Diritto al lavoro, allo studio, ai beni comuni e all’acqua,
alla salute, sono elementi fondamentali per il pieno sviluppo della dignità
umana. La loro negazione pone ostacoli al raggiungimento della dignità medesima
e ciò è contrario al dettato costituzionale. Nella nostra Provincia questi
diritti, o sono negati, o vengono elargiti come regalia, in cambio di qualche
contropartita elettorale.
E’ evidente come le amministrazioni e le istituzioni
non siano in grado di rimuovere gli ostacoli posti sulla strada dello sviluppo
della dignità umana, anzi sono i primi a porre impacci. Infatti le molteplici
storie di lavoro negato nel nostro territorio vedono come principali
protagonisti sindaci, amministratori di Provincia e di Regione . Così come i
sindaci sono responsabili della tresca ordita da Acea ai danni degli utenti del
servizio idrico.
Allo stesso modo la Regione, attraverso la sua esattrice di
salute Isabella Mastrobuono, sta sottraendo pezzi di sanità pubblica alla
cittadinanza per svenderla alle grandi
lobby private, è il caso dei laboratori d’analisi. Un’operazione che, dopo le
misere vicende di Mafia-Capitale , chissà perché, ha subito un notevole
rallentamento. A distruggere la scuola pubblica ci sta pensando direttamente lo
Stato centrale.
Dunque a rimuovere gli
ostacoli sul percorso dello sviluppo della dignità umana devono pensarci i
cittadini. Ciò è quanto accaduto anche a Frosinone nel 2014. Una Paese dalla
cittadinanza dormiente, ma che ha visto degli scatti di dignità da parte di una
piccola parte di popolazione, soprattutto in relazione al piano di devastazione
della sanità provinciale.
Questa piccola parte di popolazione si è messa a fare
politica, quella vera, fra la gente, quella che una volta facevano i partiti di
massa oggi ridotti a comitati di affari costantemente in combutta con potentati finanziari sempre
più voraci. E la gente, anche se molto
lentamente e a fatica, comincia a
prendere coscienza, a capire che il lavoro, l’accesso all’acqua, la salute,
l’istruzione non è un privilegio , ma un diritto sancito per natura e per legge. Nel
2014 l’attività in piazza è stata minima. Speriamo che nel 2015
possano moltiplicarsi gli sforzi sulla strada della rivendicazione di una vita
dignitosa per tutti. Ed è per questo che auguro ad ogni lettore un proficuo nuovo anno di lotta.
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