giovedì 25 settembre 2014

La sanità ai cittadini

Francesco Notarcola – Presidente della Consulta delle associazioni di Frosinone
 Presidente dell’ass. Osservatorio Peppino Impastato

Aderente al Coordinamento Provinciale della sanità

Qualcuno ha pensato bene, in questi giorni, di scatenare un’offensiva senza precedenti, una specie di crociata della verità contro la cultura “ospedalocentrica “ di centinaia di associazioni e di decine di migliaia di cittadini che si battono contro lo sfascio della sanità ospedaliera e territoriale per tutelare il loro diritto costituzionale alla difesa della salute in una terra, la,nostra tra le più inquinate d’Italia.
E così è partito un  invito ad alcune  associazioni a sottoscrivere una lettera pre-confezionata  a sostegno di scelte come quelle operate dalla direttrice generale della asl sulla casa della salute di Pontecorvo e di altre. Questi signori,  qualcuno riveste anche ruolo  dirigente della asl, si guarda bene dallo spiegare la cultura ospedalocentrica dal momento che nella nostra provincia sono rimasti solo 4 ospedali e ne sono stati chiusi ben nove. E tra le righe si vorrebbe far apparire la rivendicazione dei posti letto che mancano,  per assicurare l'assistenza prevista per legge, come un’inezia. Ma allora come si spiega che i posti letto   mancano solo alla provincia di Frosinone? Infatti nelle regione Lazio  se ne contano quanto la legge prescrive:  il 3,7% per ogni mille abitanti.
Questi signori così titolati le conoscono le realtà precarie e di sfascio organizzativo e scientifico dei nostri ospedali a cominciare da quello del Capoluogo?  E sono a conoscenza  dei tanti strumenti scientifici accantonati in ogni angolo delle strutture ospedaliere senza essere in funzione mentre TUTTI i tempi di attesa si allungano sempre di più?  E si sono accorti del sorgere impetuoso e straripante  delle strutture sanitarie private e del progressivo aumento del trasferimento dei servizi sanitari dal pubblico al privato?
Se tutto ha sempre funzionato bene come vengono fuori le 10 condanne a super risarcimenti  per aver pagato somme non spettanti ad una struttura privata secondo quanto documenta la Corte dei Conti?
E se vogliamo parlare della efficiente eccellenza della rete sanitaria territoriale perché non ci si parla del CAD? Di quanti sono le persone non autosufficienti: anziani , portatori di handicap, persone sole, malati terminali, ecc. da assistere? Perché non parlare del sert e di come si affrontano i problemi della droga?
Insomma perché non si conduce una grande operazione di trasparenza facendo conoscere tutti i dati necessari per poter dar vita ad un confronto alla pari rigoroso e costruttivo? O si teme un’operazione verità?
E’ ORA DI USCIRE ALLO SCOPERTO.  La sanità deve essere sempre di più dei cittadini e non di chi specula sulla salute e persegue altri interessi.

Frosinone 25 settembre 2014


Video di Luciano Granieri

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