lunedì 8 dicembre 2014

Alatri, Sanità 2.0 il vero e il falso. Un dibattito sentito e partecipato.

Coordinamento provinciale sanità Frosinone


L’incontro-dibattito convocato dal Coordinamento provinciale della sanità, svoltosi ad Alatri sabato 6 c. m. ha visto una presenza numerosa di sindaci, associazioni e cittadini che hanno dato vita ad un confronto ricco di proposte e di assunzione di impegni di lavoro. Gli intervenuti hanno positivamente valutato il ruolo del Coordinamento che ha posto ed imposto all’attenzione dell’opinione pubblica e delle Istituzioni l’urgente necessità di adeguare le strutture sanitarie del nostro territorio per salvaguardare la salute di una popolazione continuamente  minacciata dall’inquinamento atmosferico e del territorio,  avvelenato dal seppellimento di rifiuti tossici,  dagli inceneritori e dalle discariche abusive e “legali”   che si snocciolano dal Colleferro a San Vittore del Lazio.  Fatti che hanno originato l’aumento dei tumori e delle malattie respiratorie.
A fronte della volontà manifestata da centinaia di associazioni e da decine di migliaia di cittadini che hanno partecipato alle tante iniziative pubbliche si è evidenziata  la delusione profonda per il comportamento dei nostri rappresentanti eletti alla Regione Lazio,  dei sindaci assenti e di coloro che hanno espresso il loro consenso all’atto aziendale della ASL.
A conclusione dei lavori il Coordinamento ha ribadito il proprio impegno ad allargare il confronto e gli incontri in tutti i  comuni della provincia sullo sfascio della sanità,  sulle decisioni contenute nell’atto aziendale della ASL  e  per organizzare i Comitati locali per la difesa della salute.
Il Coordinamento ha sottolineato la determinante importanza di un ricorso al Tar sottoscritto dai sindaci che hanno votato NO e sostenuto  dalle associazioni rammentando  che il termine scade il 5 di gennaio del 2015.
Il Sindaco di Alatri, confermando con coerenza la sua volontà di continuare a battersi per un’ organizzazione sanitaria seria, efficiente e di qualità, ha annunciato di aver già dato mandato ad un legale per l’inoltro del ricorso.
I Sindaci presenti,  dichiarando il loro accordo  con il sindaco di Alatri hanno, inoltre, proposto:
a)     di riunire tutti i consigli comunali e votare documenti da inviare al Presidente della Regione e al Governo; 
b) di mettere a disposizione dei cittadini i legali per denunciare eventuali episodi di malasanità, il non rispetto dei tempi previsti dalla normativa per cure e visite o, se costretti ad emigrare in altre strutture sanitarie,  per chiedere il risarcimento delle spese e di possibili danni subiti; 
c) di promuovere  un incontro con tutti i sindaci della provincia affinchè riflettano sulla giustezza dei loro comportamenti, dei loro atti e delle loro decisioni  che mai debbono essere assunte  in contrasto con gli interessi dei cittadini, rimarcando che il ruolo istituzionale dei sindaci non può essere quello di capibastone ma deve caratterizzarsi come espressione di autonomia e di libertà al servizio della comunità; d) di costituire l’associazione dei sindaci denominata 13 novembre 2014
L’On Buschini, nel,suo intervento,  mentre non ha parlato di alcuna  iniziativa assunta per difendere l’ospedale di Alatri, suo comune di residenza, e per una  sanità provinciale adeguata ai bisogni, si è impegnato a presentare un’interrogazione scritta ed una proposta di legge per lo sblocco delle assunzioni, oltre a richiedere un’audizione alla commissione regionale della sanità. Il Coordinamento e le associazioni sottolineano che ripetutamente, da gennaio ad oggi, hanno chiesto invano di essere ascoltati dalla suddetta commissione e dal Presidente Zingaretti.
Si ricorda ancora che all’incontro della Pisana del 13 nov., chiesto dal Coordinamento  a tutti i gruppi consiliari regionali, erano presenti solo i rappresentanti del PSI, del movimento 5 stelle e di Sel.
 Per la difesa del diritto alla salute le associazioni ed i cittadini avrebbero voluto vedere da parte degli eletti e dei partiti lo stesso impegno e lo stesso accanimento che essi hanno espresso per la SAF e per la Presidenza della provincia. La spartizione di poltrone e prebende conta di più della gente che rischia di morire per un’organizzazione sanitaria che fa acqua da tutte le parti.

Video di Luciano Granieri

  

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