giovedì 23 ottobre 2014

Potere politico alle classi lavoratrici

 BATTERE NELLE PIAZZE E NELLE FABBRICHE IL GOVERNO
ANTIOPERAIO DI RENZI E BERLUSCONI PER CONQUISTARE
IL POTERE POLITICO ALLA CLASSE LAVORATRICE!

Operai! Lavoratori! Disoccupati!
Negli ultimi sei anni tutte le conseguenze della crisi capitalistica sono state scaricate sulle nostre spalle. Chiusura di migliaia di fabbriche. Miliardi di ore di CIG. La disoccupazione, specie giovanile, è a livelli drammatici. Per chi lavora la situazione è intollerabile, fra riduzioni salariali, aumento dei ritmi e dei ricatti padronali. Un’infame politica di austerità imposta da UE-BCE-FMI ha peggiorato la crisi, tagliando spesa sociale e pensioni, mentre il debito pubblico è salito alle stelle per sovvenzionare le banche.
Dal 2008 ad oggi la capacità di acquisto dei lavoratori è diminuita di circa il 15%. La miseria bussa alla porte di tante famiglie proletarie, che non riescono più a curarsi, a pagare le bollette, a sfamarsi.
Ma all’altro polo della società, un 10% di miliardari borghesi possiedono oltre la metà della ricchezza nazionale, vivono nel lusso e nello spreco, approfittando della crisi economica di cui sono i responsabili.
Tutti i governi che si sono succeduti in questi anni di crisi (Berlusconi, Monti, Letta e Renzi) hanno avuto un solo obiettivo: imporre sacrifici durissimi alla classe operaia e alle masse popolari per salvare i profitti, le ricchezze e i privilegi di una minoranza di capitalisti e di parassiti. Ora Renzi e le destre ci vengono a dire che abolendo le tutele previste dall’articolo 18 ci sarà la ripresa. 
E’ una spudorata menzogna, al pari del “bonus” sul TFR. La cancellazione della reintegra serve a indebolire, ricattare e immobilizzare il settore della classe operaia che ostacola i piani padronali, a ridurre i salari e peggiorare le condizioni di lavoro di tutti i proletari. Le “tutele crescenti” ci saranno sì, ma solo per i profitti!
Il neoliberismo d’assalto del governo Renzi fa gli interessi degli avvoltoi dei monopoli capitalistici e degli sciacalli dell’austerità. Dobbiamo cacciarlo via, prima che ci porti alla rovina. Rompiamo con i vertici sindacali collaborazionisti che a fronte della gravita dell'attacco si preparano a nuovi cedimenti!

NO AI DIKTAT DEL GOVERNO E DELL’UE! NO AL JOBS ACT! NESSUN CEDIMENTO O SCAMBIO SULL’ARTICOLO 18, MA SUA ESTENSIONE A TUTTI I LAVORATORI! STOP AI LICENZIAMENTI! PIANO DEL LAVORO PER TUTTI I DISOCCUPATI! ABOLIZIONE DEL PRECARIATO E DELLA LEGGE FORNERO!
SCIOPERO GENERALE PER BATTERE NELLE FABBRICHE E NELLE PIAZZE LA POLITICA ANTI OPERAIA, REAZIONARIA E GUERRAFONDAIA DEL GOVERNO RENZI!

Renzi ha posto la fiducia parlamentare sul Jobs Act. Noi dobbiamo ritrovarla nella nostra grande forza! Il fronte unico della classe operaia è in grado di respingere la nuova offensiva del capitale e di accelerare la fine inevitabile del sistema di sfruttamento capitalista. Con la lotta e l’unità dal basso vinceremo!
Per uscire dalla crisi e dal declino e per dare lavoro bisogna colpire i grandi patrimoni, i profitti, le rendite parassitarie e i redditi dei padroni, delle banche e dei ricchi, stroncare l’evasione, la corruzione dilagante, l’esportazione di capitali all’estero, il riciclaggio, la mafia, abolire i privilegi della borghesia e del clero, tagliare le spese militari. Insomma, bisogna farla finita col capitalismo, che ci riserva un futuro di miseria, di decadenza, di guerre, far diventare fabbriche e imprese di proprietà sociale, ripudiare il debito nelle mani degli strozzini dell’alta finanza, cancellare il Fiscal compact, uscire da UE, EURO e NATO.
Il solo governo che può adottare queste misure è un Governo operaio e degli altri lavoratori sfruttati, che non chieda “permesso” ai padroni e ai loro servi, che non s’inchini davanti al “sacro profitto”, ma che sia deciso ad abolire lo sfruttamento, a sbaragliare l’oligarchia finanziaria, le forze reazionarie interne ed esterne per assicurare ai lavoratori, ai giovani e alle donne lavoro, pace, diritti, uguaglianza e libertà.
Questo Governo può sorgere solo dal movimento rivoluzionario delle masse sfruttate e oppresse e basarsi sui loro organismi (Consigli, Comitati operai e popolari, sindacati di classe). Ricostruiamoli! La classe lavoratrice potrà liberarsi dalle crisi capitalistiche, dalla schiavitù e dallo sfruttamento padronali solo distruggendo il sistema capitalistico e costruendo quello socialista, lungo la strada che conduce alla società comunista.
 Lottare per una trasformazione radicale dei rapporti sociali e per il socialismo significa disporre dello strumento indispensabile per dirigere il processo di emancipazione degli sfruttati: un forte Partito comunista rivoluzionario, reparto d’avanguardia, organizzato e cosciente, del proletariato. E’ ora che gli operai più coscienti e combattivi rompano nettamente e definitivamente con il riformismo e l’opportunismo politico e sindacale, si uniscano ai marxisti-leninisti per avere un vittorioso Partito comunista. Uniamoci e
lottiamo!

Ottobre 2014. 

COMITATO NAZIONALE DI UNITA’ MARXISTA-LENINISTA
 Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista
 Piattaforma Comunista

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