sperperando enormi capitali pubblici, tagliando le spese militari rinunciando
all’acquisto degli F35, sospendere i lavori della TAV e introdurre una seria
lotta alla corruzione che è stimata intorno ai 60 miliardi di euro. L’elenco
potrebbe essere molto più lungo e le risorse ci sono è soltanto la volontà
politica che manca.
Secondo i comunisti occorre dare un segnale molto forte con
uno sciopero generale di 8 ore che paralizzi
tutta l’Italia e che apra una trattativa serie per la legge di
stabilità.
I comunisti si batteranno su questo fronte senza se e senza
ma invocando un cambiamento delle politiche europee impressionate dalla Merkel che
sta portando al collasso e alla fame tutti i cittadini più indigesti.
In sostanza i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più
poveri.
Nessun commento:
Posta un commento