lunedì 9 febbraio 2015

Partecipazione come alto esercizio della democrazia. Non per la Regione Lazio

Luciano Granieri

Conformemente alla  legge 241/90 concernente: “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” L’Osservatorio Peppino Impastato di Frosinone  e il sindacato SNAMI, il 22 novembre 2014,  hanno presentato istanza di partecipazione al procedimento di approvazione del  piano strategico e dell’atto aziendale presentato dalla Asl di Frosinone alla Regione Lazio. La legge 241/90 stabilisce che : “Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento, hanno facoltà di intervenire nel procedimento”.  La Regione Lazio  risponde alle associazioni richiedenti il 3 febbraio 2015 , nettamente in ritardo rispetto ai termini di legge i quali prevedono un limite di  45 giorni  per  la risposta . La Regione inoltre  rigetta la domanda di partecipazione della associazioni  in quanto ritiene il piano strategico e il l’atto aziendale, provvedimenti  di pianificazione e  programmazione che l’art. 13  sottrae alla partecipazione dei cittadini. In realtà sempre la stessa legge stabilisce che gli atti di pianificazione debbano essere preliminarmente individuati dalla Regione. Il documento  aziendale determina invece processi amministrativi della Asl che vengono sottoposti alla valutazione della Regione e non sono preliminarmente determinati da essa. Al di là dei  cavilli da azzeccagarbugli come al solito la partecipazione dei cittadini è un diritto sancito solo sulla carta. Un diritto  che difficilmente potrà avere un’applicazione pratica, soprattutto in materie delicate come la sanità pubblica.  E’ noto a tutti che attorno al sistema sanitario ruotano inconfessabili strategie di foraggiamento delle clientele. La sanità è una sterminata prateria di profitto per grandi gruppi privati. Un eldorado che non può essere ostacolato dalla partecipazione dei cittadini. Di seguito la lettera della Regione e la risposta della associazioni.

Comunicazione della Regione Lazio


La risposta dell'Osservatorio Peppino Impastato e dello SNAMI






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