E due.
Dopo il documento della Commissione Consiliare con il quale il comune di Frosinone finalmente riconosceva uno spazio possibile alla costruzione della newco per i lavoratori ex multiservizi, ecco il secondo importante: l'apertura di Frosinone a proseguire fattivamente davanti agli enti, alla Regione oltre che alle parti sociali, riconoscendosi politicamente e tecnicamente nel documento redatto, grazie alla partecipazione attiva dei capigruppo consiliari.
Due passi avanti dunque dopo un anno di trattativa e 112 giorni di tenda. Nulla di concluso ovviamente ma l'individuazione almeno di dove costruire le fondamenta ci sono.
Un incontro stamane in Regione ancora una volta molto partecipato, 30 persone, dove spiccava la presenza del Presidente della Provincia, di Morini e di Piacentini, oltre che di Di Cosmo per conto di Buschini e la Martini in rappresentanza della minoranza del consiglio del capoluogo. Non mancavano le parti sociali e i lavoratori attendati che anche presidiavano l'entrata regionale essendo arrivati in bus.
A condurre le danze ancora una volta Patrizio Caligiuri della segreteria dell'ass.to al lavoro della Valente che, oramai conoscitore delle dinamiche del tavolo e delle reazioni dei singoli soggetti, ha proposto un tragitto lineare invitando i rappresentanti degli enti a rispondere fattivamente sulle problematiche a monte della costituzione della newco, a cominciare dalla difficile soluzione della Frosinone Multiservizi che si trascina da un anno aumentando i propri debiti (quasi €.9 milioni).
Proprio Piacentini sgombrava il campo da una serie di dubbi uno per tutti l'impossibilità di ripianare le perdite della Multiservizi e di procedere al deposito dei libri in tribunale per avviarla verso il fallimento. Questo non sarà di ostacolo alla costituzione della newco.
Avuta questa decisiva rassicurazione Alatri e la Provincia si pronunciavano ancora una volta favorevoli alla costituzione della newco non nascondendo perplessità su alcuni strumenti di natura procedurale come il passaggio dei lavoratori – la Regione ha ricordato di aver più di un anno fa stabilito che non si tratta di un concorso ma di una procedura ad evidenza pubblica – e, per la Provincia, la propria situazione amministrativa riguardo le deleghe visto la rivisitazione del ruolo delle province stesse.
Frosinone ha sollevato situazioni spinose - il passaggio dei lavoratori, la spesa del personale, la comunicazione alla Corte dei Conti del passaggio dalle esternalizzazioni ad una società in house -, ma ha anche affermato la possibilità di superarle tutte con la condivisione dell'intero consiglio comunale. Rimane il problema degli affidamenti dei servizi che alcuni sono stati prorogati mentre altri no, ma tutti dovrebbero andare al 31 dicembre p.v.
Quindi la nuova società, se supererà indenne le prossime fasi, potrebbe partire a gennaio 2015:
- intanto il piano industriale verrà definito la prima settimana di settembre con la speranza che la Provincia avrà un destino chiaro almeno sull'attribuzione delle deleghe;
- dopo un paio di settimane confronto con le parti sociali per verificare il numero corretto dei lavoratori in possibile esubero e avviare una riflessione sugli strumenti di fuoriuscita;
- successivamente avviare le modalità di costituzione formale della società a partire dal riscontro dei singoli consigli comunali e della Provincia.In questi giorni ognuno dovrà svolgere i compiti a casa:
- - la Regione redarre un documento conclusivo dell'incontro di oggi e a lavorare sui possibili ammortizzatori sociali;
- - gli enti a cercare di risolvere questioni attinenti le proprie posizioni;
- - i lavoratori a tessere quella tela di relazioni di rapporti di numeri di pressioni di lotte, che cementano la costruzione di una società che darà lavoro stabile e reddito - appena dignitoso - a ca 240 persone.
I continenti si muovono. E qualcosa si muove anche per i lavoratori ex Multiservizi che non demordono.
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