Cari compagni riformisti, centrosinistri di varia estrazione e provenienza, vi ricordate
quando nell’era bipolarista maggioritaria discutevamo sull’opportunità di
andare a votare? Mi torna alla mente la dura
reprimenda che ci rivolgevate quando noi, indefessi comunisti, aborrivamo tanto Berlusconi che i
suoi avversari a trazione democristiana , i Prodi , i Veltroni vostri condottieri .
“Non andare a votare è un delitto-,
dicevate-, il voto è un diritto-dovere è
la massima espressione democratica”. Poi il pistolotto proseguiva con fare più
conciliante, “Ci rendiamo conto che Prodi, (ma il discorso equivaleva anche per
gli altri candidati riformisti avversari
di Silvio) , non sia il massimo, che si impone qualche compromesso,
ma non è possibile far vincere Berlusconi” .
L’argomentare proseguiva: “Piuttosto che far
vincere uno i cui obbiettivi sono,
devastare la Costituzione -smembrando le prerogative parlamentari per
concentrare il potere sul governo e su chi lo guida - fare una legge elettorale
con un premio di maggioranza che consenta a chi vince, anche di misura, di
prendersi tutto il potere, sfregiare lo
statuto dei lavoratori, smantellando la contrattazione collettiva e abolendo l’articolo 18, votiamo il suo avversario anche se un po' troppo democristiano ”.
A noi, che rifiutavamo la logica di scegliere
il male minore, perché ritenevamo che un cittadino dovesse essere messo in
grado di votare per un bene e non per un male, confessavate: “Andremo a votare
turandoci il naso ma la lotta di civiltà contro l’affermazione di un governo
che vuole disarticolare l’impianto democratico definito nella costituzione e
togliere diritti al lavoro esige questo sacrificio”
Orbene esultate cari compagni riformisti di
varia estrazione e provenienza! Perché il vostro attuale presidente segretario Matteo Renzi e
la sua corte , alle prossime elezioni, quando ci saranno, vi toglierà
dall’impiccio di turarvi il naso. Il meno peggio non esiste più, esiste solo il
meglio, il duce che alla vittoria conduce.
E pazienza se la Costituzione verrà
sfregiata, se la legge elettorale in
procinto di essere approvata sembra
essere peggiore del porcellum incostituzionale e se lo statuto dei lavoratori è stato
svuotato con l’abolizione dell’art .18. Pazienza
se il vostro segretario presidente Renzi sta mettendo in pratica il piano di
quel signore che sempre avete tacciato di despotismo, per impedire l’affermazione
del quale avete votato con la molletta
al naso . L’importante è che vi siate liberati di quella disgraziata molletta
che vi turava le narici nella cabina elettorale.
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