sabato 26 aprile 2014

Bilancio del 25 aprile in Ciociaria

Comitato ANPI Provincia di Frosinone

Le molteplici iniziative programmate dall’ANPI nella nostra provincia per la ricorrenza del 25 Aprile sono state tutte puntualmente realizzate con successo. Abbiamo visto molti nostri associati al lavoro, ovunque con grande spirito di apertura e collaborazione. Va un ringraziamento particolare a questi compagni che hanno pensato, progettato e realizzato le tante modalità di celebrazione del 25 Aprile, comparendo sempre in prima fila solo quando c’era da lavorare.
Ci si scuserà se non riusciamo a dar conto di tutte le iniziative, citeremo solo le più significative sul piano politico, quelle dove la festa ha assunto un vero e proprio aspetto di proposta operativa da valorizzare da parte delle forze politiche e sociali anche in ambiti più specifici come le politiche amministrative, l’elaborazione di proposte per i territori o le lotte sui temi di interesse generale e delle parti più esposte della società. Ci riferiamo al clima di cooperazione e di confronto assai costruttivo realizzatosi fra forze antifasciste pur fra loro molto diverse per impostazione culturale, per programma politico complessivo e per modalità organizzative. Di seguito qualche breve cenno.
A Ceccano abbiamo incontrato gli studenti del Liceo Scientifico assieme ai loro docenti di Storia e Filosofia ed a due autori di ricerche sulla storia della Seconda Guerra mondiale nel loro territorio.
A Cassino, in collaborazione con l’associazione culturale CassinoOff abbiamo realizzato un incontro con la staffetta partigiana Teresa Vergalli, durante il quale è stata intervistata da l’Unità sulla sua vicenda partigiana.
Ad Anagni l’ANPI ha portato il proprio contributo alla festa organizzata da un nutrito numero di associazioni e forze politiche e sindacali di base, ribadendo la propria assoluta autonomia nel giudizio circa le pressioni ed i tentativi di trasformazione in senso pericolosamente autoritario delle istituzioni democratiche approfittando della crisi. L’ANPI ha esposto le proprie valutazioni di merito e messo in guardia i cittadini da ogni semplificazione del giudizio sul tema delle riforme e soprattutto chiamandoli alla responsabilità, alla partecipazione ed alla difesa critica degli istituti costituzionali della nostra democrazia.
A San Giovanni Incarico, l’ANPI ha collaborato anche quest’anno con i giovani dell’associazione L’Indifferenziato ed ha proposto ai cittadini uno spettacolo teatrale molto interessante e coinvolgente sul tema delle foibe, riportando il ragionamento sulla storia e lontano dalla propaganda.
A Ceprano una giornata piena, un susseguirsi di eventi di vario genere, dalla presentazione del libro di Ernesto Cossuto sulla Resistenza nel Cassinate alla deposizione della corona di fiori nel cimitero comunale ai giovani caduti del 1944, dal teatro dei burattini per bambini alla proiezione del film La notte di San Lorenzo alla lettura di testi poetici e letterari sulla Resistenza e sull’occupazione nazista, fino alla rappresentazione della stessa opera teatrale già presentata a S. Giovanni Incarico, lo spettacolo Drug Gojko di Pietro Benedetti, rappresentato dall’autore. Il risultato più alto della giornata è stato l’aver costruito tutta la festa con l’adesione e l’apporto di tutti i partiti antifascisti, dal PCL al PD, da Democrazia Atea a SEL, dal PRC al PdCI, in un clima di alta consapevolezza del valore della giornata e della necessità di unire le forze per un compito tanto importante quanto condiviso. Le divisioni ideologiche e programmatiche, che pure esistono,  hanno ceduto il passo all’unitarietà, alla comune presa di responsabilità, che ha visto collaborare ciascuno secondo le proprie forze e volontà al fine della promozione degli imprescindibili valori della democrazia, dell’antifascismo e della Costituzione. In questo modo, ciascuno ha aggiunto valore e forza alla pratica della difesa della Costituzione e della lotta antifascista, esattamente come sollecitato dalla stessa Carta generata dalla Resistenza.

La mostra realizzata dal Centro dei Diritti di Cassino sul percorso antifascista che ha portato alla liberazione dell’Italia sia dal giogo dell’occupazione tedesca che dal totalitarismo fascista ed alla realizzazione della Costituzione democratica e repubblicana, esposta lungo i muri del porticato di Piazza dei Martiri di via Fani, ha attirato numerosissimi visitatori, molti dei quali hanno fatto visita ai gazebo e chiesto la tessera dell’ANPI.
La presentazione del libro di Ernesto Cossuto, Memorie della Resistenza nel Cassinate ed altro, ha rappresentato un momento molto apprezzato di approfondimento della conoscenza e dell’analisi del dispiegarsi degli eventi bellici e resistenziali nel nostro territorio, da cui è nata la sollecitazione a costituire un gruppo di lavoro permanente per la ricerca di quanto ancora non emerso dalla polvere degli archivi.
I momenti culturali si sono moltiplicati, e non hanno trascurato i bambini, ai quali è stata dedicata una intera parte della festa, con uno spettacolo interattivo di teatro dei burattini, che li ha visti spettatori e protagonisti allo stesso tempo.
                La proiezione del film La notte di San Lorenzo, dei fratelli Taviani, ha rivisitato nuovamente i sentimenti di umanità che costituiscono, insieme alla ragione politica, elemento forte del rifiuto delle tesi e delle pratiche autoritarie che hanno brutalizzato l’Italia per venti lunghissimi anni. Così la lettura di brani, di storie, di poesie sui temi dell’occupazione e della guerra, della Resistenza, della Liberazione.
                La giornata è stata chiusa dal magnifico spettacolo di Pietro Benedetti Drug Gojko, da lui scritto sulle memorie di un partigiano viterbese tuttora vivente, Nello Marignoli, che da militare di marina in forze nell’Egeo, l’8 Settembre 1943 rifiutò con i suoi commilitoni di aderire alla repubblichina di Mussolini per servire il Terzo Reich nazista e andò a combattere nelle file dell’Esercito Popolare di Liberazione Jugoslavo. Lo spettacolo, oltre ad essere toccante per la drammaticità degli eventi che narra, è anche molto utile per capire quali fossero le reali condizioni in cui il fascismo italiano occupante lasciava le terre jugoslave occupate, e quali conseguenze questo ebbe nei rapporti fra le popolazioni locali e gli Italiani. La maestria di scrittura e di recitazione di Pietro Benedetti fanno il resto, consegnando agli spettatori un’opera di teatro vero, un dramma che gli appassionati giudicano eccellente anche dal punto di vista artistico, sia sul piano creativo che su quello interpretativo.
                L’ANPI di Frosinone ribadisce la grande soddisfazione per il clima convintamente unitario che si è ormai consolidato nella nostra provincia intorno alla nostra Associazione, che ha conquistato il rispetto e la fiducia di tutte le più genuine espressioni politiche democratiche grazie al mantenimento di un orientamento assolutamente rispettoso delle opinioni e dell’autonomia di ciascuno, come unica base vera di costruzione dell’azione unitaria antifascista. Esprime gratitudine a tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato, lavorando materialmente o con la propria adesione e con il proprio contributo di idee. Auspica che esso venga esteso e fortificato in futuro, diventando metodo condiviso fra le forze che riconoscono l’essenzialità della difesa delle condizioni di vita democratica. Chiama tutti ad uno sforzo per allargare le adesioni all’ANPI lavorando a questo obiettivo nella consapevolezza che essa è e rimane un luogo capace di attivare il confronto più ampio.

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