domenica 7 settembre 2014

Cittadini e rappresentanti istituzionali tutti insieme appassionatamente in difesa della salute.

Luciano Granieri


Prosegue il  precorso di avvicinamento del Coordinamento provinciale della Sanità di Frosinone, alla fiaccolata di protesta  del prossimo 11 settembre contro  lo sciagurato atto aziendale in cui sono iscritte le linee di governo della sanità regionale.  Il 25 agosto scorso, il documento è stato illustrato ai sindaci,  a cittadini e associazioni, sabato 6 settembre, presso la sala conferenze della Provincia   è toccato agli eletti del territorio,  Deputati, Senatori, consiglieri Regionali, apprendere il contenuto del famigerato  DCA 247 2014. 

A margine dell’illustrazione dell’eutanasia a cui è destinata la sanità della Provincia,  il coordinamento ha illustrato le sue PROPOSTE . All’appello del Coordinamento hanno risposto: I Senatori,  Francesco Scalia e Maria Spilabotte del  Pd il Deputato Luca Frusone del  Movimento 5 Stelle, il consigliere regionale Mauro Buschini del  Pd ed alcuni sindaci, fra cui Giuseppe Morini di Alatri, Antonio  Pompeo di Ferentino e  Simone Cretaro di Veroli. 

A completare il  comitato elettorale del candidato alla Provincia   Antonio Pompeo  , sponda Scalia, il segretario locale dell’Udc Ivan Spaziani  in rappresentanza del consigliere regionale Fardelli.  In verità era intervenuta  anche il direttore generale della Asl  Dottoressa Isabella Mastrobuono, ma  il suo intervento non è stato ammesso dal coordinamento. Non per difetto di democrazia, ma per mancanza di credibilità dell’interlocutrice, la quale più volte ha avuto la possibilità di confrontarsi con associazioni e cittadini . Ed ogni volta che ciò è avvenuto  la Dottoressa  ha promesso mirabilie che mai si sono avverate e mai, stante l’attuale situazione, potrebbero avverarsi. 

La prima parte del video che segue, mostra l'assoluta inattendibilità della Mastrobuono,   sul Dea di II Livello.



Dunque meglio passare per antidemocratici che subire l’ennesima presa in giro.  L’incontro di sabato scorso, ha avuto l’indiscusso merito di interessare ulteriormente la stampa e i media all’attività del Coordinamento provinciale della Sanità.  E’  noto come l’importanza di un evento sia direttamente proporzionale alla partecipazione di Deputati, Senatori, consiglieri regionali e sindaci.

L’obbiettivo dichiarato  in realtà sarebbe stato quello di suscitare l’impegno dei “rappresentanti” a perorare la causa della salvaguardia della salute dei “rappresentati”. Su questo versante però il risultato è stato meno convincente. L’impressione che ne ho tratto è che esistano dei canovacci che i “gli eletti dal popolo”  recitano  adattandoli alle occasioni.  Un po’ come i sermoni dei preti che dicono le solite due o tre cose cambiando alcune frasi a seconda che   si tratti di  funerali, o   matrimoni.

La liturgia si è snocciolata con frasi del tipo:”La sanità non ha colore politico - dobbiamo tutti insieme (cittadini-associazioni-politici) confrontaci per presentare le proposte migliori – quando si tratta di salute si rema tutti dalla stessa parte – non è tutta colpa nostra perché  la gestione precedente ci ha lasciato un situazione disastrosa – quando c’eravamo noi le cose andavano meglio ” e altri concetti  triti e ritriti, buoni per tutte le stagioni. La noiosa litania è stata salmodiata sia da Scalia che da Buschini.

Note di merito vanno ascritte alla Senatrice Spilabotte , già presente all’incontro del 25 agosto, che almeno ha avuto il buon gusto di ascoltare senza dispensarci i soliti buoni propositi, e al Deputato del M5S Luca Frusone,  da tempo affianco del coordinamento, che ha rimarcato come l’impegno e la lotta dei “rappresentati” sia estremamente  incisiva  e meritasse un maggiore impegno da parte dei  “rappresentanti eletti dal popolo “ .

, Fortunatamente la mancata concessione della parola alla manager Mastrobuono ha ravvivato un po’ il grigiore  dei discorsi. Dure sono state  le reprimende da parte di Buschini e Scalia nei confronti del coordinamento. Per il resto si è ottenuto l’impegno da parte dei Parlamentari ad interessare i miniseri competenti (Salute-Finanza) alla grave questione della sanità nella nostra Provincia e la promessa del consigliere Buschini tesa all’ottenimento di un incontro con Zingaretti presidente di regione,   commissario ad acta delle sanità,  e con la relativa cabina di regia. Un confronto con il Coordinamento nel corso del quale  discutere e trovare le soluzioni migliori e condivise  per la tutela della salute nella nostra Provincia.

Tutto giusto se non che, anche leggendo i resoconti della stampa di stamattina, sembra   che   il piano  sia tutto da scrivere e che si vogliano consultare  i cittadini per scriverlo. Non è così. L’atto già esiste è il DCA 247 2014. Ha visto la luce dopo inspiegabili stravolgimenti operati su un precedente documento DCA 428/2013 già pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione Lazio nel 2013, ma annullato per mancanza della firma del sub commissario.  Dunque  si tratta di provare a incidere su un documento già redatto. Un atto che prevede il dissolvimento del servizio sanitario della provincia di Frosinone  diviso fra strutture private varie Asl di Roma e Asl di Latina.

Un' ultima  precisazione su  quanto affermato dal Senatore Scalia secondo il quale durante le giunte regionali precedenti non  sono state organizzate manifestazioni di protesta. Nell’ottobre 2010 a seguito della prima strage  di ospedali operati dalla Polverini,  sindaci e cittadini sono scesi in piazza a Frosinone, dunque quanto affermato dal Senatore non è propriamente vero. Una cosa è certa, oggi il fronte della protesta è molto più coeso e numeroso di allora. E allora coraggio. Tutti alla fiaccolata dell’11 settembre!!

Di seguito il video della manifestazione del 2010 così tanto per la precisione.




Ed ora gli interventi di sabato scorso 6 settembre 2014



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