Oreste Della Posta
Segretario Provinciale dei Comunisti Italiani
Le elezioni
provinciali che si terranno il 12 ottobre priveranno di fatto i cittadini del
loro diritto al voto e non aboliranno le provincie. Questo provvedimento già di
per sé lesivo per la democrazia è oltremodo accentuato dal metodo elettivo
previsto, che di fatto consente di esprimere una preferenza diretta alla
persona abolendo in tal modo il voto di lista. I 1040 consiglieri comunali
della nostra provincia eleggeranno così in maniera spicciola i 12 consiglieri
provinciali più il presidente della provincia con un voto peraltro disgiunto.
Con l’approssimarsi di questa data e vista l’importanza della posta in gioco il
PD della nostra provincia ha dato uno spettacolo indegno accordandosi con FI e
determinando una spaccatura interna al partito. L’accordo concluso dal sindaco
di Ferentino, Pompeo, uomo di Scalia, lascia intendere che quasi certamente
sarà proprio lui il nuovo presidente della provincia. La fazione del PD che
uscirà vincente da questa tornata elettorale verosimilmente spazzerà l’altra
fazione in favore della costituzione di una vera e propria nuova DC nella
nostra provincia, ma senza un partito comunista a dare battaglia. Dispiace per
De Angelis che ha perso questa battaglia non ché il controllo del partito.
Ricordo all’amico Francesco che nel 1991 a Rimini votò per lo scioglimento del
PCI, mentre io votai contro, quello fu un errore storico che portò alla
rinascita della DC. L’unica lista oggi che si è mantenuta fuori da questi
giochi di potere che ha un programma credibile è la “Lista Acqua Rifiuti Sanità
Lavoro”. Noi comunisti sosteniamo questa lista che è la vera alternativa negli
uomini e nelle idee. Facciamo quindi appello ai Consiglieri Comunali di
comportarsi da uomini liberi e votare una lista pulita e libera dai legami di
potere e sudditanza.
Illustrazione di Luciano Granieri
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