Rosatellum 2.0 con alcune riflessioni…
-accordo politico che teoricamente assicurerebbe l’approvazione del testo sia alla Camera che al Senato…è questo lo spauracchio anche in caso di opposizione di MDP, SI e rabbia di M5S …Il cosiddetto Rosatellum 2.0, oggetto di indiscrezioni prima e di un confronto informale tra i gruppi poi, è la mossa di un accordo d’apertura tra PD,FI e la Lega, e Ap di Alfano (che trova conforto da un 3% di soglia bassa per i partiti che corrono da soli)
Il testo, rispetto al proporzionale del Fianum, naufragato in Aula l’8 giugno scorso, introduce alla Camera una quota di seggi uninominali maggioritari (231 pari al 37,44% di 617) che incentivano le coalizioni a fronte di una quota di 386 seggi pari al 62,56% di 617 , +12estero assegnati con metodo proporzionale e 1 assegnato nel collegio uninominale della Val d’Aosta.. Uno spauracchio rafforzato, anche da quanti, in Campo Progressista e in Mdp, puntano a una coalizione con il Pd spostata più a sinistra.essendoci una soglia del 10% per una coalizione nazionale che rende rischioso a Mdp una corsa insieme a Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni e quindi MDP sarebbe indotto ad accordarsi con Renzi. Nella parte proporzionale i deputati verranno eletti in listini bloccati di quattro nomi, come chiede FI, mentre FdI vuole le preferenze….
Se con essa Fi deve rinunciare al proporzionale, e’ pur vero che evita il listone unico con Lega e Fdi, a cui sarebbe stata costretta con una legge con premio tipo Italicum uscito dalla consulta
- COLLEGI MAGGIORITARI: saranno 231, pari al 36,7% dei 630 Seggi della Camera. I partiti per sostenere un comune candidato potranno dar vita a coalizioni nazionali (non circoscrizionali) che avranno una soglia di sbarramento al 10%.
- PROPORZIONALE: dei restanti 399 deputati, 12 continueranno ad essere eletti nelle Circoscrizioni Estere, con metodo proporzionale, uno è eletto in Valle d'Aosta in un collegio uninominale e gli altri 386 (61,3% di 630)saranno eletti con metodo proporzionale in listini bloccati di 2-4 nomi. Il testo delega il governo a definire questi collegi plurinominali, che potrebbero essere tra i 70 e i 77. Le Circoscrizioni, importanti per il recupero dei resti, saranno 28 ( una per Regione, 4 in Lombardia, 2 in Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Campania, Sicilia).
- M5s, che non si coalizza con nessuno, con i collegi uninominali potrebbe prendere meno seggi rispetto a un proporzionale puro, specie in alcune Regioni dove il centrodestra unito (soprattutto in Lombadia, Veneto, Puglia) o una alleanza di centrosinistra (regioni Rosse, la stessa Puglia) sono molto piu’ competitivi….. secondo alcuni per M5S potrebbero esserci fino a 50 seggi in meno
- I listini bloccati di 2-4 nomi mostrano ancora una volta la volontà dei partiti di non volersi sottomettere in alcun modo alla scelta degli elettori…….come sarebbe con liste meno corte e la scelta secondo preferenza.
- Vi sono poi le 600000 firme che dovrebbero essere raccolte da una lista nazionale di cittadini non ancora rappresentata da gruppi parlamentari…
- - SOGLIA DI SBARRAMENTO: la soglia sarà al 3%, sia per i partiti che si coalizzano che per quelli che corrono da soli. Le preferenze date a un partito che non superi il 3% sono ripartite tra gli altri della coalizione: unico requisito è quello che il partito in questione superi l'1%.
- - SENATO: i 315 seggi sono assegnati grazie a 103 collegi uninominali maggioritari (il Molise e la Valle d'Aosta costituiscono due collegi); 206 con metodo proporzionale in 206 collegi plurinominali. Sei all'estero con il proporzionale.
- - UNA SCHEDA, VOTO UNICO: differentemente dal Mattarellum, in cui c'erano due schede, una per il collegio ed una per il listino proporzionale, con la possibilità di un voto disgiunto, qui avremo una scheda unica. In essa il nome del candidato nel collegio sarà affiancato dai simboli dei partiti che lo sostengono e dai listini corrispondenti. Barrando sul simbolo del partito il voto andrà al candidato del collegio e al partito per la parte proporzionale.
- SOGLIA: nella parte proporzionale la soglia sarà al 3% sia alla Camera che al Senato.
- VOTO DISPERSO: se un elettore barrerà il nome del solo candidato del collegio uninominale, e non uno dei partiti che lo sostengono, verrà meno la sua scelta per la parte proporzionale.
Perciò la somma dei voti per i collegi e quella per i proporzionale potranno differire.
Perciò la somma dei voti per i collegi e quella per i proporzionale potranno differire.