venerdì 21 novembre 2014

Dea di II livello a Frosinone. Attendiamo spiegazioni.

Coordinamento Provinciale per la Sanità di Frosinone


L’On Alessio D’Amato, capo della cabina di  regia della sanità regionale e l’On. Zingaretti, Presidente della Regione Lazio, ciurlano nel manico? Se il primo fosse veramente convinto che “ I ciociari non meritano la sanità che hanno “ avrebbe dovuto agire decisamente per inserire l’ospedale del Capoluogo nel DCA 368/14  come DEA di 2° livello. All’On.  Nicola Zingaretti replichiamo, ancora una volta, che il DEA di 2° livello è una necessità vitale per  il territorio della provincia di Frosinone dove allo stato attuale non esiste garanzia alcuna per i Livelli Essenziali di Assistenza previsti dalla normativa.  Per questo il Coordinamento insiste e si batte  per avere i 1841 posti letto che comportano più UOC (Reparti specialistici) e quindi la possibilità di rilanciare la sanità pubblica con un’organizzazione   efficiente e di qualità.
Per il DEA di 2° livello ci sono tutte le condizioni: 1) accesso ai P.S. di Frosinone e Alatri intorno a 80.000 come affermato dalla manager della ASL il 16 luglio e il 13 nov. Nel corso della conferenza locale della sanità; 2) per la popolazione si possono seguire gli stessi criteri adottati per Latina alla quale sono stati accorpati i comuni di Velletri ab. 53.544- Anzio ab.50789, Nettuno ab. 48.389 per un totale di a.152.722,oltre a tener conto del flusso turistico; 3) il polo ospedaliero Frosinone Alatri ha locali sufficienti per soddisfare ogni necessità clinica ed organizzativa.
Non si possono sottovalutare l’emergenza sanitaria della Valle del Sacco e della bassa Valle del Liri, l’esistenza di stabilimenti industriali a rischio Seveso, l’inquinamento atmosferico oltre ogni limite, l’aumento dei tumori e delle patologie tiroidee e respiratorie. Da sottolineare l’aumento della povertà, della disoccupazione della cassa integrazione (Secondi in Italia in percentuale).
Un quadro siffatto pone l’urgente necessità di intervenire con provvedimenti di emergenza: a) realizzare l’assetto organizzativo previsto per il 1° livello  per Frosinone –Alatri, per  Cassino e per il polo oncologico di Sora entro marzo 2015. Promuovere ed attuare quanto necessario per le alte specializzazioni inserite  nell’atto aziendale: neurochirurgia, cardiochirurgia chirurgia toracica, radiologia interventistica, unità di terapia neuro vascolare entro giugno 2015. Avviare subito la richiesta di DEA di 2° livello al governo ed ai ministri competenti.
Qualora si realizzassero le tre aree: area metropolitana di Roma, nord e sud Lazio, la provincia di Frosinone dovrà mantenere la propria autonomia organizzativa e decisionale. Nessun ruolo di sudditanza ad altre aree.
 Aggiungiamo poi che anche  la storia: sin dagli inizi del suo concepimento, il nuovo ospedale di Frosinone, circa venti anni fa, era impostato sulla concezione di un ospedale che dovesse essere sede di DEA di II livello, e nel corso di tutti questi anni tale concezione mai è stata messa in dubbio dai vari presidenti di Regione succedutisi nel tempo tanto da essere codificata nel DCA 87/2009 ed al successivo DCA 17/2010. Nel primo a pag. 209 è scritto:  “ …….è  stato ritenuto opportuno programmare un adeguato potenziamento dell’ospedale Umberto 1°, propedeutico al suo riconoscimento di DEA di 2° livello dell’area sud”.Quindi oltre che le norme, oltre che la logica, è anche la storia che  rivendica la allocazione del DEA II a Frosinone.
Gli eletti di questa provincia: Buschini, Bianchi, Abruzzese e Fardelli     nonché D’Amato e Zingaretti hanno l’obbligo di venirci a spiegare, in un aperto confronto pubblico con le associazioni ed i cittadini  perché si nega il DEA di 2° L. a Frosinone- Alatri.
Forse è per quegli interessi inconfessabili che si stano scardinando come dice l’On Baldi ? Quali sono? E perché non si rendono di pubblico dominio?


Frosinone 21.11.14

video di Luciano Granieri

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