lunedì 21 aprile 2014

Anagni. Incontro con la direttrice della Asl di Frosinone Isabella Mastrobuono.

Comitato Salviamo l'Ospedale di Anagni

I sindaci della zona nord della provincia di Frosinone si sono riuniti mercoledì 4 aprile 2014 presso il Palazzo di Bonifacio VIII di Anagni per analizzare la situazione dei servizi sanitari ed in particolare dell’Ospedale di Anagni. Dopo ampia discussione dalla quale sono emerse di nuovo tutte le criticità che affliggono il nostro territorio, aggravatesi ulteriormente dopo la chiusura dei reparti di degenza dell’Ospedale di Anagni, su proposta del Comitato Salviamo l’Ospedale, hanno sottoscritto un documento unitario  che è stato recapitato al Presidente della Giunta regionale del Lazio Nicola Zingaretti. Nel documento si evidenzia come,  soprattutto nella zona nord della Ciociaria, sia sistematicamente  violato il Diritto alla Salute  che la Costituzione della Repubblica italiana  garantisce  con l'art. 32 e con le leggi che prescrivono i livelli essenziali di assistenza.
Pertanto si chiede al Presidente Zingaretti  di mantenere gli impegni, fortemente espressi in campagna elettorale, per il riordino del caos sanitario della provincia e per il ripristino della legalità, ormai palesemente violata. Si chiede infine  di bloccare tutte le misure ulteriori di depauperamento dei servizi, del  personale, delle strutture e delle attrezzature dell’Ospedale di Anagni.
Successivamente,  giovedì 10 aprile u.s., una delegazione del Comitato   Salviamo l’Ospedale è stata ricevuta dal Direttore generale della ASL di Frosinone nella palazzina di via A. Fabi. Alla Prof. Isabella Mastrobuono il Comitato ha consegnato il documento firmato dai sindaci e ha esposto le proposte realizzabili nel breve periodo per la riattivazione di alcuni servizi dell’Ospedale di Anagni. Tali servizi non prevedono la presenza  di reparti di degenza, ma sono realizzabili utilizzando le attuali strutture ancora presenti ed efficienti ad Anagni, come le sale operatorie, i laboratori diagnostici, il punto di primo intervento e gli ambulatori specialistici. Avvalendosi di queste strutture e delle innovative pratiche della telemedicina, si possono effettuare interventi chirurgici in regime di day surgery, cioè con dimissione giornaliera del paziente. La Prof.ssa Mastrobuono ha preso atto del progetto esposto dagli esperti del Comitato e ha dichiarato che, se ben attuata, questa riorganizzazione dei servizi  attirerebbe un consistente flusso di utenza  con i conseguenti effetti positivi anche nel contenimento della mobilità passiva che pesa come un macigno a discapito della ASL di Frosinone. Del resto la sanità provinciale è proprio carente di centri chirurgici di eccellenza che è possibile trovare solo fuori della Asl di Frosinone. La Prof. Mastrobuono  per darne l’avvio dovrà però chiedere il consenso della cabina di regia regionale. La decisione sarà necessariamente rapida poiché entro il prossimo mese di giugno dovrà essere varato l’atto aziendale, in cui dovrà essere definito il ruolo dell’Ospedale di Anagni. Per attivare il servizio di Day surgery, ha inoltre dichiarato la Prof. Mastrobuono,  c’è bisogno comunque di spazi notevoli e con una diversa organizzazione rispetto a quella che è l’attuale  struttura ospedaliera di Anagni. Esiste  quindi  la necessità di ristrutturare l’Ospedale di Anagni, ma questo richiede risorse che la ASL non possiede e quindi occorre attingere ad altre fonti di finanziamento che, necessariamente, dovranno provenire da privati. E’ stato fatto notare che gli ultimi acquisti fatti di attrezzature e arredi in favore dell’Ospedale di Anagni sono frutto di donazioni di privati , ma nessun privato investirebbe più in una struttura ormai soggetta a continue spoliazioni e alla chiusura definitiva.  La direzione ASL si è impegnata a bloccare tutte le misure ulteriori di depauperamento dei servizi, del  personale e delle attrezzature dell’Ospedale di Anagni, almeno fino a quando non sarà presa una decisione definitiva  sulla struttura.
Il Comitato Salviamo l’Ospedale di Anagni, nell’apprezzare la disponibilità dimostrata dalla Prof. Mastrobuono a confrontarsi per elaborare scenari a breve, medio e lungo periodo per il rilancio dell’Ospedale di Anagni sottolinea che, nella zona nord della provincia di Frosinone, non sono garantiti  i livelli essenziali di assistenza e, per questo, torna a sollecitare il  ripristino immediato di assistenza sanitaria soprattutto nelle situazioni di emergenza con ambulanze medicalizzate; pronto soccorso attivo h.24, dotato di anestesista – rianimatore e cardiologo; laboratorio analisi, con reperibilità del tecnico in orari notturni e nei giorni festivi; un miglioramento dei processi di diagnosi radiologica e cardiologica, mediante il ricorso alla tecnologia offerta da telemedicina e teleconsulto.

Tutte misure queste che  si stanno programmando per gli altri ospedali da riconvertire, secondo quanto previsto  dai decreti  Polverini e come si legge  nel " Programma Operativo 2013-2015" varato dalla squadra di Zingaretti e sottoposto in questi giorni alla verifica dei Ministeri della Salute e dell'Economia.
Nel testo, in particolare, viene previsto:

3.2 Intervento 2 : Riorganizzazione dell'offerta assistenziale - Riorganizzazione della rete ospedaliera - Principali operazioni sulla rete di offerta:
...........  * riconversione di alcune strutture (Bracciano, Monterotondo e Subiaco) e promozione dei servizi territoriali: In relazione alla necessità di mantenere comunque una risposta all'emergenza, viene configurata nei tre presidi una funzione di Pronto Soccorso con posti di OBI, gestita dai medici dei rispettivi DEA di riferimento. Nella riconversione verrà valutata l'opportunità di inserire posti letto di day hospital e day surgery. Nei tre presidi viene garantita una elisuperficie ed auto medica h24.
Questa proposta per i tre presidi non è  altro che quanto proposto alla Prof.ssa Mastrobuono per Anagni. La Regione potrà fare delle integrazioni entro il prossimo 15 maggio, data della nuova e ultima verifica.
I politici di buona volontà sono invitati ad attivarsi!



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