lunedì 30 giugno 2014

SOS Siria

Comitato ANPI Provincia di Frosinone

Frosinone, 28/06/2014

Si è svolta ieri, nella Sala S. Tommaso del Comune di Roccasecca, la conferenza dell’ANPI sui problemi della guerra in Siria. La conferenza è stata tenuta dal giornalista siriano NAMAN TARCHA, residente in Italia e direttamente informato sui fatti di Siria, che ha illustrato non soltanto il livello attuale della crisi, sia dal punto di vista della tenuta dello Stato siriano sia da quella delle sofferenze imposte alla popolazione, sia ancora della distribuzione del conflitto nelle diverse aree del Paese arabo; ma anche sul quadro generale dell’area, su quello che si muove e suscita i diversi tentativi di destabilizzazione con il classico obiettivo del controllo economico e strategico delle zone cruciali per l’economia occidentale.
La partecipazione è stata numerosa ed attenta, erano presenti cittadini di molte zone della provincia, e sono stati molti gli interventi mirati all’approfondimento della conoscenza della reale situazione mediorientale e siriana in particolare, ed alla proposta operativa pratica sul da farsi nei limiti delle possibilità.
Naman Tarcha ha spiegato molto diffusamente e con grande chiarezza che il primo problema che hanno i siriani vittime delle violenze dell’integralismo jihadista è quallo di far giungere nel mondo, all’opinione pubblica ed alle istituzioni dei paesi democratici, le informazioni corrette su quanto accade, altrimenti il rischio che si corre è quello di far passare per combattenti per la libertà dei gruppi sanguinari che non hanno alcuna legittimazione popolare ma operano al servizio di centrali estranee al paese ed al suo popolo, ed in nome di concezioni criminali della politica e della società.
Si è molto soffermato sull’apparente contraddizione che c’è nei media occidentali – ed anche di alcuni paesi arabi, come il Qatar e l’Aabia Saudita attraverso, rispettivamente al-Jazzeera e al-Arabyia – che continuano a definire terroristi i combattenti jihadisti dell’ISIL in Iraq mentre tratta come ribelli e combattenti per la libertà, legittimandoli politicamente e culturalmente oltre che militarmente con massicci aiuti, gli stessi identici gruppi quando combattono in Siria.
In realtà, questa apparente confusione è dettata dalla differente situazione in cui si svolgono le azioni di questi gruppi di fondamentalisti armati: mentre in  Siria favorirebbero la caduta di un regime “scomodo” per gli interessi occidentali in materia di controllo delle fonti energetiche critiche (gas e petrolio), in Iraq essi favoriscono tali interessi, almeno per il momento (salvo poi riaprire un nuovo Afghanistan per gli stessi motivi).
I lavori si sono protratti oltre il previsto data l’attenzione riservata dai presenti ed espressa anche con diversi interventi, alcuni anche molto qualificati e critici.
L’ANPI ha espresso la volontà di replicare l’iniziativa ovunque, nel territorio provinciale, sia possibile organizzare momenti di informazione e di confronto su questo aspetto troppo sottovalutato dei rischi che stiamo correndo anche in Europa rimanendo impacciati e privi di una politica estera di pace e di cooperazione reali. Inoltre, poiché il tema ha evidenti implicazioni istituzionali, si farà promotrice di una iniziativa più ampia, coinvolgendo le sue strutture superiori fino al Comitato nazionale affinché solleciti con forza il Governo italiano a farsi carico delle responsabilità democratiche che gli competono, e che competono ad un Paese come l’Italia, perché si impegni sulla via della difesa e della promozione dei valori della pace, della libertà e della democrazia che fondano la nostra Costituzione e la stessa Unione Europea di cui fra due giorni saremo presidenti.
Abbiamo chiesto a Naman Tarcha di aggiornarci con le informazioni di cui lui dispone, in modo che noi possiamo diffonderle e commentarle,  contribuendo così a costruire una cultura consapevole ed informata su quanto avviene in luoghi a noi vicini più di quanto si percepisca.
Nell’esprimere la nostra soddisfazione per l’ottima riuscita di quella che consideriamo una partenza di un impegno più duraturo e vasto, siamo lieti di ringraziare, insieme a tutti gli intervenuti, il Comune di Roccasecca ed in special modo l’Assessore alla Cultura Dott. Marcuccilli che ha sostenuto l’iniziativa con il patrocinio morale e con il suo lavoro personale. Un grazie anche all’Assessore Rezza, presente per tutto lo svolgimento della conferenza. A loro chiediamo di fare il possibile perché anche altre Amministrazioni si rendano disponibili a sostenere iniziative come questa ovunque sia possibile.

L’ANPI ha rivolto ripetutamente un appello ai propri iscritti presenti in sala in gran numero, affinché promuovano nei loro comuni nuove occasioni di riflessione su questo tema, che investe direttamente la nostra funzione di popolo democratico in difesa della pace e dei diritti umani ovunque siano offesi.

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