Oreste Della Posta
Segretario Provinciale dei Comunisti Italiani
I Comunisti Italiani aderiscono alla manifestazione della
CGIL del 25 ottobre in Piazza San Giovanni a Roma e fanno un grande appello ai
cittadini della provincia di Frosinone affinché partecipino numerosi. In questa
fase critica della vita sociale e politica del nostro paese una simile
manifestazione assume un’importanza di rilievo assoluto, a maggior ragione dopo
l’attacco sconsiderato del governo Renzi all’articolo 18 dello Statuto dei
Lavoratori. Se si considera poi che in realtà i lavoratori italiani stanno già
perdendo molti diritti e rinunciando a parte dei propri salari, non è del tutto
sbagliato immaginare un futuro volto al regresso, in cui da uomini liberi si
tornerà schiavi, senza alcuna tutela del lavoratore. Tornerà insomma l’era del
“Gnor’ padrò”. Noi condividiamo alcune parole d’ordine di questa
manifestazione, quali l’abolizione della precarietà attraverso la cancellazione
di quella selva di formule contrattuali esistenti, ben 46 tipologie diverse.
Per non dimenticare l’indennità di disoccupazione che, noi crediamo, dovrebbe
essere estesa a tutti i lavoratori, i quali non dovrebbero essere mai lasciati
soli, ma bensì riaccompagnati e reintrodotti alla rioccupazione attraverso dei
centri per l’impiego finalmente funzionali (come accade in Germania ad
esempio). Occorre inoltre la flessibilità sulla previdenza senza penalizzazioni
e lasciando libertà decisionale al lavoratore in modo tale da non creare nuovi
esodati e favorire invece l’ingresso al mondo del lavoro delle nuove
generazioni. Facciamo appello quindi ai giovani affinché riempiano i pullman
che partiranno dalle varie località della nostra provincia alle ore 6.00,
proprio perché sono i giovani ad esser stati defraudati del proprio futuro per
mano dei governi succedutisi in questi anni. Per noi comunisti questa è solo la
prima tappa di un lungo percorso di lotte e mobilitazioni che devono vedere i
lavoratori in prima linea, non ché i giovani contro le politiche di austerità
che ci conducono alla povertà. Perché questo è ciò che sta facendo Renzi,
nonostante la propaganda.
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