martedì 27 maggio 2014

Principi di legalità democratica

Luciano Granieri


Solo domenica scorsa siamo stati chiamati a votare per il rinnovo del Parlamento europeo e per alcune tornate amministrative, fra le quali l’elezione dei consigli regionali di Piemonte e Abruzzo .  L’appuntamento elettorale rimane sempre sullo sfondo di ogni attività politica , tant’è che all’indomani di un’elezione già inizia la campagna elettorale per la  prossima.   La scelta dei  propri rappresentati  è  un esercizio di democrazia molto importante per i cittadini, sostengono in molti. Ma è sufficiente scegliere i proprio rappresentanti una volta ogni tre-quattro anni, per espletare appieno il  principio di democrazia?  O non sarebbe esercizio democratico più completo, partecipare alle decisioni, non solo in caso di attraverso le elezioni, ma sempre, concorrendo direttamente alle scelte che si attuano nei Palazzi e controllando che queste vengano messe in pratica correttamente?  E’ più democratico che i cittadini scelgano dei rappresentanti o che si rappresentino da soli?  Nel primo caso, il diritto di rappresentanza può essere sacrificato in nome della governabilità e in che misura? Quanto una limitazione del diritto di rappresentanza può incidere sulla libera espressione di cittadini, tanto da estrometterli dal diritto di essere rappresentati, minando in tal modo la legalità dell’esercizio democratico così come riconosciuto dalla costituzione?  E di conseguenza, sono i sistemi elettorali  oggi definiti, o in via di definizione,  rispettosi della legalità democratica?  E ancora, può la partecipazione surrogare la rappresentanza?  Quali forme di partecipazione hanno agibilità e possono integrarsi alla rappresentanza? A tutte queste domande ha dato risposta   Wladimiro Gasparri professore associato di diritto amministrativo presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Firenze, Dottore di ricerca in diritto pubblico,  nel corso dell’ultimo seminario della stagione (Legalità rappresentanza e partecipazione)  organizzato dalla scuola di formazione sociale e politica Don Gallo dall’Osservatorio Peppino Impastato e con la partecipazione del comitato  in difesa della Costituzione per la Provincia di Frosinone e il comitato L.I.P.  Legge d’iniziativa popolare per la Valle del Sacco. Un seminario estremamente interessante in cui il professor Gasparri ha esaurientemente spiegato, quali  siano i diritti dovuti ai cittadini affinchè sia rispettata quella legalità democratica prevista all’intero della Costituzione. Ho ritenuto utile pubblicare, quasi per intero, il seminario. Buona visione e soprattutto che il tutto sia foriero di valutazione e riflessioni.






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