Sabato 08 e domenica 09 novembre, in quel di Alatri, presso
la piazza del mercato, a pochi metri
dall’ospedale, il Coordinamento
provinciale per la sanità, con “la notte bianca per la sanità”, è stato
protagonista di una prova di forza senza precedenti. Un evento straordinario ed
unico che è consistito nel combattere lo sfascio della sanità a colpi di sanità,
sociale, di qualità. Cosa c’è di più eclatante
nel rispondere alla carenza di accesso
agli esami diagnostici , accompagnata dal
conseguente allungamento delle liste d’attesa, con l’offerta a tutti degli stessi esami in forma gratuita e immediata?
Il piazzale del mercato a pochi metri
dell’ospedale, si è animato con
postazioni dove era possibile per tutti effettuare ecografie,
elettrocardiogrammi, misurazione della pressione, glicemia, visite cardiologiche, otorino. Sotto le tende
dove medici ed infermieri hanno offerto gratuitamente la loro opera, con mezzi
proprie e comunque non a carico del sistema sanitario pubblico, si sono
susseguiti un gran numero di cittadini soddisfatti e increduli .
Un dato importante riguardava
il fatto che la maggior parte dei
pazienti era esente ticket. Dunque la
diagnostica erogata durante l’evento, non tanto servita a sopperire a necessità economiche, ma ad offrire l’
accesso ad un servizio, di fatto,
negato. La sanità pubblica è
negata da tempi di attesa improponibili, o da
gravosi impegni logistici ed economici necessari per usufruire delle cure nelle strutture private, pronte a realizzare i loro profitti
sulla pelle della gente.
La notte bianca
per la sanità non è stata solo screening e cure, non è stata un solo un vero e
proprio esempio di servizio sanitario sociale,
nel corso dell’evento si sono succeduti momenti
di divertimento, e
conviviali, ma anche di informazione, discussione e confronto, sulla condizione
sanitaria attuale e su quali danni
l’ìmminente presentazione dell’atto aziendale potrebbe produrre.
Si è
discusso del drammatico rapporto che
esiste fra le disastrose condizioni ambientali della nostra Provincia e la
carenza di strutture sanitarie pubbliche
in grado di curare le malattie causate
dall’inquinamento. Un altro tema
scottante, oggetto di discussione, ha riguardato lo stato delle società di
servizi partecipate dagli enti pubblici, i quali, in base alla spending review,
dovranno cedere le loro quote , ai privati fornendo una incommensurabile fonte
di profitto alle grandi lobby in danno della comunità.
Ma il tema principale, come era prevedibile, è stato l’atto aziendale che la Asl presenterà alla Regione e che è già stato consegnato ai sindaci, i quali ne discuteranno con la manager Mastrobuono nel corso della conferenza di domani 10 novembre. Il sindaco di Alatri Morini ha confermato che i contenuti dell’atto ricalcano completamente quanto esposto nella bozza già nota a tutti. Si conferma così l’intenzione di smembrare la sanità provinciale, contravvenendo persino alle leggi (vedi la dotazione di posti letto).
Finalmente però, in presenza di un atto ufficiale, il coordinamento potrà agire, attraverso l’esposto all’OMS e chiedere il rispetto delle normative in relazione ai livelli essenziali di assistenza. Lunedì toccherà ai sindaci esprimersi. Il coordinamento continuerà nelle sue azioni, che non si limitano solo alla fiaccolata, agli esposti, ai ricorsi, ma si concretizzano in eventi come la notte bianca della sanità, dove si dimostra che una sanità orientata ai bisogni dei pazienti, non solo è necessaria ma è anche possibile. La credibilità e la forza offerta dall’evento dello scorso week end alle azioni del coordinamento, costituiscono un valore enorme da far valere in modo pesante nel rivendicare per i cittadini il diritto ad essere curati presto e bene in una struttura pubblica. Manager, amministratori e politici dovranno tenerne conto.
Ma il tema principale, come era prevedibile, è stato l’atto aziendale che la Asl presenterà alla Regione e che è già stato consegnato ai sindaci, i quali ne discuteranno con la manager Mastrobuono nel corso della conferenza di domani 10 novembre. Il sindaco di Alatri Morini ha confermato che i contenuti dell’atto ricalcano completamente quanto esposto nella bozza già nota a tutti. Si conferma così l’intenzione di smembrare la sanità provinciale, contravvenendo persino alle leggi (vedi la dotazione di posti letto).
Finalmente però, in presenza di un atto ufficiale, il coordinamento potrà agire, attraverso l’esposto all’OMS e chiedere il rispetto delle normative in relazione ai livelli essenziali di assistenza. Lunedì toccherà ai sindaci esprimersi. Il coordinamento continuerà nelle sue azioni, che non si limitano solo alla fiaccolata, agli esposti, ai ricorsi, ma si concretizzano in eventi come la notte bianca della sanità, dove si dimostra che una sanità orientata ai bisogni dei pazienti, non solo è necessaria ma è anche possibile. La credibilità e la forza offerta dall’evento dello scorso week end alle azioni del coordinamento, costituiscono un valore enorme da far valere in modo pesante nel rivendicare per i cittadini il diritto ad essere curati presto e bene in una struttura pubblica. Manager, amministratori e politici dovranno tenerne conto.
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