Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

sabato 22 gennaio 2011

Rescissione del contratto con ACEA

da Partito della Rifondazione Comunista, circolo “Spartacus” di Frosinone



La battaglia per la gestione dell’acqua sta mettendo clamorosamente alla luce l’inadeguatezza della politica che origina dal finto e forzato bipolarismo italiano nell’amministrare i beni comuni e difendere gli interessi dei cittadini. Da una parte ci sono i cittadini, i movimenti per la difesa dei beni comuni, i lavoratori vittime del precariato, dall’altra due poli politici, il centrodestra ed il centrosinistra, che gestiscono la cosa pubblica non in base a quelli che devono essere gli interessi della collettività, ma unicamente obbedendo a lobby di potentati economici. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: nel caso della gestione dell’acqua i due poli non fanno altro che rimbalzarsi responsabilità ed errori di gestione con un gioco delle parti che ha come unico scopo non quello di risolvere i problemi ma quello di preservare gli interessi della multinazionale nella quale ha interessi forti anche il comune di Roma. Gli attacchi alternati contro Acea ora dell’uno ora dell’altro schieramento trovano sempre la controparte a difesa di quest’ultima, ed è evidente che l’intento è quello di non alterare gli equilibri e lasciare tutto come è.
Rifondazione Comunista da sempre è schierata con il movimento per l’acqua pubblica, vuole la rescissione del contratto con Acea ed auspica che alla prossima assemblea il sindaco Marini e anche tutti gli altri sindaci della consulta deliberino per la risoluzione del contratto. Ricordiamo che a proposito della gestione di Acea ci sono già sentenze di primo grado che hanno condannato la società al rimborso di tutte le bollette incassate fino al 2007, oltre alla famosa storia degli adeguamenti tariffari retroattivi. Se aggiungiamo anche i mancati investimenti da parte della società e le numerose segnalazioni da parte di cittadini ed amministrazioni locali di scarsa qualità del servizio erogato dalla società stessa, non capiamo il motivo per cui i sindaci debbano ancora insistere nel lasciare le cose come stanno. La risoluzione del contratto con Acea deve essere il primo passo verso l’unica cosa giusta che le amministrazioni possono fare a proposito della gestione dell’acqua: il suo ritorno sotto controllo pubblico.

Andrea Cristofaro,  segretario del circolo “Spartacus” del Partito della Rifondazione Comunista

Presentazione del disco Self Portrait.

di Luciano Granieri


Ci siamo: Dopo averne tanto parlato domenica avremo la possibilità di ascoltare il Maro Bottini quintet. Un ensemble notevolissimo con 
Mauro Bottini  -  Sax Soprano e Tenore, 
Massimo Moriconi - Basso e Contrabbasso
Massimo Manzi - Batteria
Paolo Tombolesi  - Piano 
Stefano Micarelli -Chitarra


Nel video qui sotto un piccolo assaggio





Per chi è di memoria corta invitiamo a cliccare sul  post seguente:

Self Portrait, l'ossimoro stilistico di Mauro Bottini

Ci vediamo dunque domenica 23 gennaio alle ore 18,00 PRESSO LA BIBLIOTECA COMUNALE DI ALATRI.


NON MANCATE







venerdì 21 gennaio 2011

QER VECCHIO DE SPEZIALE ( IL VECCHIO DEPRAVATO NANO IMPOTENTE MAFIOSO ) DICE PRIAPO; E LA SU MOGLIE PENE,......

da Silverio Di Castro


permettete il pensiero poetico?

Er padre de li santi    (detto anche il nano impotente e vecchio depravato...E' TUTTO QUESTO )

Er cazzo se po di' radica, ucello,
Cicio, nerbo, tortore, pennarolo,
Pezzo-de-carne, manico, cetrolo,
Asperge, cucuzzola e stennarello.

Cavicchio, canaletto e chiavistello,
Er gionco, er guercio, er mio, nerchia, pirolo,
Attaccapanni, moccolo, bruggnolo,
Inguilla, torciorello e manganello.

Zeppa e batocco, cavola e tturaccio,
E maritozzo, e cannella, e ppipino,
E ssalame, e ssarciccia, e ssanguinaccio.

Poi scafa, canocchiale, arma, bambino.
Poi torzo, crescimmano, catenaccio,
Minnola, e mi'-fratello-piccinino.

E tte lascio perzino,
Ch'er mi' dottore lo chiama cotale,
Fallo, asta, verga e membro naturale.

Quer vecchio de spezziale
Dice Priapo; e la su' moje pene,
Segno per dio che nun je torna bene.


Giuseppe Gioachino Belli, Roma, 6 dicembre 1832
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Le api stanno morendo

di Alfonso Cardamone

Cari amici,

In silenzio, miliardi di api stanno morendo e la nostra intera catena  alimentare è in pericolo. Le api non solo producono il miele, ma sono  una gigantesca forza lavoro, perché impollinano ben il 90% delle piante
che coltiviamo.
Diversi studi scientifici hanno individuato in un gruppo di pesticidi  tossici la loro brusca diminuzione, mentre la popolazione delle api è  aumentata incredibilmente nei quattro paesi europei che hanno vietato  questi prodotti. Ma alcune potenti industrie chimiche stanno facendo  pressioni enormi per continuare a vendere questo veleno. L'opportunità  che abbiamo per salvare le api ora è di spingere gli Stati Uniti e  l'Unione europea a unirsi nella messa al bando di quei prodotti: la loro  azione è cruciale perché avrebbe un effetto a catena nel resto del mondo.
Non abbiamo tempo da perdere: il dibattito su cosa fare si sta facendo  infuocato. Qui non si tratta soltanto di salvare le api, ma della  sopravvivenza dell'ecosistema. Costruiamo un gigantesco ronzio globale  diretto all'UE e agli USA per mettere fuori legge questi composti  chimici killer e salvare così le nostre api e il nostro cibo. Firma la  petizione urgente sotto, inoltrala a tutti e noi la consegneremo ai  decisori chiave:

http://www.avaaz.org/it/save_the_bees

Dati 2006-2010: l’elaborazione dell’Osservatorio Pm10

da Retuvasa



L’osservatorio PM10 Retuvasa pubblica la sua rielaborazione delle informazioni presenti on-line nella banca dati dell’Arpa Lazio circa la rilevazione di PM10 dal 2006 al 2010, relativamente ai Comuni di Colleferro, Anagni e Frosinone.

Ricordiamo che attualmente l’osservatorio rielabora i dati rilevati quotidianamente dall’ARPA in cinque Comuni della Valle del Sacco (oltre ai tre già menzionati, Ceccano e Ferentino).

I grafici prodotti dall’osservatorio, da oggi a disposizione della cittadinanza sul sito www.retuvasa.org, consentono di seguire in tempo reale e in termini visivamente più immediati l’andamento della presenza di Pm10 nella Valle del Sacco. Agevolano inoltre un confronto più immediato con i dati “storici” degli anni precedenti.

In questa sede non intendiamo esprimere valutazioni scientifiche circa le cause di emissione di Pm10 nella Valle del Sacco. Prendiamo semplicemente atto di quanto a colpo d’occhio i grafici e le tabelle indicano inequivocabilmente: una media annuale e un numero di giorni di superamento  della soglia di legge che testimoniano come la qualità dell’aria sia pessima in termini di particolato sottile. Nonostante un sensibile ma ancora del tutto insoddisfacente decremento negli anni (non dimenticando però che i dati del 2009, forse influenzati da fattori meteoclimatici, sono risultati in leggera controtendenza rispetto al 2008).

Ci limitiamo poi a segnalare alcune delle misure più urgenti per una più corretta interpretazione del fenomeno:
-         maggiore rappresentatività delle centraline di monitoraggio delle Pm10, che oggi assicurano una copertura del territorio sufficiente per rendersi conto della gravità del fenomeno ma ancora inadeguata a comprendere precisamente le cause
-         analisi del particolato sottile in modo da comprenderne adeguatamente la composizione chimica e dunque la pericolosità, nonché indicazioni sulle probabili fonti emissive
-         realizzazione di una rete di monitoraggio delle molto più pericolose Pm2.5, ai sensi della legge 155/2010 (che recepisce la direttiva europea 50/2008)

Riguardo poi alle misure più urgenti in termini di soluzione del problema, sottolineiamo come quanto previsto dal Piano regionale di Risanamento della qualità dell’aria e dalle ordinanze dei Comuni più virtuosi circa la diminuzione dell’emissione di particolato derivanti dal traffico veicolare, produzione industriale, riscaldamento domestico, pratiche agricole, non sia al momento accompagnato da una lucida consapevolezza istituzionale che l’introduzione di nuovi impianti ad alto impatto ambientale, anche in termini di particolato, risulta incompatibile, in base al principio di precauzione, con la morfologia della Valle del Sacco, considerata la sua orografia e le condizioni meteoclimatiche sfavorevoli, con frequenti fenomeni di inversione termica.

Vogliamo al riguardo ricordare solamente che lo stesso Ente Nazionale Aviazione Civile, bocciando il progetto dell’aeroporto civile di Frosinone in primo luogo per ragioni di rotte di volo e di sicurezza, ha sostenuto in termini nettissimi l’incompatibilità ambientale di un aeroporto nella Valle del Sacco. E che evidentemente le filiere di produzione e incenerimento delle biomasse ipotizzate a più riprese negli scorsi anni rappresentano, oltre che un progetto di risanamento della Valle del Sacco di dubbia fattibilità economica e di esiziali conseguenze per l’agro-zootecnica tradizionale, una palese insensatezza in termini ambientali.



Si ai dritti no ai ricatti

di Francesco Notarcola



FIRMA ANCHE TU L’APPELLO “La società civile con la Fiom

Si ai diritti        (www.micromega.net)        No ai ricatti

INCONTRO DI SOLIDARIETA’ CON I  METALMECCANICI

Sabato 22 gennaio ore 16 –Salone CIA (Confederazione Italiana
Agricoltori) – Via Brighindi Frosinone
  Per

Organizzare una massiccia e vistosa partecipazione alla manifestazione di Cassino –Venerdi 28 c.m. – giornata di lotta e di sciopero indetta dalla FIOM e dall’USB.
                   
                   Interverrà Arcangelo Compagnoni – Segretario provinciale della FIOM
                   
                   Si raccomanda di diffondere questa nota con ogni mezzo tecnologico a
                   tutte le persone progressiste, oneste, dignitose che intendono impegnarsi
                   per ridare valore e dignità alla vita, al lavoro ed alla politica. 
                                           
                                  Francesco Notarcola 

mercoledì 19 gennaio 2011

Avicola laziale : seconda puntata

di Luc Girello

Olimpia Se la semo rimagnata 
Dopo il due a zero di campionato, del 7 novembre scorso
Stasera 19 gennaio  il due  a uno di Coppa Italia:
Per la Roma : Marco BOOOORRRIELLOO
pareggio di e Hernanez per la  Lazzzio
Gol definitivo per la Roma  di  : Fabio SIIIMPLICIOOO

Aiutateci a rimpatriare la salma del giovane Jonathan Davila in Perù

da Immigrati auto organizzati Torino


Vi ricordate Omar Jonathan Davila? Di sicuro, no. Questo è il nome di un giovane di origini peruviane che ha occupato le pagine e gli schermi dell'informazione per qualche giorno prima di Natale.

Ucciso, la notte del 19 dicembre, da un suo coetaneo, Aveva attirato l'attenzione della stampa locale in cerca di “Baby gang”, di “Bario Kings” e cose di questo tipo... Quando si è capito che il caso Jonathan non aveva niente di “esotico”, che era solo uno dei tanti drammi che si consumano in mezzo ad una gioventù devastata dal culto del consumismo e della violenza; l'interesse è svanito e la famiglia è rimasta sola con il suo dolore.

Oggi, finite le procedure legali, la madre, la signora Mariza, si ritrova con la salma del figlio che vuole riportare a casa in Perù... ma non ha i soldi per farlo.

Mariza ha sempre lavorato come collaboratrice domestica. É arrivata in Italia tanti anni fa, sola, lasciando a casa due bambini piccoli insieme al padre e alla nonna. Ha lavorato duro per mantenere tutti quanti. Quando nel 2006 è riuscita finalmente a portare i suoi figli vicino a lei, con la speranza di costruirgli un futuro migliore, erano ormai adolescenti. Ma questa speranza, per quanto riguarda Jonathan, è svanita presto e la gioia di vivere insieme a lui è durata ben poco.

Oggi, La signora Mariza ha bisogno di 8.000 euro per portare il figlio e seppellirlo in presenza del suo padre, di sua nonna che l'ha cresciuto per anni, in presenza di amici e parenti.


Lanciamo questo appello per aiutare questa famiglia a riunirsi e poter dare l'ultimo abbraccio al figlio che in vita non hanno sempre avuto modo di abbracciare.

8.000 euro, a qualcuno possono sembrare poche, ma per una collaboratrice domestica con famiglia a carico sono una somma irraggiungibile, ma se ci mettiamo in tanti, si può fare.

Serata di beneficenza Venerdì 21 gennaio ore 19.30

Luogo: Circolo arci Caffé Neruda. via Errico giachino,28/e.

Chi Non può venire al Caffé Neruda può contribuire inviando alla madre:

1. Un mandato postale

Nome: Mariza Hicena

Cognome: Rios Perez

residente a Torino in Via Airasca 5.

2. Oppure via bonifico

CODICE BIC SWIFT UNCRITM1AA6

Banca: UniCredit Banca

Agenzia Torino Pollenzo (08006)

Intestazione: Mariza Hicena Rios Perez

Paese IT

CIN EU 61

ABI 02008

CAB 01106

N.C/C 000020060234

Per in formazioni:

Mariza: 328/4763181 .

Blerina: 3932027657

Ops mi è scomparso il LICEO

di Fausta Dumano



Stamattina il mio occhio è caduto su un 'intervista rilasciata dall'  assessore QUADRINI, OPS PER LA PALETTA......l' assessore sostiene di aver operato per il nuovo piano di dimensionamento scolastico ha seguito la riforma GELMINI.......Le cose sono due o la GELMINI ha cambiato già la riforma o lui non la conosce.....la mia bisnonna opta per la terza opzione, voi siete inteligenti e non devo dirvela.......ricapitoliamo l' assessore parla di un istituto artistico professionale a FROSINONE, che viene accorpato all' IPIA,analoghi destini toccano alle altre sedi del polo artistico.Vuoi vedere che sui tetti della PISANA mi sono distratta e la GELMINI ha ritoccato la riforma?????? Corro in rete, digito su google ''RIFORMA GELMINI'',LA MINISTRA parla di liceo artistico con vari indirizzi, l' istituto d' arte è promosso in serie A.......Quadrini RETROCEDE TUTTI LICEI E ISTITUTI IN SERIE C......Per non smarrirmi leggo ''il liceo artistico nasce negli anni 60 , collegato con l' accademia, poi diventa scuola autonoma, come si evince dal titolo combina una preparazione liceale classica scientifica alle arti''(andare sul sito del miur, non sono io a scrivere e parlare così)I vari ministri hanno introdotto sperimentazioni GIOTTO, LEONARDO, MICHELANGELO ETC....La GELMINI ha unificato gli ex istituti d' arte al liceo artistico....riducendo le ore di insegnamento 34 nel biennio, 35 nel triennio.Prima domanda ''QUALE RIFORMA GELMINI HA LETTO L' ASSESSORE??? DOVE SI PARLA DI ISTITUTI PROFESSIONALI ARTISTICI???? Intanto dallo ZINGARELLI ,edizione 2011 (già aggiornatissimo) LICEO.....scuola di ATENE , nella quale ARISTOTELE insegnava filosofia, liceo, scuola quinquennale, che tende a fornire una solida formazione culturale generale.I licei sono: classico, scientifico, linguistico, artistico (4 posto ) economico, tecnologico, scienze umane,musicale e coreutico. ISTITUTI PROFESSIONALI SCUOLE DI APPROFONDIMENTO, APERTE AL TERRITORIO E AL LAVORO.......La mia bisnonna a questo punto propone un nuovo tavolo di incontro tra assessore, sindacati, i docenti e gli studenti del POLO ARTISTICO,la SENTINELLI della regione LAZIO e la presenza urgente di un mediatore linguistico che sappia tradurre la riforma GELMINI in CIOCIARO........Questa storia ovviamente sta rasentando il surreale , sembra frutto dei racconti del fantareale della scuola di OMERO......ci sarà un motivo se gli organismi tecnici hanno espresso parere negativo al disegno di QUADRINI........intanto mi piacerebbe sapere cosa ne pensa la ministra sulla decisione di ''un assessore di lanciare un nuovo indirizzo l' istituto professionale artistico......

  
INTERVISTA TRATTA DAL QUOTIDIANO "LA PROVINCIA"

martedì 18 gennaio 2011

Congresso fondativo dell'ANPI provincia di Frosinone

da Associazione Nazionale Partigiani d’Italia






Frosinone,



Cari amici e compagni,



Il Comitato promotore ANPI della provincia di Frosinone ha indetto il proprio Congresso fondativo per domenica 30 gennaio 2011.

Dopo mesi di lavoro organizzativo e politico, l’ANPI è pronta per avviare un programma condiviso di iniziative nel nostro territorio con l’obiettivo di ridare forza, insieme a tutte le forze democratiche e dell’antifascismo, ad una battaglia di lungo respiro per l’affermazione dei valori e dei contenuti della Carta costituzionale.

È ora necessario dotare l’Associazione di una struttura organizzativa e di un programma locale di iniziative che possano mettere a frutto le singole volontà e disponibilità per un lavoro costante, duraturo, efficace. Gli strumenti che l’ANPI da sempre utilizza sono l’impegno per l’attuazione dei principi e del dettato costituzionale, lo sforzo di approfondimento e divulgazione degli aspetti non conosciuti o spesso taciuti della storia recente del nostro popolo e del nostro Paese, la scelta fortemente unitaria dell’Associazione, nell’intento di fare tesoro di ogni esperienza per costruire una cultura antifascista sempre più ricca, popolare, diffusa, condivisa.

Per questo facciamo appello a tutti gli antifascisti della provincia di Frosinone affinché non trascurino questo importante appuntamento, che rappresenta l’inizio di una nuova storia di impegno sociale e civile, nella consapevolezza che lo scadimento generale in cui è stata gettata la nostra società non è ineluttabile né irreversibile.

I lavori di svolgeranno nell’ex lanificio di Isola del Liri, attualmente riutilizzato come locale multifunzionale e centro congressi Star Lab, sito in via Manna, di fronte alla cascata. Siete tutti invitati a partecipare, per contribuire attivamente al rafforzamento dell’ANPI anche nella nostra provincia, dove più che altrove necessita ed urge la ripresa della battaglia delle idee per la difesa e l’avanzata dei principi democratici e costituzionali oggetto di attacchi liquidatori sempre più minacciosi ed energici.

Il Congresso avrà  inizio alle ore 09:30 con la relazione del Fiduciario e le sue dimissioni, cui seguiranno i brevi saluti degli invitati presenti, il dibattito e le votazioni finali degli iscritti, per concludersi alle ore 15:30 circa con le conclusioni del compagno Susini dell’ANPI Nazionale.
 Durante i lavori sarà effettuata una pausa per il pranzo, che chi vorrà potrà consumare socialmente nel luogo stesso del Congresso, al prezzo politico di €. 15.00.

Ci auguriamo una grande partecipazione, che ci consenta di porre le basi per un ampio programma di iniziative e di lavoro nelle scuole, nelle realtà sociali più sensibili, nei rapporti con il mondo associativo.

                       

Giovanni Morsillo
(Fiduciario Provinciale ANPI)

Sciopero del Sesso, respingi un italiano

di Maksim Cristan



E’ passato un anno e mezzo dall’inizio del mio vergognoso Sciopero Degli Affetti nei confronti di miei amici italiani (http://www.razzismobruttastoria.net/index.php?id=346 ) e per combattere la vergognosa legge del Governo italiano, che con il consenso della maggioranza dei cittadini e con i loro soldi, cattura i disperati galleggianti nel mar Mediterraneo e li consegna agli abusi, alle torture e, talvolta, alla morte nelle carceri libiche:
E visto che da allora non è cambiata una mazza, forse conviene che io raddoppi la posta in giuoco. Ci metto ancor più di vergogna e annuncio, anzi, invito tutti gli immigrati presenti sul territorio italiano, e pure tutti gli italiani coscienti, ad aderirvi, allo: Sciopero Del Sesso Con Gli Amanti Italiani/e. Quante volte vi siete chiesti: Ma io, piccolo individuo, da solo e già in difficoltà di mio, cosa potrei fare per contribuire alla coscienza della mia comunità? Ecco cosa puoi fare, gratis e con grande effetto: 
Sciopero Del Sesso - RESPINGI UN ITALIANO/A!
E anche questa volta, come un anno e mezzo fa, basterebbe che tutti aderissero e già stanotte (nemmeno ad aspettare la mattina) cambierebbe qualcosa.
Coraggio e tenete duro! No al muro nel mar Mediterraneo!





Fanculo pensiero

di Fausta Dumano



Ops..ops...stamattina mi arriva come un boomerang la protesta di MAKSIM CRISTIAN.....per contratare la vergognosa legge che cattura i disperanti galleggianti migranti , dopo lo sciopero dei sentimenti, lancia lo sciopero del sesso. Colpita lo chiamo subito in chat..''ma cosi vengono puniti proprio quelli che combattono certi pregiudizi, proprio quelli che....'' ''SI...lo so...ma è l' unica arma per parlare.....''MAKSIM è uno scrittore e cantautore croato, scrive e pensa in italiano,,fino al 2006 era un invisibile clandestino, oggi lavora presso il penitenziario minorile, pubblica con l' internazionale e la feltrinelli.Per anni si è mantenuto come scrittore di strada, pubblicando libri autoprodotti. Oggi collabora anche con la rivista SHAKER , la rivista dei senza tetto, , con la compagnia teatrale NASCA porta in scena il suo spettacolo teatrale FANCULOPENSIERO. Per comprendere il FANCULOPENSIERO....bisogna leggere il suo libro,la sua storia di 4 anni di strada, il manoscritto lo portò STEFANO BENNI alla feltrinelli , sostenendo che non era un libro normale.Il libro racconta la sua storia , quella di un manager croato, che a MILANO, si è ritrovato a fare lo scrittore di strada,fame, freddo alle ossa sono le sue compagne, mentre su un blocco notes mette giù i suoi pensieri, un libro dove passa in rassegna le situazioni della sua vita spiantata, ''Abito in una piccola piazza di una grande città,molto spaziosa, un salotto così grande, che ospita centinaia di persone.........per trovare un bagno devo fare due fermate con il tram''(FANCULOPENSIERO)Con la caduta del comunismo,la frenesia del consumismo lui abbonda tutto.......contrariamente al titolo nel romanzo a tratti surreale nell' agghiacciante realtà dei clochard non ci sono linguaggi ''triviali'' ma è pieno di poesia, non è il racconto di uno sbandato tra sesso e droga,alcoolo pur avendo incontrato emarginati imbrigliati ......MAKSIM non si è mai dedicato al furto e all' elemosina, ,ma non manifesta nessuna superiorità nei confronti dei suoi compagni di sventura,non giudica...lui osserva e raccontaFANCULOPENSIERO nel senso di mandare a quel paese la razionalità che ci costringe ai doveri e al conformismoin favore di una vita più vera e più spontanea Nell' ITALIA attraversata dai permessi a punti, dai test di ingresso , lui lancia lo sciopero del sesso......mentre contemporaneamente a teatro''LONTANO DA CASA OGNI POSTO è LA TUA STRADA.......Nel raccogliere la sua particolare provocazione, la redattrice di aut vi consiglia la lettura di FANCULOPENSIERO

lunedì 17 gennaio 2011

Il Fondamentalista riluttante

di Fausta Dumano


Posso suggerirti un libro????  Lo scrittore MOHAMED MALIB è una fonte incredibile per scoprire ed avvicinarsi alla variegata letteratuta migrante , seguendo il suo blog si fanno interessanti scoperte ''IL FONDAMENTALISTA RILUTTANTE'' l' autore è MOSHIN HAMID , un pakistano che vive a LONDRA ,edizioni EINAUDI. Nell' incipit la chiave di lettura ''CHIEDO SCUSA SIGNORE, POSSO FARLE UNA DOMANDA???, una domanda per rompere il silenzio di un incontro con uno sconosciuto signore americano, al lettore spetta il compito di scoprire se l' incontro sia proprio così casuale dopo aver interpretato il finalenel vecchio bazar. La tecnica narrativa è particolare un lungo monologo, frammentato da domande dell' ascoltatore, una tecnica simile utilizzata da ROBERT BROWING . L' americano è allarmato da una barba scura, alla ricerca di qualche rigonfiamento nella giacca , in fondo dopo l' undici settembre non importa da quanto tempo si viva in AMERICA,che si parli inglese e si abbia l' aspetto distinto, la pelle scura e la barba rendono sospetti, un possibile nemico, un terrrorista,il meccanismo di diffidenza è innescato...,sullo sfondo il rapporto con le donne attraverso ERICA ,che avrebbe voluto diventare scrittrice di romanzi, una storia particolare che nasce in GRECIA , UN' ATTRAZIONE ''CORTESE''...Hamid procede alla disamina della diffidenza,mentre racconta la storia della sua ascesa, ma con l' undici settembre cade in disgrazia trasformato in fondamentalista. Una suspence continua, ogni impero ha i suoi giannizzeri e lui è un giannizzero dell' impero americano, ammesso a PRINCEPTON , diventa dopo la laurea un brillante analista, sempre in viaggio, non si accorge di far parte di una troupe in guerra economica combattuta per un paese che non è il suo...e quando le cose rotolano...bisogna fare qualcosa per finire arrotolato.......ogni certezza viene messa in discussione.Il suo primo romanzo NERO PAKISTAN è stato tradotto ed ha vinto il BETTY TRADE AWARD.....IL FONDAMENTALISTA RILUTTANTE , UN LIBRO DA LEGGERE

Un'altra sanità è possibile

di Luciano Granieri


Sabato 15 gennaio si è svolta la giornata di sensibilizzazione sulle malattie rare. L’evento denominato “Rari ma non soli” ,organizzato dall’associazione culturale onlus “Raccontando”, aveva lo scopo di porre al centro dell’attenzione i gravi problemi sanitari e sociali che l’insorgenza di tali malattie comporta soprattutto in relazione all’insufficienza  di risposte terapeutiche dovuta alla rarità delle patologie  . L’associazione “Raccontando” nasce in ricordo di Fosca, una dolcissima e vivacissima bambina vittima di una malattia rara che a soli quindici anni l’ha strappata all’amore dei suoi genitori Marina e Roberto Ruffini e all’affetto di tutta la comunità frusinate. Proprio Marina e Roberto con l’aiuto del dottor  Narciso Mostarda hanno deciso di dare vita all’associazione  “Raccontando”, per fare in modo che il ricordo di Fosca rimanesse sempre vivo, ma soprattutto per aiutare attraverso supporti di tipo psicologico e informativo altri bambini affetti da queste patologie e i loro genitori. A tale scopo sabato scorso, presso la Sala Teatro Asl di Frosinone, Marina e Robeto hanno invitato  la giornalista del Corriere della Sera Margherita De Bac autrice di due libri dedicati all’argomento “Noi quelli delle malattie rare” e “Siamo solo noi”,  il dottor  Fabrizio De Benedetti responsabile dell’unità operativa di Pediatria dell’ospedale Bambino Gesù di Roma, nonché membro dell’unità operativa malattie rare diretta dal Dottor Andrea Bartuli, il dottor Luigi Di Ruzza, responsabile del reparto pediatria dell’ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone e il direttore dei servizi socio sanitari della Asl di Frosinone dottor Narciso Mostarda. L’incontro è stato utilissimo, ha riguardato soprattutto gli aspetti di approccio psicologico con cui medici e operatori sanitari devono trattare i bambini affetti da tali patologie. Il Dottor De Benedetti ha illustrato come funzione l‘unità operativa malattie rare del Bambino Gesù  di Roma un’ organizzazione che al di là degli aspetti terapeutici punta ad essere vicino ai piccoli pazienti, con un sostegno morale e psicologico anche per i loro genitori. Il professor De Benedetti ha descritto il modus operandi dell’equipe con l’accoglienza e il supporto da parte di uno psicologo alle  famiglie. L’analisi dei sintomi e degli eventuali esami diagnostici,   l’identificazione della patologia  spesso complicata e il conseguente percorso terapeutico, vengono definiti da tutta l’equipe, composta da sedici specialisti , ma solo uno di loro, seguirà il bambino, in modo da costituire un punto di riferimento fisso con i genitori che avranno un unico interlocutore a cui  rivolgersi. Giova ricordare che tutto ciò avviene in una STRUTTURA PUBBLICA a dimostrazione del fatto che non necessariamente l’eccellenza è sinonimo di privato anzi spesso i problemi sussistono proprio nelle strutture private.  Margherita De Bac,  ha presentato i suoi libri, nei quali sono descritte storie vere di bambini  e di genitori, che si sono trovati faccia a faccia con queste malattie, storie che nella loro drammaticità mostrano la serenità e la forza dei piccoli pazienti. Grazie ai contributi del dottor Di Ruzza e del dottor Mostarda il campo della trattazione si è allargato e ha interessato più in generale il rapporto fra medico e paziente. Il dottor Di Ruzza ha sottolineato come l’efficacia della cura inizi dall’ascolto. Spesso i medici nell’anamnesi non ascoltano i pazienti, sono distratti ad esempio  dallo squillare del telefonino. Ciò  determina la sfiducia del paziente verso il proprio medico e come sostiene Di Ruzza il presupposto per una terapia di successo parte proprio dal rapporto di fiducia che il medico riesce a instaurare  con il paziente soprattutto quando questo è un bambino. E’ emersa comunque l’esigenza di identificare delle figure capaci di seguire i piccoli pazienti affetti da malattie rare nel corso della vita di tutti i giorni in supporto  ai genitori e agli insegnanti di sostegno, ma purtroppo questa necessità si va a scontrare con la cronica mancanza di fondi che affligge il sistema sanitario pubblico. Insomma l’iniziativa organizzata dai genitori di Fosca, Marina e Roberto è risultata estremamente interessante, abbiamo ascoltato dei medici parlare  di bambini, di mamme e di papà  , non di pazienti o peggio ancora di “CLIENTI” Partecipando a questa giornata ci siamo resi conto  con sorpresa che un’altra sanità è  ancora possibile.


Aprono il convegno Marina e Roberto Ruffini, i genitori di Fosca, una dolcissima bambina vittima di una malattia rara, fondatori dell'associazione "Raccontando". Prosegue il Dott. Mauro Vicano, direttore Sanitario dalla Asl di Frosinone. Di seguito l'intervento del Dott. Narciso Mostarda , direttore S.C. servizi socio sanitari Asl di Frosinone. Conclude la prima parte di interventi,
Margherita De Bac , giornalista del Corriere della Sera autrice dei due libri: "Noi quelli delle malattie rare" e "Siamo solo noi"



Seconda parte del convegno sulle malattie Rare Prosegue il dottor Mostarda e Margherita De Bac sollecitata da una domanda di Roberto Ruffini illustra i progressi ottenuti.



Il sito dell'associazione raccontando è  http://www.raccontando.it/
E.Mail segreteria@raccontando.it

domenica 16 gennaio 2011

ACQUA: LIBERIAMO I CITTADINI!

da  Coordinamento Acqua Pubblica della Provincia di Frosinone


L’assemblea dei sindaci del 10 gennaio ha aperto un duro scontro tra i sindaci appartenenti ai vari schieramenti riguardante la gestione del servizio idrico integrato e le sue prospettive. Al di la dei torti e delle ragioni registrati nello scontro politico cui il Coordinamento Acqua Pubblica della Provincia di Frosinone non intende essere coinvolto, bisogna riscontrare comunque l’unanimità di tutti gli intervenuti che concordemente hanno riconosciuto quanto da sempre sostenuto dallo stesso coordinamento in ordine ai danni arrecati ai cittadini, ai comuni ed al territorio dalla gestione di ACEA ATO5 S.p.A. e sulla necessità di giungere alla risoluzione della convenzione.
Questo fatto non era in passato né scontato né pacifico, per anni i comitati ed i cittadini hanno dovuto condurre in solitudine e spesso con l’ostilità e l’opposizione delle istituzione che li avrebbero dovuti difendere, una battaglia per il ripristino della legalità e della trasparenza.
Assunto con soddisfazione questo innegabile risultato politico, il Coordinamento Acqua Pubblica della Provincia di Frosinone trova intollerabile che per un mero calcolo politico si continui a tergiversare senza dare la ovvia conclusione a quanto deliberato all’unanimità dall’assemblea dei sindaci il 21 dicembre del 2009.
E’ intollerabile in primo luogo perché questa assurda perdita di tempo viene pagata direttamente ed immediatamente dai cittadini, che continuano a patire ancora in questi giorni sia le inefficienze, sia le omissioni e sia le minacce a mezzo posta del gestore.
Intollerabile perchè se non ci fossero gli sportelli dei comitati, i cittadini sarebbero totalmente indifesi ed inermi, anche per le responsabilità gravissime delle amministrazioni comunali che nulla fanno e nulla dicono e di CGIL, CISL e UIL, che ripropongo il solito ritornello infondato e pretestuoso di contrapporre alle giuste rivendicazioni dei cittadini il falso problema della difesa dell’occupazione (per legge i dipendenti di un gestore estromesso passano automaticamente e senza soluzione di continuità al gestore successivo!). Questo tipo di atteggiamento è oggettivamente sintomo di complicità con l’azienda in danno dei cittadini, per altro in larghissima maggioranza lavoratori anch’essi, se non cassintegrati, disoccupati e pensionati al minimo dell’assegno.
Ricordato con forza come le responsabilità su quanto avvenuto siano per altro già al vaglio della magistratura, cui compete l’attribuzione dei fatti di rilevanza penale, il Coordinamento Acqua Pubblica della Provincia di Frosinone invita l’assemblea dei sindaci del 24 p.v. a ritrovare lo spirito unitario del 21 dicembre 2009 e a votare in coerenza con questi, l’avvio della risoluzione del contratto.
Frosinone, 16.01.2011

Incontro con il segretario della FIOM, Donato Gatti

da: Federazione della Sinistra Aquino


Si è svolto il 13 gennaio un incontro tra la sezione della Federazione della sinistra di Aquino ed il segretario della Fiom donato Gatti.
Il tutto alla presenza di molti lavoratori che hanno espresso le loro preoccupazioni per quello che sta succedendo nei vari stabilimenti Fiat.
Il compagno Gatti, nel suo intervento ha voluto far risaltare la grande battaglia che la Fiom sta conducendo in difesa dei diritti dei lavoratori, “anche perché- ha detto Gatti – lavorare sulla cena di montaggio è alienante e logorante, basta citare un dato: su 4400 operai Fiat di Cassino, 1100 sono stati riconosciuti con ridotte capacità lavorative. È questa la prova di quanto la catena di montaggio trasformi la vita dell’operaio stesso.
“la Fiom – ha continuato – non deve restare da sola  nella sue lotte ma, al contrario, deve ricevere l’appoggio di tutto coloro che intendono difendere i diritti dei lavoratori. Faccio un appello a tutti – ha continuato: il 28 gennaio a Cassino dobbiamo essere presenti in massa alla manifestazione regionale della Fiom.
Pieno appoggio alle lotte e all’iniziative da parte di Pietro Ferone, segretario aquinate della Federazione della Sinistra: “Saremo presenti in piazza poiché condividiamo in toto le tematiche in difesa dei lavoratori, dei dolo diritti ed siamo decisamente contro i ricatti di Marchionne”.
Su questi temi e per illustrare i punti qualificanti della vertenza Fiat, è previsto nei prossimo giorni un comizio in Piazza San Tommaso ad Aquino al quale prederanno parte al Federazione della Sinistra e la Fiom.
16/01/2011, Aquino 

Mirafiori: una grande prova di forza operaia

di Davide Margiotta  operaio metalmeccanico, responsabile nazionale lavoro sindacale Pdac.


DA QUI NON PASSERANNO!
              Dal 28 allo sciopero generale prolungato! 



Con la pistola puntata alla tempia, privi di una direzione politica, fiaccati da mesi di cassa integrazione e con lo spettro della crisi e quindi della disoccupazione che aleggiava sul loro futuro, gli operai di Mirafiori hanno detto NO all'accordo della vergogna siglato a dicembre da Fiat e sindacati gialli Fim, Uilm, Fismic e Ugl.
2736 i SI all'accordo, 2326 i No, uno scarto di appena 410 voti: quelli dei colletti bianchi, che a Mirafiori sono in larga maggioranza capi, capetti e kapò.
Nessuno si aspettava una tale prova di forza e dignità da parte di una classe operaia data da troppi e troppo frettolosamente per morta: gli operai di Torino hanno detto chiaramente che senza diritti, non c'è lavoro. La Fiom, insieme ai Cobas l'unica sigla presente nello stabilimento a resistere e a non firmare l'abbraccio mortale tra padroni e lavoratori, che a detta dei soliti intelligentoni al soldo del Capitale non rappresentava nessuno perchè a Mirafiori non era il primo sindacato, ha ottenuto un risultato importantissimo, che adesso è importante non disperdere e saper valorizzare.
L'accordo della vergogna
Come in un film holliwoodiano, Marchionne si è presentato davanti agli operai esclamando: “O la borsa o la vita!”. Convinto che la stragrande maggioranza avrebbe scelto di salvarsi le penne.
In realtà l'accordo per Mirafiori Plant non garantisce agli operai nemmeno il posto di lavoro, nonostante l'investimento promesso. Non esiste in realtà nessun impegno scritto nè per l'investimento, nè per i posti di lavoro. Chi ha letto il testo e non solamente sentito parlarne avrà certamente notato come non è scritto da nessuna parte che, nel passaggio alla New Company Mirafiori Plant, i lavoratori saranno tutti riassunti. Anzi, è specificato che per la Newco ci si rivolgerà prioritariamente agli ex dipendenti (cui potrebbero persino non essere riconosciuti gli stessi livelli di inquadramento attuali!). Insomma, dopo un anno di cassa integrazione a 800 euro, dopo aver accettato di rinunciare a tutto, ci si potrebbe trovare persino per strada!
Oltre ovviamente a tutta la gamma di vessazioni grandi e piccole che gli operai dovranno sopportare e su cui qui per ragioni di spazio non entriamo nel dettaglio: riduzione delle pause, aumento degli straordinari comandati, turni notturni (che possono arrivare anche a 10 ore), malattie non pagate come oggi, impossibilità di eleggere priopri rappresentanti (chi non firma l'accordo non conta niente e i rappresentanti non saranno più eletti dai compagni di lavoro, ma nominati dalle segreterie sindacali firmatarie). Come se tutto questo non bastasse, sarà  anche proibito non solo scioperare, ma persino lamentarsi, nel testo si parla di misure contro “quei comportamenti individuali e/o collettivi idonei a violare in misura significativa le clausole del presente accordo inficiando lo spirito che lo anima”!


I veri piani Fiat e del Capitale In realtà quello di Marchionne è un ricatto finalizzato non all'aumento della produttività, ma ai suoi guadagni speculativi in Borsa. L'investimento in atto non garantisce i lavoratori di Mirafiori di nulla, al contrario semmai l'investimento in joint venture tra Fiat e Chrysler per oltre un miliardo di euro per la produzione a regime di 280mila vetture l'anno di Suv Chrysler e Alfa Romeo, i cui motori saranno prodotti in America, rischia di diventare un boomerang per i lavoratori italiani. Restando nell'ordine delle idee del capitalismo, è la Chrysler che sta inglobando Fiat e non viceversa. Ma non si esce da questa vicenda seguendo le logiche perverse del capitalismo che punta a mettere i lavoratori gli uni contro gli altri (anche a questo servono gli Stati nazionali del resto): al contrario, proprio perché il mondo è globalizzato, se ne può uscire solamente solo con una logica internazionalista, che veda gli operai lottare fianco a fianco nei diversi Paesi.
Quello in atto è il più pesante attacco ai lavoratori - tutti, non solamente quelli Fiat - dal dopoguerra, anche perchè avviene in un momento di relativa debolezza della classe operaia (priva, come detto,  di una direzione politica riconosciuta e maggiormente ricattabile per via della crisi).
Si tratta di un percorso iniziato con l'accordo per il nuovo modello contrattuale siglato da governo, Confindustria e sindacati gialli, che già prevedeva la possibilità di peggiorare il contratto nazionale a livello aziendale. Accordo che trovava il suo seguito naturale con l'accordo sulle deroghe dei metalmeccanici. E che ha il suo punto di arrivo nella distruzione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (passando per l'uscita di Fiat da Federmeccanica e i suoi accordi separati, che di fatto sono dei veri e propri nuovi Contratti Individuali Nazionali di Lavoro: i lavoratori al momento della assunzione per la Newco dovranno firmare individualmente l'accordo).
I padroni nelle fabbriche diventano ogni giorno più arroganti. Dal'inizio della crisi chiunque viva o sia in contatto con il mondo della fabbrica sa come i rapporti di forza si siano ad oggi spostati in favore dei padroni. Ma è anche vero, e l'esperienza di Pomigliano e Torino lo dimostra, che nella classe operaia si sta sedimentando una nuova consapevolezza, un nuovo naturale odio di classe, che, per essere produttivo, deve diventare coscienza di classe: coscienza cioè di come i propri interessi come classe siano inconciliabili e contrapposti a quelli degli sfruttatori e di come sia necessario dotare la classe operaia di un programma autonomo da quello della borghesia e dei suoi partiti e della necessità di dotarsi di  un partito della classe lavoratrice (italiano e internazionale, il solo che oggi abbia un senso) in grado di dare le gambe a questo programma.
Il 28, tutti in piazza!
Il Partito di Alternativa Comunista sarà in piazza con la Fiom e con le altre organizzazioni sindacali che sciopereranno il 28 gennaio, riconoscendo la straordinaria importanza di questo appuntamento (a maggior ragione dopo l'esito del voto di ieri) e salutando positivamente la decisione della Fiom, finalmente, di indire lo sciopero generale.
Saremo in piazza al fianco di tutti i lavoratori sfruttati, sostenendo la parola d'ordine della necessità di uno sciopero generale prolungato al fine di ribaltare i rapporti di forza, di cacciare Marchionne e Berlusconi e di dare una svolta alla crisi sociale ed economica in cui il capitalismo ci ha cacciati. L'unica svolta possibile, quella a favore dei lavoratori, dei giovani senza futuro, degli immigrati, di tutti gli sfruttati di questa società, prendendo tutte quelle misure necessarie a far pagare la crisi a chi l'ha causata e non ai lavoratori alla catena di montaggio o ai giovani senza una prospettiva di futuro: a partire dalla nazionalizzazione senza indennizzo e sotto controllo operaio delle aziende in crisi  - in cui i padroni hanno già dimostrato la propria bancarotta - e dal ritiro della controriforma Gelmini, di tutte le leggi precarizzanti e razziste, e dalla nazionalizzazione delle principali Banche del Paese.