Parte oggi, con una Marcia di solidarietà una importante iniziativa del Tavolo di progettazione provinciale per un Patto di solidarietà sociale: la Campagna di sensibilizzazione “Diamoci la mano” contro discriminazioni e violenze di genere che vede la partecipazione di molti comuni e scuole della provincia. L’ iniziativa, che si articolerà in Ciociaria per tutto l’anno 2014, vuole offrire una via di fuga dagli stereotipi intransigenti e deformanti ed uno sguardo positivo rivolto alla difesa delle differenze. Quelle differenze che sono parte integrante dell’essere: normali, naturali e tutte rispettabili e apprezzabili. La battaglia è contro i luoghi comuni e gli atteggiamenti di esclusione che minano i cardini delle società civili.
Le discriminazioni, di ogni ordine e tipo, sono un male diffuso e corrosivo, un nodo sociale che deve essere sciolto e risolto con consapevolezza. Uno degli obiettivi principali della Campagna è di continuare a promuovere la “cultura del rispetto”: il rispetto della persona, dei diritti e delle differenze. La paura del diverso, oggi, rischia di diventare un automatismo che, producendo atteggiamenti difensivi , sfocia in espressioni penalizzanti e selettive. Una raccomandazione della Commissione Europea già nel 2012 invitava tutti i Paesi dell'Europa ad armonizzare i loro ordinamenti e sanzionava i reati di omotransfobia perché una società democraticamente adulta deve essere tollerante, armoniosa, attenta ai temi dei diritti e della dignità delle persone tutte. Non si può rimanere incuranti al tema dell’inclusione dei diritti come delle donne vittime di abusi, della uguaglianza di genere, delle pari opportunità, del coming out, dei migrantes e, per completezza di intenti, al rischio dell’appiattimento dei nostri territori più piccoli previsto silentemente nella riorganizzazione del federalismo tra centro e periferie, gravissima criticità dei tempi che cambiano.
Lo scopo principale della giornata è quello di far riflettere su tanto delicato tema e di portare, all'attenzione dell'opinione pubblica, quanto finora sommerso. Promuovere un piano annuale, in sintonia con i comuni e le scuole nell’ambito delle rispettive competenze, nella cultura del cambiamento e dell’inclusione sarà il prossimo livello di intervento. La prevenzione ed il contrasto di ogni tipo di violenza e discriminazione va supportata con iniziative di studio e di approfondimento come l’avvio di corsi nelle scuole all’educazione sentimentale e alle relazioni, di confronto e riflessioni, con il coinvolgimento della società civile, di alunni e genitori, docenti e paritariamente di tutti gli amministratori, fuori dalle stretture gestionali.
Nasce l’esigenza di un protocollo di intesa volto a tematizzare le criticità del contrasto, della violenza e della legalità all’interno di una Rete integrata reale quale network tra istituzioni, società civile ed istituti scolastici per cogliere al meglio sinergie di azioni e scambi di esperienza. La Campagna intende, infine, lanciare un concorso di idee rivolto agli studenti di ogni ordine e grado e al mondo della Cultura affinché si possa dare vita ad una banca dati che consapevolizzi sulle necessità di adozione di buone pratiche e dove il singolo cittadino possa attingere liberamente creando quel substrato necessario al riscatto e alla legittimazione di una “svolta”.
Vogliamo affermare quel cambiamento capace di superare gli stereotipi che hanno fin ora ostacolato la democrazia paritaria. Il contrasto alle azioni di violenza sulle donne come del bullismo necessita di un percorso di approfondimento del fenomeno tale che i fattori culturali e sociali, in cui la violenza trova espressione, siano estirpati alle radici. In considerazione dell’alto valore civile ed educativo dell’iniziativa ci auguriamo un’ ampia collaborazione anche nel proseguo della iniziativa. Si continuino ad assicurare, alla collettività dei piccoli comuni, tutele e legittimazioni tramite la futura e condivisa pianificazione di una macroarea visionaria ed innovativa. Puntare sulla forza virale del massaggio, sulla libera circolazione in Rete consentirà ai pregiudizi di lasciare il posto ad un pensiero razionale proiettato all'inclusione, con una maggiore attenzione ai diritti umani tale che lo svantaggio sociale possa diventare una eccellenza della nostra terra.
Resta ancora molto cammino da fare per raggiungere l'obiettivo che era stato fissato e bramato dai nostri costituenti: pari dignità, giustizia e diritti per tutti i cittadini, inclusione sociale. Noi ci crediamo. Andremo avanti reputando che un paese equilibrato avrà un futuro migliore.
Tante diversità, si, ma uguali diritti per tutti.
La Presidente
Giuseppina Bonaviri
Nessun commento:
Posta un commento