Verso un nuovo modello di governo e gestione del servizio
idrico
Appello per la costruzione di una manifestazione
provinciale Sabato 7 marzo – Frosinone
L’acqua
prima di tutto è un diritto inalienabile perché essenziale alla vita. Questo
principio contrasta evidentemente con gli aumenti reali delle nostre bollette
che in poco più di un anno sono schizzate da un
minimo del 35% per un'utenza commerciale sino a giungere al 71,6% per una
coppia di pensionati al minimo consumo. Pagare il bene essenziale alla vita più
del vino dimostra l’insostenibilità sociale della gestione di questo servizio.
Il diritto inalienabile all’acqua contrasta anche con i distacchi
del servizio di erogazione che continuano a verificarsi e che sono da
considerarsi una grave violazione ai danni della persona e inaccetabili in uno
stato di diritto. Ancor più grave quando il distacco viene usato dal gestore
privato come pratica estorsiva per i tanti cittadini che contestano quanto
fatturato sulle bollette esercitando il loro diritto sacrosanto di contestare quanto
si ritiene non fornito. L’acqua è senza controllo nelle mani di Acea Ato 5 ed i
cittadini sono alla mercè di un gestore bandito.
La
privatizzazione dell’acqua come tutte le politiche liberiste messe in campo,
sta devastando le nostre comunità, ci ha tolto la possibilità di controllo e di
accesso al servizio e sta producendo gravi danni all’ambiente per l'eccessiva captazione delle sorgenti che
determina una netta riduzione dell'acqua nei fiumi, per la
scarsa manutenzione delle fognature che genera un inquinamento diffuso nel
territorio e per la mancanza di un'efficace funzionamento dei depuratori
che scaricano nei fiumi acque ancora troppo inquinate.In questo senso le
resistenze sui temi dell’acqua sono sempre più dentro tutte le altre
conflittualità nel nostro territorio come in tutto il Paese.
I
cittadini vogliono cambiare rotta, vogliono che venga data immediata attuazione
alla risoluzione del contratto per colpa del gestore e quindi che venga
approvata la Legge regionale in attuazione della legge regionale n. 5 del 4 aprile 2014, Tutela e
gestione pubblica delle acque, legge di iniziativa
popolare approvata all’unanimità dal Consiglio regionale. Questa Legge prevede
la definizione dei nuovi Ambiti di Bacino Idrografico sulla base della risorsa
nella sua tutela e salvaguardia e una nuova Convenzione di cooperazione tra i
comuni all’interno dell’Ambito.
La legge, in
controtendenza con quanto legiferato nelle altre regioni, cancella il grave
vulnus democratico che si è realizzato con la costituzione degli ATO.
Infatti, il
controllo, la pianificazione e le decisioni inerenti il Servizio Idrico
Integrato vengono riportati negli enti locali di prossimità, ovvero nei comuni
e nei consigli comunali, le cui deliberazioni vengono portate nell'Assemblea
dell'Autorità d'Ambito col vincolo di mandato.
La legge,
conseguentemente ai principi generali che assume, istituisce un fondo cui
potranno attingere gli ABI che opteranno per la gestione attraverso un soggetto
di diritto pubblico.
Conseguentemente
alla democratizzazione istituzionale nel governo del Servizio, la legge
individua nella partecipazione diretta dei cittadini a tutte le fasi dello
stesso, un elemento fondante e caratterizzante del modello assunto.
Scopo del coinvolgimento dei cittadini è anche quello di
evitare il riprodursi di quanto in passato si è prodotto in diverse gestioni
pubbliche.
I
cittadini vogliono partecipare alla gestione del patrimonio comune in un
momento in cui si fa sempre più necessario un allargamento degli spazi democratici
all’interno delle comunità e una stretta collaborazione tra parte istituzionale
e società civile.
Non
si tratta, infatti, solo di rivendicare beni comuni e diritti sociali ma di
pensare e attuare un nuovo modello di governo e gestione dei territori, dei
servizi, della ricchezza sociale, e sviluppare strumenti di democrazia
partecipativa.
Per
adesioni scrivere a: comitatoacquapubblicafrosinone@gmail.com
Partecipa alla riunione di organizzazione
della manifestazione martedì 17 febbraio ore 18:30 presso la sede del Comitato
provinciale Acqua Pubblica a Frosinone in via Marittima 187.
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