lunedì 28 aprile 2014

MULTISERVIZI: CALA LA NEBBIA

Comitato di Lotta Frosinone

Nonostante le 24 persone presenti alla riunione oggi in Regione presso l’Assessorato al Lavoro sulla vicenda Frosinone Multiservizi, dove si riunivano finalmente i sindaci di Alatri e Frosinone e il Commissario della Provincia, spiccavano le assenze importanti come quelle dell’Assessore al Lavoro Regionale, i consiglieri regionali locali – la Bianchi sarebbe arrivata la termine della discussione-, Sviluppo Lazio e il liquidatore della Frosinone Multiservizi (invero non invitato).
L’incontro, fortemente voluto dai lavoratori che continuano a presidiare il comune di Frosinone da 22 giorni, deciso dopo l’ultima Assemblea dei Soci nella quale i liquidatori della società accettavano un nuovo rinvio ad un tavolo politico la vicenda spinosa degli alti debiti della Multiservizi, racchiudeva con sé tutto una serie di aspetti già trattati ma non risolti, - la newco e il suo piano industriale, gli esuberi, gli interventi regionali ecc. – ad alcuni nuovi come l’esposizione debitoria dei singoli enti e la deliberazione della Regione Lazio sulla quota parte di debito vincolandola al versamento contestuale degli altri soci.
Un tavolo articolato dunque attraverso il quale i lavoratori speravano che gli enti, in primis Frosinone, si presentassero con la bozza di piano industriale su cui fare un confronto. Purtroppo ancora una volta gli enti si sono presentati a mani vuote accampando scuse un po’ datate sulle motivazioni che impedivano tale redazione: il fatto che la Regione non assicura formalmente l’impegno quinquennale sulla viabilità da affidare all’ente Provincia. Il rappresentante della Regione Caligiuri rispondeva prontamente che ciò verrò definito formalmente quanto prima…
Un confronto aspro nasceva invece sulla vicenda dei debiti della società e delle soluzioni per addivenire ad una liquidazione effettiva della stessa. La Regione ribadiva la propria posizione chiarita con la delibera del 13 marzo nella quale si prevede il ripiano della propria parte debitoria a fronte di un contestuale intervento degli altri enti, chiarendo che la Regione non è intenzionata a far crescere ulteriormente il debito.
Alatri, a bocca del sindaco Morini, lamentandosi degli aspetti debitori troppo onerosi per gli enti, sottolineando la mancanza del liquidatore Lombardi con il quale ci si sarebbe potuti confrontare, ha comunque chiuso che la questione dei debiti si può unire alle vertenze dei lavoratori e fare un discorso complessivo nella direzione dei lavoratori e nel ridare loro un futuro lavorativo in una società pubblica.
Frosinone interveniva con Piacentini – il Sindaco sarebbe arrivato 1 ora dopo – opponendosi alla delibera regionale che non avrebbe un fondamento giuridico poiché non si possono porre condizioni agli altri enti; che il governo sta ulteriormente riducendo trasferimenti ponendo in difficoltà gli enti; che in bilancio il Comune non ha previsto alcuna quota per andare incontro ai debiti Multiservizi e quindi ci sono forti difficoltà per ripianare le perdite.
La Provincia attraverso la segretaria generale poneva, a suo parere, il mancato obbligo da parte degli enti di ripianare i debiti della Frosinone Multiservizi. - Patrizi arrivato ancor più tardi di Ottaviani difendeva l’operato in generale del Governo sul rigore, dimenticando evidentemente gli effetti sui lavoratori
La Regione constatato, il muro di indisponibilità nell’affrontare costruttivamente la questione del debito della società al cui interno c’è il TFR dei lavoratori, alzava i toni e cercava di affrontare la discussione da un altro versante quello che una parte consistente di debito è costituito dalle vertenze dei lavoratori i quali potrebbero essere disposti a rinunciarvi a fronte di una valida e riconosciuta proposta lavorativa.
La riunione terminava con una riconvocazione a breve invitando anche il Commissario liquidatore della Frosinone Multiservizi.
Tutto rimane in sospeso. I lavoratori attendevano un tavolo con un confronto più serrato ma la completa disorganizzazione della giornata dove alle assenze di attori importanti della Regione si sommavano ritardi cronici degli enti, ha prodotto un ennesimo rinvio.
I lavoratori ritengono invece che i pezzi del puzzle vi sono tutti, che la loro ricomposizione è possibile, economicamente vantaggiosa per gli enti e utile a ricostituire centinaia di posti di lavoro. Si registra una mancanza di volontà da parte di Frosinone, e questo tutti se l’aspettavano, ma anche un dilettantismo politico regionale che nonostante l’impegno profuso anche con cognizione di causa della segreteria dell’ass.to al lavoro non riesce a far pesare la propria importante parte sulle questioni in essere.

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