domenica 6 luglio 2014

Frosinone. Non c'è un centesimo, ma Neymar verrà a giocare qui

Luciano Granieri

Signori non c’è un euro.  Questo è quanto si apprende leggendo le carte dei conti del   bilancio Comunale di Frosinone. Nel previsionale 2013 si legge che le spese vive a favore della cittadinanza fra il 2013 e il 2014-2015 subiranno un tracollo di quasi setti milione e mezzo, 7.478.506, per l’esattezza. 

Ciò significa  che non saranno più garantiti  i servizi alla cittadinanza o questi saranno a carico di tutti noi , ci riferiamo allo   scuolabus,  alla mensa scolastica,  alla manutenzione e cura degli arredi urbani  e altri servizi. Nonostante le entrate cospicue della TASI molte strade cittadine continueranno a rimanere al buio perché non ci sono i soldi per cambiare le lampadine a parte quelle tre, quattro necessarie ad illuminare Piazzale Vittorio Veneto  in occasione del  festival dei conservatori.  I 640mila euro, per l’acquisto del  teatro Nestor sono andati a  gravare sulla voce debiti fuori bilancio, perché nelle spese in conto capitale non risultano. 

Poi c’è la mannaia del piano di riequilibrio finanziario che ci condanna a pagare 50milioni di euro in dieci anni. Dunque niente soldi per asili, trasporti, mense, servizi sociali. Ma per lo stadio? Possibile che,se si deve subire un salasso di sette milioni e mezzo di tagli sulla spesa sociale, si riescano a trovare  i fondi per la ristrutturazione dell’impianto del Casaleno? E’ possibile perché noi frusinati siamo un po’ come Claudio Scajola il quale ignorava chi avesse osato pagargli la casa con vista sul Colosseo. 

Noi frusinati ignoriamo che i soldi ci sono e derivano da un anticipazione di liquidità trentennale, cioè anticipazioni di  un prestito di 16.250.000 euro, che dovremo pagare in trent’anni. La prima tranche di 8.125.000 è stata erogata la seconda tranche di pari importo sarà emessa entro la fine dell’anno. 

Noi frusinati ignoriamo che ovviamente il mutuo è a carico nostro, e che neanche un centesimo andrà in spesa sociale, in stadio però si. Dunque lo scherzetto calcistico di 5.770.000 sarà a nostro onere , come pure pagheremo cara l’ennesima cessione alla speculazione fondiaria di suolo pubblico. Nell’area del vecchio Matusa sono già in rampa di lancio due palazzoni di 15 piani.  Inoltre è possibile che vengano destinati alla ristrutturazione del nuovo stadio il milione scarso di oneri concessori derivanti dall’edificazione del progetto “i Portici” piazzato proprio sopra  le terme romane. Pure i romani dell’età imperiale , ma anche i Volsci, saranno chiamati a dare il loro contributo alla causa calcistica. 

Ma perché tutto questo disfattismo? E’ vero non abbiamo avuto mai molta fiducia nella nuova giunta Ottaviani, non che l’altra fosse meglio,  ma il sindaco degli effetti speciali è pronto a stupirci ancora una volta. Pare che nel contratto del neo acquisto del Frosinone,  di provenienza Sassuolo, l’attaccante Gaetano Masucci, sia prevista una clausola che lo impegna insieme con i fratelli Ciofani a guidare lo scuolabus per accompagnare i bambini a scuola. 

In una stanza posta all’interno della tribuna, sarà organizzata una cucina da campo che sfornerà pasti per gli alunni delle scuole. Ai fornelli, Paganini e Frara.  La squadra primavera si occuperà della manutenzione della Villa comunale e del cimitero. A Stellone sarà affidata la gestione  del museo archeologico.  Per quanto concerne la cura ai disabili  sarà  il centrocampista Gucher ada occuparsene  se non verrà ceduto.  Se ciò dovesse avvenire, il suo posto verrà preso niente meno che da Neymar, il quale dopo l'infortunio  che gli ha procurato la rottura di una vertebra è stato invitato dalla D.ssa Mastrobuono manager Asl a curarsi  presso il reparto ortopedia dal S.S.Trinità di Sora, ma solo quando i medici torneranno dalle ferie. Nel frattempo il povero giocatore si torcerà in preda al dolore. 

Una volta guarito, il giovane fuoriclasse brasiliano si occuperà, oltre che di giocare nel Frosinone,  anche di riabilitare a suon di samba i vecchietti con i postumi da femore fratturato.   I fari che illumineranno lo stadio saranno così potenti da irradiare di luce tutta la città fino agli anfratti più bui delle stradine  periferiche. Ecco dunque serviti i gufi (termine ormai di moda).  E’ proprio vero, noi frusinati ignoriamo come ignorava Scajola. Ignoriamo che la grandezza del sindaco ci assicurerà, più servizi e Neymar come premio aggiuntivo . Ma bisogna fare lo stadio, bisogna agevolare la speculazione edilizia  ed  è necessario che le cassandre come noi non rompano troppo i coglioni.  Chiaro?


                                                                                                                                                                                       

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