Una splendida giornata quella che ha visto sfilare alla Marcia Perugia Assisi centinaia di migliaia di persone sull’appello “A 100 anni dalla prima guerra mondiale, domenica 19 ottobre 2014 rimettiamoci in cammino per la pace e la fraternità!” Anche dalla provincia ciociara centinaia di persone si sono messi in marcia. L’Associazione è stata presente con un proprio bus e varie automobili con un centinaio di persone di tutte le età di Frosinone, Arce, Ferentino (anche con la presenza di due amministratori di Arce e Ferentino), per ribadire a se stessi e agli altri che “Serve più responsabilità personale. La crisi della politica e delle istituzioni ci lascia sempre più soli davanti a problemi sempre più gravi e complessi. Se davvero vogliamo la pace dobbiamo essere disponibili a fare la nostra parte. Partire da noi, da quello che possiamo fare in prima persona, nell’ambito delle nostre possibilità, ci consente di esigere con ancora più forza e autorevolezza il cambiamento che si fa sempre più urgente”. Oltre l’occidente non manca mai l’appuntamento dall’anno 1993. E’ stato scelto di marciare con lo striscione della Casa della Pace di Frosinone portato fino in fondo con fatica e continuità dai ragazzi profughi frequentanti la scuola d’italiano per stranieri dell’Associazione. “Per uscire da questa crisi dobbiamo riscoprire il valore della fraternità che deve improntare tutti gli aspetti della vita, compresa l’economia, la finanza, la società civile, la politica, la ricerca, lo sviluppo, le istituzioni pubbliche e culturali. La globalizzazione della fraternità deve prendere il posto della globalizzazione dell’indifferenza” Con l’auspicio della apertura della Casa della Pace si è ribadito la necessità dello spazio pubblico nella città di Frosinone ormai da due anni definito ma fisicamente chiuso senza rispondere alle sollecitazioni delle associazioni, a testimonianza della volontà e della necessità di aprire questo spazio pubblico (leggera la nota allegata del marzo 2013). “La pace comincia dalle nostre città-mondo. Il nostro impegno per la pace deve crescere innanzitutto nei luoghi dove viviamo tutti i giorni, nelle scuole, nei posti di lavoro e nelle nostre città. Deve essere concreto, aperto e costruttivo. E’ qui, nelle città-mondo, dove comincia il rispetto dei diritti umani e la nostra responsabilità di costruttori della pace. E’ qui che dobbiamo agire per rinsaldare l’agenda interna con quella internazionale. Ciascuna delle nostre città deve diventare un laboratorio di quel cambiamento che invochiamo per il mondo intero. Costruiamo insieme le città della pace e dei diritti umani”.Questo, per l’Associazione e i propri aderenti, ha significato la marcia della pace di quest’anno. I messaggi della marcia sono oggetto da venti anni del tentativo di calarli nella realtà quotidiana di tutti ed ognuno. Dal 27 ottobre, data di inizio ufficiale della Scuola Popolare per migranti, con incontro pubblico dalle 18 in l.go Paleario 7, ci sarà l’opportunità di costruire un nuovo tassello anno di condivisione e fraternità. Il luogo e le iniziative sono aperte a tutti e a tutte.
Nessun commento:
Posta un commento