Rifiuti. Si impone una svolta nella gestione del territorio
Osservatorio Peppino Impastato
Una dura
mazzata si è abbattuta su tutte le famiglie
del Capoluogo, per l’assurda decisione
della maggioranza di centrodestra e del
sindaco Ottaviani, di imporre un
ulteriore aumento del 17% sulla TARI, (tassa
per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti). Aumento che sommato ai
precedenti ha prodotto un aggravio dei costi per i cittadini negli ultimi anni
di circa il 50%.
Dopo lo
scandaloso episodio di corruzione che
ha portato all’arresto del vicesindaco, gli amministratori del Capoluogo hanno perso una buona occasione per
ragionare in modo appropriato e serio
sulla gestione dei rifiuti. La Città ha bisogno di un
progetto strategico incardinato sullo sviluppo della raccolta differenziata per raggiungere in due o tre anni l’obbiettivo dei “rifiuti zero” con un
conseguente notevole abbassamento del piano tariffario (almeno del 50%). E’
vergognoso deliberare aumenti così esosi in uno contesto sociale, di grave
crisi economica diffusa che evidenzia un forte incremento della povertà, della
disoccupazione, della precarietà e dei salari di fame. Non si possono aumentare
le tariffe dei servizi primari mentre ci si abbandona a sprechi e spese
ingiustificate, talvolta frivole, assistendo passivamente alla chiusura di
fabbriche, scuole e strutture sanitarie ospedaliere e territoriali. Le difficoltà
dei cittadini a corrispondere la nuova
tariffa sono impossibili da superarsi, tenendo presente che anche il pagamento
è stato ridotto a una dilazione massima di tre rate.
Un cambio
di rotta s’impone con urgenza, visto
quanto è accaduto in Parlamento, segnatamente alla Camera dei Deputati, con
l’approvazione di una disposizione ( art.14 comma 1) inserita nel DL Competitività n.91/2014. Nell’ articolo in
questione, si conferiscono ampi poteri
al Presidente della Regione, Nicola Zingaretti (a capo di una giunta, di centro
sinistra), per decidere dove, come e
quando, aprire nuovi impianti ad alto impatto ambientale (discariche,
compostaggi, tmb, termovalorizzatori, ecc.) su tutto il territorio regionale, derogando ad obblighi fondamentali come il pronunciamento nel merito di organismi tecnici preposti alla valutazione delle conseguenze ambientali e sanitarie. In particolare grazie
a questo articolo, il programma di rideterminazione del fabbisogno
impiantistico dedicato al trattamento dei rifiuti urbani del Lazio deliberato
il 24 Luglio 2013, e necessario per lo più a smaltire i Rifiuti Solidi Urbani
di Roma, potrà subire una decisa
accelerazione procedendo speditamente all’apertura di nuovi impianti, già
previsti nella nostra Provincia, e segnatamente nella martoriata Valle del Sacco ( Impianti di compostaggio
presso Anagni, Frentino, Supino, un termovalorizzatore e un impianto TMB a
Paliano).
Per
evitare alla nostra popolazione il pagamento di ulteriori dannose conseguenze
in termini di tutela del territorio e della salute, è necessario assumere decisioni opportune oggi.
Alla distruzione dell’organizzazione sanitaria corrisponde, sempre di più, il
proliferare incontrollato di discariche ed inceneritori. E non si capisce come
possa realizzarsi, in base al programma di gestione dei rifiuti programmato
della Regione, il ventilato obiettivo della giunta Zingretti di trasformare il
ciclo dell’immondizia in una opportunità di sviluppo e ricchezza per il nostro
territorio.
Alla luce
di questi fatti, l’Osservatorio Peppino Impastato, insieme ad altre
associazione territoriali, chiede
un’incontro urgente con il sindaco Ottaviani,e con gli altri sindaci dei Comuni
della Provincia, per capire se sono seriamente interessati ad un progetto di gestione dei
rifiuti che realizzi un reale vantaggio per la popolazione, sia in termini di
salvaguardia della salute e dell’ambiente, che di sviluppo economico. E’ del tutto evidente che per
raggiungere questi possibili obbiettivi
è necessario progettare un piano di gestione completamente diverso da
quello attuale, che va completamente annullato. Nel merito siamo disponibili a
presentare e discutere alcune nostre proposte.
Frosinone
9 agosto 2014
Francesco
Notarcola - Presidente Osservatorio Peppino Impastato
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