lunedì 7 luglio 2014

Realizzato il Piano di rinascita della P2

Luciano Granieri

A conti fatti manca veramente poco alla piena realizzazione del Piano di Rinascita  pidduista di Licio Gelli. Dopo i ripetuti attacchi alla costituzione, all’art.138 ma non solo, il letale combinato disposto fra la riforma del bicameralismo perfetto e la legge elettorale, è il maglio che potrà abbattere le ultime difese e consentire alle derive autoritarie e antidemocratiche di raggiungere quell’obbiettivo che, sin da subito dopo la promulgazione della costituzione, una contro-rivoluzione capitalista borghese ha tentato di perseguire con l’aiuto in primis delle organizzazioni criminali, mafia e camorra in testa.  

La riforma che elimina i bicameralismo perfetto prevede l’abolizione del Senato sostituito con un parcheggio e annesso lavaggio di fedina penale , per amministratori locali inquisiti. I cittadini la fatica di eleggere i senatori  l’avranno  sostenuta nell’ambito delle elezioni locali, votando per consiglieri regionali e sindaci che, tramite riffa  e   stato della fedina penale,  andranno a scaldare le sedie di Palazzo Madama.  Nel tragitto fra la loro assise locale e la Camera Alta, si ritroveranno depurati da ogni reato eventualmente a loro ascritto.  Fra una riunione e l’altra delle commissioni affari istituzionali, è saltata fuori anche la norma che innalza da 50.000 a 250.000 le firme necessarie per presentare le leggi d’iniziativa popolare, per le quali non è più obbligatoria la votazione in aula. Esautorato il Senato e la prerogativa della collettività di presentare leggi di iniziativa popolare,  rimane la sola Camera dei Deputati  destinata, per finta, alle funzioni legislative.  

Per finta, perché a rendere i deputati burattini nelle mani del presidente del consiglio, ci pensa la seconda parte della strategia di piena attuazione del programma P2. La legge elettorale,  denominata con molta fantasia “Italicum”. Questa  prevede   liste bloccate  formate dai nominati da parte di  capi e capetti. Liste  brevi si capisce, ma comunque si sottopone al cittadino la brodaglia bella e pronta, vedi mai che  dovesse sbagliarsi nelle urne.  

I piccoli partiti  per eleggere dei deputatati dovranno superare,   la soglia dell’8%, si tratta di oltre quattro milioni di voti. Ciò significa quindi togliere facoltà di rappresentanza a quei cittadini che non si affideranno ad un comitato elettorale con un bacino di voti così alto. O meglio esiste la formula capestro per cui se un partitino decide di entrare in coalizione la soglia di ingresso quasi  si dimezza, è sufficiente il 4,5%  dei voti per entrare in qualità di portaborse del partito più grande. Se  non si raggiunge il 4,5% non si ha diritto di entrare in Parlamento e si regalano  i voti al partitone, il quale usufruirà per comandare, anche  di preferenze non sue.  

Per esempio se il partitone della coalizione raggiunge il 20% delle preferenze e altri 5 partitini satelliti  raccolgono il 4%  ognuno, la coalizione avrà raggiunto il 40%, superato la soglia per il ballottaggio posta al 37% e dunque  potrà ottenere come  da legge il 55% dei deputati.  Ma i partitini satelliti, non avendo superato la soglia del 4,5%, rimarrebbero  a casa dopo aver  regalato sic et simpliciter un 20% di voti al partitone principale. 

Cioè per semplificare, se girano le congiunture  giuste, un partito con  il 20% delle preferenze potrebbe riuscire ad ottenere il 55% dei seggi dell’unico organo legislativo rimasto la Camera. Con soli dieci milioni di voti si acquisisce il potere sulla vita di altri cinquanta milioni di cittadini, quaranta dei quali non si sono espressi a favore del ducetto che li tiranneggerà.

 Inoltre con soli 100 senatori in luogo dei 319 del vecchio Senato, per eleggere il Capo dello Stato potrà essere maggiormente determinate la sola camera dei deputati, la quale potrà arrivare all’elezione del nominato già al 3  scrutinio, quando sarà  necessaria la maggioranza di due terzi che scende al 51%. Il presidente del consiglio eletto da solamente il  20% degli italiani sarà  in grado dunque di scegliere anche il presidente della Repubblica che più gli garba e, in combutta con lui, sarà semplice controllare la Corte Costituzionale in cui dieci  dei quindici giudici saranno nominati 5 dal governo, 5 dal presidente della repubblica di fatto eletto dal governo.  Scommettiamo che poche o nessuna legge sarà giudicata incostituzionale?  

L’innalzamento dell’età pensionabile vale per tutti tranne che per i magistrati che invece cala da 75 a 70 anni di servizio. In base a questa norma molti magistrati ultrasettantenni andranno in pensione lasciando scoperte diverse  procure. I prossimi funzionari saranno nominati dal CSM  i cui membri laici (di nomina politica) saranno di stretta osservanza governativa. Ecco dunque che con poco più di dieci milioni di voti, si potrà avere potere anche sulle procure.  

Riepilogando con soli dieci milioni di voti, o poco più, si potrà governare, manovrando il parlamento a colpi di decretazione d’urgenza, eleggere il presidente della Repubblica, controllare la Corte Costituzionale, il CSM e di conseguenza le procure. Si realizzerebbe in pieno  il Piano di Rinascita della P2. Complimenti a Berlusconi ed ai nuovi campioni del ultraliberismo italiano per questo successo! Ma qualcosa non torna. Santi numi a realizzare il Piano di Rinascita non è il centro destra ma il Pd.  Gli eredi di Gramsci e Berlinguer a tanto sono arrivati!  Grazie al nuovo condottiero Renzi……Renzi chi? Ah il nuovo cretino burattino nella mani del potere capitalistico finanziario. L’Ennesimo servo del capitale sbandierato come uomo della provvidenza.  Già ma la provvidenza di chi?  A tutti i sinceri democratici:  non sarebbe ora di farsi sentire e fermare  questo scempio? Non so voi, ma io sono seriamente preoccupato di porre la mia vita in mano a  dei servi cretini.

1 commento:

  1. Qualche tempo fa ti ho mandato, ed hai pubblicato, un articolo su quello che Togliatti chiamava FODRIA , ovvero Forze Oscure Della Reazione In Agguato.
    Oggi non sono più oscure, né in agguato, ma governano maggioranza ed hai'opposizioni ' alla luce del sole.
    Saluti antirenziani
    Mario Morsillo

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