lunedì 22 settembre 2014

Calcio-mercato e casta-mercato. Scalia meglio di Sabatini

Luciano Granieri


Così come nel calcio-mercato anche nel casta-mercato i migliori colpi si portano a termine a fari spenti. Gli acquisti inaspettati sono i più importanti, quelli destinati a cambiare le sorti di un campionato o di una contesa elettorale.  Ma non tutti sono così abili dal riuscire nell’impresa. Occorre furbizia, scaltrezza, spietatezza nel chiudere la trattativa. Doti comuni solo ai più grandi manager e direttori sportivi.  Non vi è dubbio che nel calcio-mercato estivo, protagonista assoluto sia  stato il direttore sportivo della Roma Walter Sabatini. Ma nel recente casta-marcato provinciale Francesco Scalia lo  ha surclassato . Parlano i fatti. 

Gli appassionati di calcio ricorderanno la vicenda legata al forte difensore del Cagliari Davide Astori. Per tutta l’estate il centrale difensivo fu  oggetto dei desideri della Lazio. Il presidente Lotito intavolò  una complessa trattativa con il Cagliari  per acquistare  il calciatore  e accontentare i tifosi . Ma mentre l’operazione si dava per conclusa  e Astori sembrava destinato ad approdare a Formello, l’intervento del manager  romanista Sabatini  risultava decisivo. Con  un magistrale colpo di mano la Roma si inseriva in extremis nella trattativa e riusciva a soffiare agli odiati cugini il forte difensore della nazionale.  Un azione che, oltre ad assicurare alla Roma un ottimo calciatore, determinava una vera e propria beffa per la Lazio e per il presidente Lotito pesantemente contestato dai suoi tifosi. Un derby vinto a tutti gli effetti.  

Stesso copione è andato in scena per l’attaccante del Verona Juan Manuel  Iturbe, inseguito da molte squadre di prima fascia europee ed italiane,  in particolar modo dalla Juve. Era il primo rinforzo chiesto da Conte alla società bianconera. Anche in questo caso , quando ormai  la forte ala argentina era data in partenza per Torino,  s’inseriva la Roma soffiando il giocatore alla corazzata juventina.  Pare che le improvvise dimissioni di Antonio Conte, da allenatore di Buffon e compagni, siano avvenute proprio per  il mancato acquisto da parte della Juve di Iturbe. La tempestiva azione di Sabatini, oltre che a soffiare ai campioni d’Italia un fuoriclasse  li lasciava anche senza allenatore.  

Chi avrebbe potuto fare meglio di Sabatini? Naturalmente Francesco Scalia. Nel casta-mercato provinciale lo scaltro senatore Pd riusciva ad assicurarsi prima dei rivali  i   cartellini  della punta dell'Ncd Pallone e del consigliere regionale Marino Fardelli, per offrire  al suo candidato alla Provincia Antonio Pompeo una squadra quasi imbattibile . Poi  quando  l’accordo fra i cugini avversi del Pd, capitanati da Francesco   De Angelis,   e il  forzista Abruzzese sembrava raggiunto, e i favori di Forza Italia erano dati per assegnati al candidato dell’ex eurodeputato,  il socialista Gianfranco Schietroma, arrivava il colpo da maestro di Scalia. Così come Sabatini riusciva  a soffiare Astori alla Lazio, Scalia riusciva a gabbare  i cugini assicurandosi, all’ultimo momento, il cartellino di Abruzzese    con tutto il seguito forzista. Non solo, così come Conte dette le dimissioni da allenatore della Juve perché i piemontesi si erano fatti scappare Iturbe per l’intervento della Roma,  così il candidato di De Angelis, Gianfranco Schietroma, si è ritirato dalla corsa alla poltrona di presidente della Provincia perché l’ex eurodeputato  si era fatto soffiare  Abruzzese, decisivo per la vittoria,  dai cugini avversari.  

Grazie al suo scaltro intervento Scalia è riuscito ad assicurarsi il derby dentro il Pd umiliando l’avversario, lasciandolo per giunta senza candidato. Rispetto a Sabatini, Scalia è stato più abile.  Infatti  tutta questa operazione è stata condotta all’ultimo istante, al termine dal casta-mercato. In una fase in cui i campioni disponibili sono pochi e,,se si trovano,  pretendono contropartite esose. Non è un caso che le trattative intavolate in fretta e furia con il sindaco di Frosinone, Ottaviani e il presidente della Provincia uscente Patrizi, siano naufragate , probabilmente per l’elevato costo degli ingaggi.

Dunque in mancanza di meglio si punterà sui giovani. In luogo del campione navigato, vincitore di tante partite, Schietorma,  a contrastare Pompeo,  rappresentante  della squadra di Scalia, sarà il giovane “primavera”  Enrico Pittiglio, sindaco di San Donato Val Comino.  Esiste  una differenza fra il calcio-mercato e il casta-mercato.   Per quest’ultimo infatti  le trattative non sono  mai note. Non si sa quale sia la contropartita promessa ad  Abruzzese da Scalia : la poltrona di  vice presidente? La presidenza della Saf  in prestito con diritto di riscatto?  Mistero. Non sappiamo come finirà l’annata calcistica. A  seguito della campagna acquisti, una tifoseria festeggerà, un’altra si dispererà.  Su come finirà la corsa alla Provincia una certezza c’è.  Nessuna delle squadre giocherà per i propri tifosi. Anzi i tifosi sono esclusi dalla partita visto che non votano.  Chi vincerà non si sa, chi perderà è certo.Saranno  i cittadini.

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