Il segr. Prov. Del PdCI Frosinone
La proposta del Consigliere regionale Bianchi, di accorpare
i consorzi di sviluppo industriale in modo da ridurre drasticamente il numero e
le spese della nostra Regione, è nettamente condivisa dai Comunisti di
Frosinone. Il primo motivo perché bisogna ridurre le spese inutili e
improduttive che sono a carico di tutti i contribuenti della Regione Lazio e
adottare politiche serie della salvaguardia del Bilancio Regionale.
I Comunisti di Frosinone da tempo hanno denunciato gli
sperperi dovuti alla presenza nel nostro territorio del COSILAM e dell’ASI; da
tempo hanno proposto un accorpamento in un’unica struttura, diretta da un
tecnico capace e competente senza alcun consiglio d’amministrazione.
Ma questo è evidente che non basta, occorre una svolta nelle politiche attive del Lavoro. Il nuovo
organismo deve essere una struttura snella tutta proiettata al sostegno della
piccola e media impresa.
In questo quadro riteniamo che le nostre imprese devono
essere aiutate in:
1.
Trovare nuovi prodotti che possano conquistare i
nuovi mercati;
2.
Acquisire competenze nello sviluppo di nuove tecnologie che migliorino la qualità del
prodotto;
3.
Accedere, soprattutto le piccole realtà, alla possibilità
finanziarie fornite dai fondi
strutturali europei;
4.
Creare una pianificazione territoriale regionale
in modo da utilizzare tutte le potenzialità.
Tutto ciò deve essere svolto in modo lineare e comunicativo,
cioè il piccolo imprenditore e il piccolo artigiano devono sentire la struttura
vicina ed operativa. Un ulteriore sforzo che la nostra Regione dovrebbe fare è
aprire ai mercati emergenti come Cina, India e Brasile.
I Comunisti sono stati sempre convinti che l’impresa è una
ricchezza del territorio purché con economia legale e ecocompatibile. Noi ci
auguriamo che il Presidente della Regione Lazio voglia e sappia portare avanti
questa riforma, che per la sua valenza e profondità, possiamo definirla senza
ombra di dubbio una rivoluzione copernicana.
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