Coordinamento Valle del Sacco
Il giorno sette ed otto giugno 2012 si è tenuto a Bruxelles presso la sede del parlamento europeo, un seminario promosso dall'eurodeputato Niccolò Rinaldi, rivolto agli amministratori dell'Italia Centrale. Gli incontri erano finalizzati ad informare gli amministratori degli Enti Locali riguardo la corretta gestione dei fondi strutturali europei ed i criteri con i quali impostare i progetti.
I lavori si sono aperti con un escursus sulla situazione di difficoltà dovuta in primo luogo ai conflitti di competenza tra enti ma anche alla scarsa informazione che amministratori, parti sociali e cittadini hanno a riguardo di queste opportunità che l'Europa da anni offre.
Il Coordinamento Valle del Sacco (CSV) è stato loro ospite, per esporre lo stato di disagio della popolazione, e la mancanza di un serio progetto di risanamento del territorio. Per quanto ci riguarda è stato interessante ascoltare il primo cittadino di Capannori, Comune della Toscana, che ha spiegato come siano riusciti a realizzare un ciclo virtuoso di gestione dei rifiuti che attualmente ottiene una percentuale di raccolta differenziata elevatissima. Peraltro le ultime scelte che hanno compiuto sono quelle di eliminare completamente da ampie zone della sua cittadina la raccolta ed il conferimento della frazione umida attraverso la promozione massiva dell' autocompostaggio, con un significativo risparmio in bolletta.
Inoltre abbiamo appreso anche delle grandi difficoltà che ha avuto nel far comprendere la sua azione a livello regionale all’interno del suo stesso partito politico.
Per il nostro coordinamento e' stata importante la seconda giornata .
Dopo la conferenza dei funzionari addetti alla gestione dei fondi strutturali, abbiamo avuto l'opportunità di relazionare, lo stato di dissesto ambientale della nostra valle nella sua completezza.
Abbiamo avuto così modo di mostrare il logo del coordinamento - l’ape arrabbiata, marker dell'inquinamento -, spiegare il perché ci siamo aggregati e unito le forze di tutti i cittadini associati, in particolar modo nei territori di Colleferro, Paliano ed Anagni.
Partendo dalla storia dei primi insediamenti industriali, abbiamo illustrato il perché, secondo noi, nel nostro territorio sono da sempre state localizzate le industrie ad alto impatto ambientale che hanno determinato le servitù ancor oggi in essere: le produzioni belliche, il pesante polo chimico per la produzione di insetticidi e composti chimici ed il cementificio a Colleferro; il polo farmaceutico nato con la Cassa del mezzogiorno più a sud; le industrie di oggi, soprattutto quelle per l'incenerimento di rifiuti e pneumatici, oltre che di biomasse.
Grande impressione hanno suscitato le mappe che evidenziano come nel raggio di pochi chilometri si concentrano un numero considerevole di impianti. Anche i fotogrammi che riguardano la discarica di Colle Fagiolara e la sua storia, le continue proroghe determinate dalle logiche emergenziali hanno impressionato i presenti.
Di seguito sono stati elencati i processi in corso, la storia delle denunce, la mancata messa in sicurezza dei siti inquinati a dispetto delle ingiunzioni, gli esposti, i ricorsi al TAR, le sentenze della Corte dei Conti per danni alla Cassa depositi e prestiti e al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Abbiamo segnalato che Regione e Provincia, ancora aprono procedute di Vas e Via analizzando il singolo impianto proposto (come nel caso della Turbogas di Colleferro), non contemplando la necessità di verificare il contesto nel quale si inserisce l'impianto.
Le mappe che mostrano i siti inquinati e gli impianti presenti nelle nostre aree industriali, ma anche lo stato di abbandono dei siti industriali dismessi come quello di Castellaccio, la storia delle denunce e l'alto numero di processi in corso, hanno lasciato ai presenti un ampio margine di riflessione.
Questi amministratori sono rimasti sopratutto stupiti del fatto che le ipotesi di reati sono state segnalate agli organi giudiziari da cittadini singoli o associati, e mai da istituzioni, un chiaro esempio di come la politica nel nostro territorio non e' stata in grado di sollecitare i controlli e governare le dinamiche in atto.
Gli attestati di solidarietà sono stati molti ed anche l'intenzione di sostenere le nostre rivendicazioni attraverso una costante opera di assistenza e consulenza.
Molti partecipanti si sono dichiarati disposti ad avviare nel nostro territorio delle partnership che trovino il modo di replicare le buone pratiche realizzate altrove.
Il prossimo passo in Europa sarà chiedere audizione alla Commissione petizioni, la stessa che ha di recente accolto le istanze di Corcolle, per tentare di bloccare quanto previsto dal piano rifiuti della Regione Lazio.
La relatrice del CSV Rosamaria Chimisso, afferma che questo e' un primo traguardo, importante ed incoraggiante, si apre uno spiraglio ed è necessario saperne approfittare. L' impegno deve continuare con costanza e metodo.
Il CSV infine ringrazia l'on. N. Rinaldi per l'interessamento e la squisita ospitalità, nonché gli amici dei circoli di Italia dei Valori di Genazzano e Paliano che hanno voluto favorire questa iniziativa.
Valle del Sacco, 14.06.2012