Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 9 novembre 2014

Un'altra sanità è possibile

Luciano Granieri


Sabato 08 e domenica 09 novembre, in quel di Alatri, presso la piazza del mercato, a pochi metri  dall’ospedale,  il Coordinamento provinciale per la sanità, con   “la notte bianca per la sanità”, è stato protagonista di una prova di forza senza precedenti. Un evento straordinario ed unico che è consistito nel combattere lo sfascio della sanità a colpi di sanità, sociale, di qualità. Cosa c’è di più eclatante  nel rispondere alla carenza di  accesso agli esami diagnostici , accompagnata  dal conseguente allungamento delle liste d’attesa, con l’offerta a tutti  degli stessi esami  in forma gratuita e immediata?  

Il piazzale del mercato a pochi metri dell’ospedale,  si è animato  con postazioni dove era possibile per tutti effettuare ecografie, elettrocardiogrammi, misurazione della pressione, glicemia,  visite cardiologiche, otorino. Sotto le tende dove medici ed infermieri hanno offerto gratuitamente la loro opera, con mezzi proprie e comunque non a carico del sistema sanitario pubblico, si sono susseguiti  un gran numero di cittadini  soddisfatti e increduli . 

Un dato importante riguardava il fatto che  la maggior parte dei pazienti era esente  ticket. Dunque la diagnostica erogata durante l’evento, non tanto servita a sopperire  a necessità economiche, ma ad offrire l’ accesso ad un servizio, di fatto,  negato.  La sanità pubblica è negata da tempi di attesa improponibili,  o  da gravosi impegni logistici ed economici necessari per usufruire  delle cure nelle strutture  private, pronte a realizzare i loro profitti sulla pelle della gente. 

La  notte bianca per la sanità non è stata solo screening e cure, non è stata un solo un vero e proprio esempio di servizio sanitario sociale,  nel corso dell’evento si sono succeduti  momenti  di  divertimento,    e conviviali,  ma anche di informazione,  discussione e confronto, sulla condizione sanitaria attuale e su quali danni  l’ìmminente presentazione dell’atto aziendale potrebbe produrre. 

Si è discusso  del drammatico rapporto che esiste fra le disastrose condizioni ambientali della nostra Provincia e la carenza di strutture sanitarie  pubbliche in grado di curare le malattie  causate dall’inquinamento.  Un altro tema scottante, oggetto di discussione, ha riguardato lo stato delle società di servizi partecipate dagli enti pubblici, i quali, in base alla spending review, dovranno cedere le loro quote , ai privati fornendo una incommensurabile fonte di profitto alle grandi lobby in danno della comunità.  

Ma il tema principale, come era prevedibile, è stato l’atto aziendale  che la Asl presenterà alla  Regione e che è già stato consegnato ai sindaci, i quali ne discuteranno con la manager Mastrobuono nel corso della conferenza di domani 10 novembre. Il sindaco di Alatri Morini ha confermato che i contenuti dell’atto ricalcano completamente quanto esposto nella bozza già nota a tutti. Si conferma così l’intenzione di smembrare la sanità provinciale, contravvenendo persino alle  leggi (vedi la dotazione di posti letto).  

Finalmente però, in presenza di un atto ufficiale, il coordinamento potrà agire, attraverso l’esposto all’OMS e chiedere il rispetto delle normative in relazione ai livelli essenziali di assistenza.  Lunedì toccherà ai sindaci esprimersi. Il coordinamento continuerà nelle sue azioni, che non si limitano solo alla fiaccolata, agli esposti, ai ricorsi, ma si concretizzano in eventi come la notte bianca della sanità, dove si dimostra che una sanità orientata ai bisogni dei pazienti, non solo è necessaria ma è anche possibile.  La credibilità e la forza offerta dall’evento dello scorso week end alle azioni del coordinamento, costituiscono un valore enorme da far valere in modo pesante nel rivendicare per i cittadini il diritto ad essere curati presto e bene in una struttura pubblica. Manager, amministratori e politici dovranno tenerne conto.

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