Io ti do la presidenza della Provincia , tu mi dai la presidenza della Saf (Società
ambiente Frosinone). Questo è il “Bignami” del programma che le forze politiche locali
stanno architettando in vista
dell’elezione del nuovo presidente della Provincia e la sua giunta. In effetti
per un organo istituzionale non elettivo -che non si sa bene ancora di cosa si
debba occupare, per cui le uniche cose certe sono le prebende a
favore degli eletti, rimborsi e indennità di trasferimento (da rimpinguare con
qualche cambio di residenza ad hoc) - è
troppo difficile pensare ad altro che non siano logiche scambiste.
E’ assai complicato
intossicarsi il cervello occupandosi della drammatica situazione della sanità
della Provincia, completamente cancellata
dal piano strategico di Zingaretti la cui spoglie
saranno spartite: il 50% a Roma
e l’altro 50% ai privati. Perchè
impegnarsi ad affrontare la difficile situazione della Valle del Sacco,
per la quale, non solo non è stata mai avviato uno straccio di bonifica,
ma anzi prossimamente sarà terreno di
conquista di inceneritori, discariche e impianti di TMB, al servizio della
monnezza romana come da piano di riordino delle infrastrutture di smaltimento
rifiuti approvato dalla Regione Lazio qualche mese fa. Per quale motivo
scomodarsi ad affrontare un piaga devastante come la disoccupazione, arrivata
in provincia al 15% (3 punti in più
della media nazionale), con un giovane su due senza lavoro, al terzo posto in
Italia per le ore di cassa integrazione erogate, e con i padroni che decidono,
dall’oggi al domani, di svuotare la propria azienda dei macchinari e
trasferirli al nord, lasciando per strada le maestranze.
Molto più semplice
decidere le proprie strategie davanti ad un bel piatto di “fini fini” al ragù ,
arrosto di vitello e sublime nettare di bacco, riproducendo lo schema della larghe offese. Dunque via al patto firmato col ragù:
Io Francesco Scalia
plenipotenziario del Pd, cedo a te Alfredo Pallone, plenipotenziario del Nuovo
Centro Destra, la presidenza della Saf, a cui potrai destinare un cassinate di tua fiducia
(e affanculo Vicano) , tu Alfredo Pallone lasci al mio uomo Antonio Pompeo, sindaco di Ferentino, la
presidenza della Provincia. Testimoni del patto del “Bassetto” (altro che “Nazareno, qui almeno hanno
magnato) il consigliere regionale Udc Fardelli (tanto per non farsi mancare
nulla) il sindaco di Cassino Petrarcone e il consigliere comunale, già sindaco di
Frosinone Michele Marini.
Uno stuolo di grandi elettori che in virtù
dell’ampiezza dei comuni rappresentati
sono titolari di un voto più pesante. Scritto, firmato, sottoscritto e
battuta sul tempo la congrega avversa. Già perchè il copyright scambista pare fosse
originariamente da attribuirsi all’altro plenipotenziario locale del Pd,
Francesco De Angelis, il quale aveva architettato lo stesso impiccio con il
plenipotenziario di Forza Italia Mario Abruzzese.
Io De Angelis concedo a te Abruzzese la presidenza della Provincia attraverso il
tuo uomo (lo smunto Hollande) Patrizi, tu Abruzzese concedi a me De Angelis di piazzare
il mio uomo ex direttore generale Asl Mauro Vicano alla Saf. Scritto letto ma
non ancora sottoscritto. Disgraziatamente l’allegra compagnia non ha trovato un
ristorante idoneo per suggellare il
patto col sugo di pecora, per cui sono stati bruciati sul tempo.
Ora si dovrà
studiare una strategia per superare l’handicap della usurpata primogenitura.
Nella lotta perenne fra i due Franceschi democrat, questa volta la meglio l’ ha
avuta mister volare . Ma non siamo che alle prime battute. Nel Pd ciociaro non
si fanno mancare niente.
A proposito. Ma Simone Costanzo, segretario del partito e candidato della prima ora a
palazzo Gramsci? .....Costanzo chi?
...... Le primarie?.....rottamate, ormai è ferro vecchio,
bisogna tenere il turbo passo del segretario Renzi. Pensate come sono fortunati i militanti
ciociari del Pd! presi in mezzo fra un inciucio con gli alfanoidi e un’altro
con i forzaitalioti.
Si ma poi
chissenefraga dei militanti tanto per la Provincia non votano come tutti noi
comuni cittadini!
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